Tre Oci Tre Mostre IV. Edizione
TRE OCI / TRE MOSTRE
TRE OCI / TRE MOSTRE
GIUDECCA FOTOGRAFIA
23.01 > 28.03.2016
Dopo Sguardo di Donna. Da Diane Arbus a Letizia Battaglia. La passione e il coraggio, che termina il 10 gennaio, Tre Oci/Tre Mostre, format di successo giunto alla quarta edizione, inaugura la stagione espositiva 2016 venerdì 22 gennaio (vernice stampa 11.00-15.00 e inaugurazione 18.00-21.00).
Tre Oci/Tre Mostre è un percorso di ricerca articolato su più livelli, proponendo un percorso visivo di confronto tra i linguaggi contemporanei e la grande tradizione della fotografia veneziana. Tre proposte espositive differenti fra loro che cercano d’interpretare l’essenza della fotografia di oggi in una logica che si muove verso il superamento dei generi e la trasversalità.
Non si cerchi quindi di trovare un rigido filo conduttore, se non quello dell’originalità e dell’apertura verso nuove esperienze e tendenze, nella prospettiva, fortemente voluta dal direttore artistico Denis Curti, di valorizzare le eccellenze territoriali.
Al pianterreno della Casa il programma espositivo del Circolo Fotografico La Gondola si articolerà in tre sezioni, curate da Manfredo Manfroi. Lo specchio di Alice, ispirandosi al titolo del racconto di Lewis Carroll “Attraverso lo specchio”, intende trattare il potere dell’immagine fotografica di “oltrepassare” se stessa, come nello specchio di Alice, e di introdurre chi guarda in un mondo in cui tutto assume una dimensione allusiva, incerta e aperta su svariati orizzonti. NeroSuBianco è, invece, un compendio significativo delle tendenze espressive della fotografia italiana nel decennio 1950-1960, con le celebri immagini di Sergio Del Pero, Mario Giacomelli, Paolo Monti, Fulvio Roiter. Infine, una stanza è dedicata alle vincitrici della lettura portfolio Sguardi Femminili del 2015: Francesca Cesari con il lavoro In the room, Monia Perissinotto con Istanbul, Caterina Burlini con Flora.
Nei saloni del piano nobile, la mostra Visions of Venice, curata da Alessandro Luigi Perna: 75 immagini di Venezia (dal piccolo al grande formato) realizzate da Roberto Polillo nell’ambito di un progetto personale pluriennale dedicato alla città, ritratta come un luogo dell’anima, eterno e magico.
Al secondo piano la mostra, a cura di Renato Corsini, di Giulio Obici, Il flâneur detective (titolo tratto dalla raccolta di racconti edita postuma, nel 2015, da Marsilio Editori). Per oltre quarant’anni editorialista e inviato speciale, come fotografo ha rivolto lo sguardo alle radici del Palazzo, la strada, là dove scorre la vita della gente, senza smarrire il piglio indagatore e il rigore analitico esercitati nel mestiere di giornalista.
Lo specchio di Alice cs – Tre Oci Circolo fotografico La Gondola