MANIFESTAZIONI FOTOGRAFICHE NEL CONTEMPORANEO
Tre autori, tre esperienze di fotografia, di esplorazione e di racconto attraverso le immagini.
Insieme al curatore Steve Bisson dialogheremo di immagini, storie, intuizioni e intenzioni, commentando analogie e differenze nella progettazione visuale.
Da un’incursione nel Parco delle Foreste Casentinesi, e dalla frequentazione del Corpo Forestale e l’associazione Canilupus per il monitoraggio della fauna selvatica, nasce il libro Inhabitants. Attraverso immagini da fototrappole o costruite ad hoc, Andrea Buzzichelli (Colle Val D’Elsa, 1969) catapulta lo sguardo in un immaginario oscuro e proibito ai più. Un bestiario casuale che ci parla del potere intrusivo dell’uomo, di un voyeurismo subdulo e tecnologico. Un omaggio infine all’opera pioneristica di George Shiras III.
La personale ode di Santolo Felaco (Napoli, 1984) alla sua città di adozione: Roma. Caput Mundi, città d’arte e di sogni infranti, sommersa da corruzione e debiti. Tra discontento e nostalgia, è costretta a sopravvivere mostrando il proprio corpo vecchio e afflitto, come scriveva Joyce ormai 100 anni fa. La pubblicazione dell’autore napoletano testimonia un viaggio disincantato, un pellegrinaggio solitario tra i simboli e i frammenti che compongono il destino attuale della città eterna.
Il progetto The Post-War Dream prende forma durante la residenza del fotografo lombardo nella città di Ordos, nella regione autonoma della Mongolia Cinese. Qui le bulimiche ed euforiche trasformazioni urbane che si stagliano contro gli orizzonti circonstanti invitano l’autore ad una riflessione comparativa con il boom edilizio del dopoguerra italiano. Ne nasce un dialogo tra fotografia del presente, quella di Alessandro Zanoni (Cremona 1970), e cinema del passato, quello della stagione indimenticabile di Antonioni, Rosi, Pasolini e altri ancora. Le somiglianze tra ieri e oggi sono scioccanti, e a distanza di 50 anni testimoniano quel carattere dominante, globale e standardizzato dei processi insediativi urbani.