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Dal vaso alla città > Galleria FIAF Garda

Galleria FIAF Garda

VALENTINA D’ALIA & BIAGIO SALERNO – DAL VASO ALLA CITTÀ 

da sabato 20 maggio fino a giovedì 8 giugno 2023
via Alessandra Rudini Carlotti, 5 – Garda VR
orari: mercoledì > domenica dalle 16:00 alle 19:30
Inaugurazione sabato 20 maggio 2023 ore 18:00

La mostra

“Dal Vaso Alla Città”
Libere composizioni di forme, luci e colori
di Valentina D’Alia e Biagio Salerno

Valentina D’Alia e Biagio Salerno sono entrambi architetti ed insegnanti di Palermo, genitori di Federica, anch’ella giovanissima fotografa. Si ritrovano ad essere guidati dal piacere di comporre usando gli elementi antropici che li circondano, edifici e strutture per lei, vasi colorati accompagnati da fiori per lui.
La mostra vede insieme opere di architettura e opere di natura morta. Due generi che sembrerebbero diversi, qui accomunati dalla volontà dei due autori di dare una “misura” alle cose attraverso luci, forme e colori. Edifici ed oggetti vengono trattati alla stessa maniera, equilibrando masse e affidando a colori e luci il compito di unire, e spesso astrarre, evidenziando piuttosto le forme che il loro significato retorico, così che una facciata si trasforma in un elenco di rettangoli, od un vaso in una forma tondeggiante che sbuca fuori dallo sfondo nero; naturalmente ognuno dei due autori con la propria maniera di pesare gli elementi all’interno del fotogramma.

Valentina racconta l’architettura soffermandosi su un dettaglio o su una porzione di spazio interno o esterno, alla ricerca di una armonica combinazione di linee, forme e colori, misurata anche con la presenza umana discreta e non protagonista. Un seppur piccolo frammento di realtà è spesso in grado di rivelare la sua appartenenza ad un edificio o a un determinato luogo, perché ne mantiene intrinsecamente le caratteristiche e inevitabilmente ci riconduce lì. E se con l’uso di una visione prospettica preferibilmente centrale cerca di proiettare l’osservatore all’interno di quell’ambiente architettonico, con la ripresa frontale di facciate o dettagli di superfici ne analizza il potenziale grafico.

Biagio vede la natura morta come momento di riflessione, un vero e proprio rompicapo compositivo, quasi un esperimento culinario durante il quale è fondamentale pesare gli ingredienti, al fine di ottenere il risultato migliore possibile. Nelle immagini proposte l’oggetto è protagonista, ma misurato nel suo ambiente, sia se rappresentato individualmente che in uno spazio condiviso con altri oggetti. L’ambiente colorato lo contestualizza, armonizza o unisce più oggetti evidenziandoli, mentre lo sfondo scuro permette di concentrarsi maggiormente sulla forma e sul colore che emerge grazie alla luce. Fondamentale è stata l’esperienza che ha fatto studiando i quadri di Giorgio Morandi.

 

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