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GEOMETROPOLITAN – Laura Zulian
GEOMETROPOLITAN – Laura Zulian
Opera presentata al Face to Face del INTERNATIONAL PHOTO PROJECT – Milano Round, organizzato dal Circolo Fotografico Milanese.
Subisco da sempre il fascino del rigore della geometria che ordina e disegna lo spazio.
L’ambiente urbano con le sue architetture mi permette di indagare questo mondo rigoroso nascosto nelle pieghe architettoniche della città.
Linee rette che tagliano l’inquadratura nette come fendenti, punti di fuga che si rivelano in prospettive vertiginose, forme, volumi.
L’elemento umano abita queste geometrie restituendo una dimensione fisica delle stesse e esaltandole completando o rompendone la simmetria.
“GEOMETROPOLITAN”, di Laura Zulian, è un’opera animata da un’idea narrativa artistica per il pensiero estetico espresso nella rappresentazione del paesaggio urbano.
Al FACE to FACE del IPP- Milano Round, Orietta Bay ed io, abbiamo visto lavori di giovani autori delle Associazioni milanesi o che operano in quell’area.
Già conoscevo la creatività dei giovani fotografi di Sesto San Giovanni confluiti a Ghedi, e quindi non mi ha meravigliato trovare anche dei validissimi autori che hanno da poco iniziato il loro percorso.
Laura Zulian è una giovane fotografa del Circolo Fotografico Milanese, che sta esercitando il paesaggio urbano però con una poetica libera dal tradizionale realismo che i grandi autori di questo Circolo hanno praticato.
Penso sia un grande merito di un Circolo quando non si forza l’orientamento della poetica di un’autore in fase di formazione.
L’autrice è sensibile alla simmetria della piramide prospettica albertiana che la fotocamera offre ma con l’inserimento della figura umana e con la nuova frontiera estetica, da lei scoperta, offerta dalla luce, con le ombre, la Zulian sta iniziando una maturazione che la porterà alla scoperta di significati oggi per lei inaspettati.
Complimenti a Laura Zulian per la coerenza della propria visone, la consapevolezza che ha espresso nella presentazione e anche per incedere verso la rappresentazione dei nuovi sentimenti della sua generazione letti nel paesaggio urbano.
Opera rigorosissima quella di Laura Zulian, con grande scelta delle prospettive, delle simmetrie ed un felicissimo b/n. Molto interessante la presenza dell’elemento umano ad interrompere tanta simmetria:unico neo la foto n°8 che tra tutte spicca per lo scarso rigore prospettico e il leggero disordine che emerge. Ma si tratta di un errore veniale. Complimenti vivissimi all’autrice.
È un vedere attento, consapevole, che cerca e che trova una sua coerenza espressiva nella scelta del punto di ripresa, nell’uso intelligente delle geometrie architettoniche: a volte usate come gabbia, cornice, visiva altre volte come mappa, infografica, che dallo sfondo ci guidano al soggetto. Indispensabile la scelta del b/n che esalta i volumi e le superfici urbane senza mai astrarle. Complimenti all’autrice Laura Zulian.
Mi è piaciuto subito questo lavoro, a partire dalle miniature.
Sarà perché richiama il mio istinto di di ordine e pulizia che cerco naturalmente nelle composizioni, ma il taglio quadrato e i soggetti richiamano un equilibrio piacevole.
E su questo palcoscenico sono inserite ad arte le piccole figure umane, il “punctum” da cui iniziare ad immaginare la scena.
Complimenti a Laura.