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Un codice etico per i volontari

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Un codice etico per i volontari

Pubblicato dall’Anpas, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze, il primo codice etico per i volontari. Come dichiara il presidente nazionale Fabrizio Pregliasco, si tratta del primo tassello di un percorso che ha l’obiettivo di rendere l’organizzazione più trasparente, partecipata e inclusiva.

Attilio Lauria

E proprio trasparenza, inclusione e partecipazione sono le tre parole chiave alla base di questo progetto che avrà il suo sbocco naturale nel patto di corresponsabilità che tutte le associazioni firmeranno con la presidenza nazionale e con quelle regionali.

«Si vuole entrare nel merito dell’azione non per colpire, ma per aiutarci a crescere alla luce del codice etico che non deve e non vuole essere una nuova “carta” teorica, ma un vero strumento che favorisca una maggior partecipazione e quindi una maggior efficacia ed efficienza» continua il presidente Pregliasco. «Per questo chiediamo alle nostre associazioni di leggerlo, di confrontarsi, mandare osservazioni». La sperimentazione in corso in questi mesi prevede anche la presenza di facilitatori.

Al termine di questa prima fase di lancio del Codice etico Essere Anpas a novembre, in occasione della conferenza nazionale, si metteranno a punto Faq e buone prassi che saranno messe a disposizione di tutte le 873 pubbliche assistenze Anpas. «Da gennaio tutte le nostre associate dovranno rispondere e nel caso modificare gli statuti, cambiare ciò che deve essere modificato noi forniremo gli strumenti di formazione e i sussidi necessari», conclude il presidente Pregliasco.

www.anpas.org/anpas-informa/com-stamp/2389-pubblicato-il-codice-etico-essere-anpas.html

anpas

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