“Volevo fare qualcosa a cui una fotografia non avrebbe reso giustizia”

Nella foto di Andrea Angelini, uno dei Testimonial Samsung, questa frase campeggia di fianco a “Couple under an umbrella”, un’opera di Ron Mueck, artista australiano definito “iperrealista”, che per noi di TpT diventa la metafora di una sfida: rendere giustizia, attraverso la fotografia, ad un mondo che opera in silenzio, lontano dai riflettori.
Attilio Lauria
- Ciao Andrea, a Bibbiena abbiamo visto un tuo lavoro realizzato a Rimini….
Si, uno dei progetti sviluppati in questo mesi per Tanti per Tutti riguarda i volontari che si sono impegnati per la realizzazione del Meeting dell’amicizia tra i popoli svolto dal 20 al 26 Agosto 2015 a Rimini, un evento di livello internazionale che ha raggiunto la sua 36° edizione, e che viene organizzato dalla Fondazione Meeting di Rimini.
- C’è un motivo particolare per il quale hai scelto di occuparti di questo evento?
Conoscevo ovviamente l’evento e quando, navigando in rete la settimana precedente l’apertura del Meeting ho scoperto che oltre 600 volontari stavano lavorando per costruire stand e montare le mostre all’interno della strutture del meeting, e che durante la settimana del Meeting sarebbero stati presenti oltre 3.000 volontari per assistere i tanti visitatori previsti, ho immediatamente pensato che non potevamo non integrare un evento come questo nel nostro progetto nazionale Tanti per Tutti.
- Come hai proceduto, sei andato direttamente al meeting, o hai contattato preventivamente l’organizzazione?
Vista la vicinanza dell’evento – mancavano pochi giorni all’apertura -, mi sono immediatamente predisposto per chiedere all’ufficio stampa del Meeting un Pass per poter fotografare i volontari sia del pre-meeting, che del Meeting. La prima richiesta è avvenuta via email, e successivamente ho contattato telefonicamente l’ufficio stampa, che era ovviamente pieno di richieste di giornalisti che arrivavano da tutto il mondo.
- Questo tuo approccio mi sembra un’ottima “dritta” per quanti hanno dubbi sul come iniziare…
Si, è bastata una email ed un paio di telefonate e tutto era pronto. Sono stato accolto in modo straordinario dai volontari dell’ufficio stampa.
- Per quanto riguarda invece l’evento in sé, avevi già progettato cosa e come rappresentarlo, ti sei lasciato guidare delle tue percezioni del momento, oppure hai cercato una combinazione tra questi due diversi approcci?
I vari lavori che sto portando avanti per il progetto nazionale Tanti per Tutti si differenziano tra loro nella loro progettualità. Ci sono alcuni lavori che nascono con una preparazione più concettuale e/o che sto svolgendo avendo già in testa il modo in cui saranno presentati ed altri, come questo, che seguo l’evento per sviluppare un reportage più classico ma restando bene attento a non perdere il mio obbiettivo di fotografare i volontari e le loro azioni.
Durante un evento come il Meeting occorre fare attenzione in quanto spesso siamo attratti dai personaggi importanti che sono ospitati alla manifestazione, politici, padri spirituali, personaggi religiosi e della cultura mondiale che si alternavano nei vari dibattiti e presentazioni. Lo scopo del mio lavoro era però un altro, e volevo catturare quella straordinaria forza motrice e di convivenza organizzativa – ma anche spirituale – che univa tutti gli oltre 3.000 volontari che facevano funzionare la macchina Meeting. Ecco perché, se anche l’intera stampa internazionale seguiva animata il passaggio il Presidente del Consiglio, io mettevo a fuoco i ragazzi che facevano il cordone di sicurezza affinché l’evento potesse andare a buon fine senza inconvenienti. Erano loro i miei protagonisti e non potevo farmi sfuggire la loro passione e professionalità durante la loro settimana di volontariato.
- Qual è l’essenza che hai colto di questo evento?
Il Meeting, se pur evento mediatico internazionale, resta un importante incontro tra i tanti giovani volontari che arrivano da tutta Italia e da alcuni paesi europei e mondiali. Un intreccio di vite che si ritrovano ogni anno per condividere a Rimini la loro esperienza cristiana sulle orme del pensiero di Don Giussani. Sono sicuramente loro i tasselli più spontanei di quell’incontro tra i popoli che risulta essere lo scopo dell’evento. Per i tanti volontari poco importa l’affrontare il grande impegno fisico e psicologico che sono necessari per permettere il funzionamento della grande macchina organizzativa: in ognuno di loro percepivi, prima di tutto, il sorriso e la gioia incondizionata di vivere quell’incontro con altri ragazzi che condividono il loro pensiero. Sui loro occhi si rispecchiava la consapevolezza di fare qualcosa che resterà sempre nei loro cuori.
- Cosa ti è rimasto di questa esperienza?
Partecipare ad un progetto come Tanti per Tutti ti cambia il modo di vedere la nostra vita quotidiana. Ogni storia che incontriamo, prima ancora che diventi fotografia, impreziosisce la nostra sensibilità e dona nuova coscienza. Le immagini che percepiamo nel nostro viaggio TpT, consegnate dai volontari come piccoli doni preziosi, prima di tutto entrano nel nostro cuore e solo dopo, se vogliamo, potranno diventare fotografie da condividere con tutti gli altri partecipanti del progetto. Se riusciremo, anche in minima parte, a trasportare questo doni in fotografia avremo finalmente reso giustizia ai Tanti volontari che ogni giorni lavorano per Tutti noi.
Grazie Andrea, l’entusiasmo e la passione che riesci a trasmettere sono una risorsa preziosa per il nostro progetto!
Il lavoro di Andrea Angelini è stato realizzato con una SAMSUNG NX500
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Il C.R.A.L. A. Banzola Faenza, a invitato Andrea Angelini per mostrarci come è possibile raccontare per immagini il nostro viaggio nel volontariato italiano. Un’esperienza, quella di Andrea, che ci servirà da stimolo per partecipare a questo importante progetto culturale.
Grazie Omero. E stata una bellissima serata. Grazie del Vostro invito per visionare i lavori TpT che sto portando avanti come Testimonial SAMSUNG. Ma sopratutto grazie di avere aderito alla mia proposta di visionare anche i Vs progetti in corso. Spero possa essere stata serata produttiva. Avete iniziato un percorso straordinario e sono veramente contento che lo state svolgendo in gruppo e con l’adeguata progettualità. La realizzazione di un progetto di gruppo non è sempre facile da realizzare, invece, nelle opere che mi avete presentato, ho subito percepito una grande armonia e sensibilità collettiva. Complimenti e sono felice. come mi ha segnalato ieri Rosalba, che Vi state ancora muovendo per contattare altre associazioni di volontariato e sopratutto che avete coinvolto altri Vs soci del gruppo. Sono sempre a disposizione per eventuali consigli anche se devo dire che i lavori visionati sono ben strutturati e mostrano il coinvolgimento emozionale di cui necessita un progetto come TpT.