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Beauty between Order and Disorder

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Centro Culturale Candiani – Mostre – The beauty between order and disorder
Francesco Bosso, artista fotografo e interprete italiano del paesaggio e della natura selvaggia in b/n, sarà presente a Venezia con due eventi, una mostra al Centro Culturale Candiani dal titolo “The beauty between order and disorder” a cura di Water Guadagnini ed una prestigiosa partecipazione alla Biennale di Venezia con una suggestiva opera all’interno della mostra “PresentNearness” curata da Susan Mains e Francesco Elisei.
The beauty between order and disorder
dall’8 maggio al 28 giugno 2015
inaugurazione giovedì 7 maggio, ore 18.00
sala espositiva secondo piano
ingresso libero
www.francescobosso.com
La bellezza alle origini del paesaggio e alleradici della fotografia. Le fotografie di Francesco Bosso in mostra al CentroCulturale Candiani
Sarà inaugurata giovedì 7 maggio, ore 18.00 la mostra“The beauty betweenorder and disorder”, fotografie di Francesco Bossoorganizzata dal Centro Culturale Candiani, acura di Walter Guadagnini.
Lamostrapermettedi seguire l’evoluzione più recente della ricerca di Francesco Bosso in unviaggio attraverso oltre 60 fotografieche accompagnano lo spettatore alle origini del paesaggio e alle radici dellafotografia. La mostra farà emergere una nuova visione delle complesse dinamichedella Natura che siamo abituati a classificare come Ordine e Disordine, dove leforme apparentemente caotiche nascondono sorprendenti ritmi di regolarità edove paesaggi frammentati, dune in movimento, rocce scolpite, acque agitate, siinseguono alternando momenti di Ordine a momenti di Disordine.
Francesco Bosso, classe 1959, è un noto interpreteitaliano del paesaggio e della natura selvaggia in bianconero, nel filone dellagrande tradizione americana di Edward, Brett e Kim WESTON edell’indimenticabile Ansel Adams e dei suoi epigoni John Sexton ed Alan Ross,con i quali l’autore ha collaborato a lungo negli USA.
La straordinaria padronanza della tecnica di ripresain esterni col grande formato e il virtuosismo in camera oscura con l’ormaidesueto procedimento analogico, permettono all’autore di ottenere meravigliosestampe su rare e pregiate carte baritate che esaltano la pulizia dei bianchi,la profondità dei valori tonali e dei contrasti.
Globetrotter per indole, dopo anni dedicati alreportage etnico ed antropologico in diversi Paesi africani e in Cina, da cuisono scaturiti due interessanti volumi fotografici, “Swahili – ritrattiafricani” e “China Crossing”, l’autore decide di dedicarsi al paesaggio.
In lui la concezione delpaesaggio ha il respiro armonioso della pittura romantica, metabolizzata edimensionata sul peso contemporaneo della visione fotografica. Il bianconeromodulare, fatto di molteplici variazioni del grigio e delle scale tonaliintermedie si esprime in modo pittorico, dentro il naturismo potente delpaesaggio incontaminato. Una visuale metodica e lentissima, frutto di lungheattese nei posti prescelti, di materiali pregiati su cui stampare, di tecnichedalle calibrature infinitesimali.
Walter Guadagnini, curatoredella mostra, spiega: “Bosso fotografa in bianco e nero, e le sue immagini scattatein diversi luoghi del mondo, non raccontano l’esotismo turistico di questeterre, quanto la capacità della fotografia di restituire agli occhi una realtàtrasformata per via di luce e di poesia. […] Il mondo di Bosso è un mondometafisico, nel quale il tempo appare sospeso, e non a caso frequentementel’artista ama confrontarsi con paesaggi innevati, con distese d’acqua o disabbia, con gli spazi vuoti che dicono, prima ancora che dell’assenzadell’uomo, della presenza di una natura che è insieme materia e stato d’animo,pura forma e visione simbolica, luogo dell’ordine e del disordine insieme.”
Al Centro Culturale Candiani Bosso presenta una selezione diopere, dell’ultima serie After Dark,insieme a una recollection tratta dai precedenti lavori, attraverso una diversalettura, facendo emergere una prospettiva trasversale finora mai rivelata.
Francesco Bosso sarà presente anche alla56esima EsposizioneInternazionale d’ArteBiennale diVenezia con un’opera inedita creata per la mostra “PRESENT NEARNESS”curata da Susan Mains e Francesco Elisei ed esposta presso la Sala Tiziano.
Francesco Bosso
Francesco Bosso è nato nel 1959, vive e lavora in Italia. Ha iniziato a fotografare da giovanissimo,dedicandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di viaggio. Daqueste esperienze sono nati i volumi “Swahili” e “China Crossing” A seguitodell’incontro con KimWeston e con i rappresentanti della cultura fotograficache fa capo all’esperienza di Ansel Adams – da cui è nato il volume “Americas”del 2010 -, Bosso ha concentrato negli ultimi anni la propria attenzione sulpaesaggio, reso attraverso un bianco e nero curato nei suoi minimi particolarisia in fase di ripresa che in fase di stampa. Tra le mostre più recenti, siricordano “White-Golden-Dark” presso il Museo delle Arti Visive di Spoleto,“White World” agli Orti di Leonardo diMilano nel 2012 e alla Galleria Romberg di Latina nel 2013, “UnexpectedForms” alla Galleria Photo & Co. di Torino ancora nel 2013, e lepartecipazioni ad alcune delle più importanti fiere in Italia e all’estero, daquella di Bruxelles a “Paris Photo” nelle edizioni 2013 e 2014, fino alleitaliane MIA di Milano e Arte Fiera di Bologna.
Elena Povellato

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