Il “Face to Face”
Il “Face to Face”
Vi sarà capitato ai tavoli di Lettura di Portfolio di avere una posizione fortunata, dalla quale avete potuto: vedere interamente l’opera, ascoltare il dialogo tra l’esperto e l’autore, capire l’elaborazione compiuta in quell’incontro.
Oppure altre volte, vuoi per la calca di persone o per il rumore nell’area di lettura, siete riusciti a cogliere solo frammentari aspetti dell’attività e quindi siete rimasti delusi di questa perdita di preziose conoscenze… Ecco perché è nato il “Face to Face”!
Il “Face to Face” è una nuova modalità di Lettura di Portfolio, piacevolmente pubblica, condotta da due esperti che collaborano per giungere, entro i 20 minuti di rito, alla più completa analisi possibile e quindi esporre ognuno la propria lettura dell’opera, all’autore ed al pubblico. E’ un’attività che viene svolta in un ambiente attrezzato al fine di consentire la comoda ed ottimale partecipazione.
Pertanto “Face to Face” è una Lettura di Portfolio che si pone esattamente all’opposto del modello consulenziale dove c’è l’incontro riservato tra l’autore e l’esperto con l’esclusione del pubblico.
Il modello culturale di “Face to Face”
– Ha quattro protagonisti: L’opera, l’autore, gli esperti, il pubblico.
– E’ svolto in un ambiente, dedicato alla sola attività di Lettura di Portfolio, ben illuminato, non disturbato, attrezzato di un supporto per l’esposizione verticale dei portfolio e delle sedie per il pubblico.
– Mette in condizione gli esperti di esporre serenamente il proprio punto di vista e di dialogare con spirito di ricerca tra loro, con l’autore ed eventualmente col pubblico.
– La prima lettura dei portfolio viene compiuta in modo alternato tra i due esperti, perché il primo approccio sia svincolato dalla mentalità dello stesso esperto e poi perché la seconda lettura sia un vantaggio per entrambi gli esperti (per il maggior tempo di riflessione a disposizione e la sollecitazione ricevuta ascoltando la prima).
– La lettura deve essere condotta con l’intenzione di esplorare i contenuti culturali, in senso ampio del termine, comunicati dalle opere presentate. Nella lettura viene data la stessa importanza sia agli aspetti tecnico espressivi del linguaggio fotografico e sia al significato composto dall’opera.
– Considera la lettura come un’opportunità molto importante sia di cultura fotografica e sia per entrare nell’approfondimento delle tematiche affrontate dagli autori che, così casualmente, saranno i contenuti dell’attività. Ogni opera deve essere vista dagli esperti come un pretesto per approfondire i concetti di cultura fotografica.
– Il “Face to Face” è una grande opportunità di conoscenza interpersonale tra gli esperti. La lettura corale in cui unire le proprie diverse sensibilità, conoscenze, passioni, può giungere ad una analisi superiore dell’opera letta, non raggiungibile altrimenti.
– La lettura “Face to Face” è fatta per l’autore ed il pubblico, pertanto il linguaggio degli esperti deve essere quello comprensibile della divulgazione,
Il I° “Face to Face” è stato realizzato occasionalmente a Ghedi (BS) il 10/04/2011, alla I° edizione del “Portfolio TORNADO Ghedi”. In quell’occasione, avendo solo 15 opere partecipanti, Cinzia Busi Thompson ed io decidemmo di condurre l’attività con una lettura corale nella sala Consigliare della cittadina, al termine mi resi conto del valore di ciò che avevamo compiuto e gli diedi il nome di “Face to Face”.
Quest’anno è già programmato per il 29 aprile il 2° “Portfolio TORNADO Ghedi” con i medesimi esperti. Per chi vuole maggiori informazioni può trovarle sul seguente link:
http://www.cf-lambda.it/?page=eventi&id=273
Riflessioni sul percorso comune
Noto che è stato compreso l’atteggiamento riflessivo che deve animare la partecipazione al Blog di Agorà Di Cult e di conseguenza anche l’importanza del ritmo settimanale tra una pubblicazione e l’altra dello stesso genere. Per noi i Post non scadono mai, possiamo intervenire quando vogliamo, anche in futuro, se riteniamo di tornare sull’approfondimento dei contenuti di un determinato Post.
Il Blog Agorà Di Cult ha un archivio che attende ciò che avete già realizzato e i vostri nuovi progetti. Rilancio alcune idee sulle quali potete lavorare:
– Presentate gli autori che amate, contemporanei o del passato, più o meno noti.
– Presentate il vostro percorso fotografico, come a hanno già fatto Marco Nicolini e Massimo Bardelli, ponendo in Galleria le vostre fotografie più significative.
– Esponete con vostre foto e riflessioni il genere fotografico che più amate.
– Presentate riflessioni su brani di testi che ritenete per voi importanti.
– Proponente riflessioni su eventi di cultura contemporanea.
– Ecc…
Proponetemi i vostri progetti e diventeremo i compagni di viaggio gli uni degli altri!
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura
Nonantola, 11/03/2012
Ancora un’altra intuizione felice.
Il “Face to Face” è certamente un modo positivo e innovativo per rendere le letture ancora più fruibili, interessanti e costruttive, per tutti.
Sarebbe importante che si diffondesse in molte altre manifestazioni.
Al miglior successo.
Mi à piaciuta molto la presentazione di face to face. Sembrano cose ovvie ma vanno ben comprese ed applicate. Mi pice anche l’idea di esaminare anche saggi di noi fotografi antichi. Una verifica di carattere storico mi sembra fantastica. Bravi
Ciao Silvano, è tutto vero quello che dici. Infatti anche io in alcune occasioni prendendo parte ad alcune letture di portfolio come esterno, mi rendevo conto che perdevo qualche passaggio. Quindi credo che sia positivo questo tuo modo di fare lettura. Speriamo si diffonda. Un saluto. Roberto.
Davvero un modello di lettura portfolio da sviluppare. Ne farò tesoro e ne traggo spunto per attuarlo all’interno della mia Associazione.
Trovo questa modalità di lettura una vera occasione di crescita. La fotografia chiede aggregazione per dare informazione, formazione e motivazione a tutti gli attori della scena. Un modo moderno, stimolante e coinvolgente anche per un pubblico numeroso.
Complimenti sinceri.
davvero molto interessante: continuerò a seguirvi con molta curiosità e desiderio di apprendere.
buona giornata!
Molto chiaro e propositivo come sempre il nostro Direttore , mi piace molto questa iniziativa , anch’io ho avuto occasioni, in piu’ città, di partecipare ai tavoli di lettura,e quasi mai si riesce a seguire bene il dialogo sull’opera nei suoi contenuti . Questa è una attività proprio intelligente grazie, spero di avere occasione di essere presente a Face to Face
sembra l’uovo di Colombo ma, come sarebbe stato utile quando cercavo di vedere e sentire le letture negli incontri di Lodi, S.Felice, Colorno… . Farò il possibile perchè venga adottato anche nel nostro Circolo quando andremo alla lettura dei portfolio proprio con Silvano Bicocchi e, speriamo anche Cinzia Busi Thompson.
Migliorare la capacità di leggere le foto è uno dei temi che cerco di portare avanti nei circoli che frequento. Questo articolo mi ha suggerito l’idea di organizzare un “Face to Face” con una piccola variante: i due lettori ufficiali saranno un “esperto” ed un “allievo”; quest’ultimo avrà così l’impegno a seguire e apprendere un metodo esponendosi di persona, contando sul supporto dell’esperto.
Penso che proporrò a breve tale esperimento a chi ha partecipato al progetto ITACA, come momento conclusivo.
Noto con piacere che questo nuovo modo di fare lettura di portfolio (face to face) ha stimolato molti di voi, infatti dopo l’esperienza locale dell’anno scorso che ha riscosso molto successo tra i partecipanti ed il pubblico presente, ci riproponiamo quest’anno allargando il raggio d’azione.
Per chi interessato è un’esperienza da non perdere,adatta anche al solo pubblico osservatore, il quale potrà uscirne sicuramente appagato e farne tesoro per progetti futuri.
Ringrazio Silvano per la bella e dettagliata presentazione della lettura.
Un caro saluto a tutti.
Non sono frequentatore abituale dei posti dove si fanno letture dei portfolio, ma riconosco che le problematiche sollevate dal Direttore nel presentare il Face to Face sia reali e superate da questa nuova modalità. Resto sorpreso che il mostrare le foto ad una platea comodamente seduta in un locale bel illuminato, potendo ascoltare i commenti degli attori in campo, sia considerata come una novità assoluta, infatti nei circoli fotografici che ho frequentato questo è il modo solitamente usato. Sono altresì convinto che la modalità adottata non risolva il problema della visibilità delle stampe fotografiche, che restano troppo piccole per poter essere valutate anche dagli spettatori, si potrebbe pertanto ovviare al problema proiettandole su di uno schermo contemporaneamente alla loro esposizione per la lettura.