RF21 / 3 Gasparotto + Tarantini + De Biasi + Previato
Autori presenti fino al 30 gennaio alla 5a edizione di ROVOLON Fotografia Orari aperture Pieghevole A3
Andrea Gasparotto
Il confine bianco
“Nei grandi spazi dell’alta montagna invernale, in un paesaggio che toglie il respiro
Il mantello candido della neve che tutto copre e tutto trasforma, linee e forme, luci e ombre, bianco e nero
Linee minimali che sublimando il tempo, lo sospendono
Piccoli uomini si avventurano verso grandi orizzonti, nella grandiosa immensità che li avvolge
Alla ricerca del confine bianco, che separa la realtà dal sogno.”In queste immagini dedicate alla montagna invernale ho cercato di mettere in risalto la mia visione personale e il mio vissuto della montagna, della bellezza e del silenzio che mi circondano, del rapporto tra la piccolezza dell’uomo e la grandezza della natura. Le mie foto non riproducono semplicemente l’ambiente, ma lo interpretano e lo restituiscono filtrato attraverso la mia sensibilità ed esperienza in modo originale. Ricerco immagini forti, dalle linee semplici e pure che utilizzano il gioco di luci, ombre e masse tonali per costruire la mia “idea” del paesaggio, e questo avviene in modo particolarmente intenso e spontaneo nel caso del paesaggio innevato che incontro durante le mie escursioni sugli sci da alpinismo. I miei terreni preferiti non sono montagne lontane ed esotiche, ma le montagne di casa, le Prealpi e le Dolomiti.
Giò Tarantini
GIÒ TARANTINI
COME UN DIPINTO
Sono sempre stato affascinato dai dipinti dei grandi pittori classici fin da bambino. Mia madre era una gallerista, da giovane, ed amava portarci a vedere le grandi opere come Caravaggio, Rembrandt, Vermeer ecc. ed ho voluto riportare in fotografia quella meravigliosa luce che mi è sempre rimasta impressa.
Rosario De Biasi
THE PIZZICA DANCER
La Pizzica o Taranta è una danza popolare attribuita particolarmente a tutto il Salento.
La Pizzica ha origini molto antiche che sembra risalgano addirittura al culto del dio Dionisio in Grecia e nelle terre colonizzate tra cui il Salento. Il culto verso questo dio era particolarmente sentito e durante i festeggiamenti le popolazioni si lasciavano andare pubblicamente a comportamenti sfrenati.
Dal primo medioevo in Salento, le donne “tarantolate”, con la scusa del veleno iniettato dal morso di un mitico ragno (la taranta), il quale induceva uno stato di tristezza o di rabbia, con la danza, seppero trovare una via d’uscita alla pazzia cui le spingeva l’oppressione del loro stato sociale.
La saggezza femminile aveva trovato una cura a tutto ciò, in un complesso rito, incentrato su una musica ritmica e in un crescendo che riusciva a ridestare le donne catatoniche, o a incanalarne la furia ribelle, tramite una lunga danza senza remore, che alla fine le lasciava esauste, in un bagno di sudore, finalmente liberate dal “veleno del ragno”.
Rosario De Blasi
rosario.deblasi@tin.it
cell 340-5396495
www.acflatangenziale.com
Donata Previato
Donata Previato
“La famiglia al completo”Queste foto rappresentano un piccolo viaggio all’interno dei nuovi stili di famiglia che la società contemporanea ci propone.
È presente la famiglia tradizionale, la famiglia mononucleare, chi è rimasto vedovo, chi ha un compagno ma con il quale condivide troppo poco la quotidianità.
Ognuna di queste famiglie però è accomunata dalla forte relazione che ha instaurato con il proprio animale domestico.L’animale ci fa sentire più liberi di esprimere le nostre emozioni senza vergognarci, senza temere di essere puniti, giudicati, condannati. Con gli animali si diventa complici perché ci fanno sentire compresi: ci possono salvare, proteggere, portare fortuna, farci venire il buon umore, non farci sentire soli.
Senza di loro la famiglia non si sente completa, per loro si è disposti a tutto e si farebbe di tutto, anche condividere il letto matrimoniale.
Il letto ha un valore simbolico molto importante dal punto di vista della relazione, è una specie di nido, un posto nel quale sentirsi protetti da un esterno che può essere aggressivo e spiacevole e perciò contribuisce a creare quel senso di intimità e di sicurezza che è rilevante in qualsiasi relazione.
Non è stato affatto facile scattare queste foto. È stato necessario entrare in relazione e conquistare la fiducia di persone a volte me assolutamente estranee. Rispettare i loro tempi è stato fondamentale, anche sacrificando la qualità degli scatti. Ma in fondo il mio obiettivo era più alto… cioè quello di raccontare un cambiamento evidente e forse epocale del concetto tradizionale di Famiglia.