“LAVORARE PER VIVERE,MORIRE PER LAVORARE”
Circolo Fotografico Milanese
“LAVORARE PER VIVERE,MORIRE PER LAVORARE”
Giovanni Pappadà – Emilio Senesi
Siamo ormai abituati, quasi assuefatti alle notizie diffuse quotidianamente
sugli infortuni sul lavoro. Si ha l’impressione che ogni vittima in più sia
considerata un numero che alimenta le statistiche piuttosto che una persona
con la sua personalità e bagaglio di affetti.
Per reagire a questo strisciante pericolo di indifferenza abbiamo pensato a un
progetto fotografico sul tema del confine astratto tra vita e morte e tra vita
cosiddetta normale e vita da grande invalido.
Tra le tante storie di infortunio, abbiamo ricostruito 8 casi. La sfida è
consistita nel riuscire a rendere con immagini l’attimo dell’incidente, a volte
ricostruendone lo scenario, a volte usando materiale fornitoci dai tecnici
preposti al sopralluogo, a volte, infine, utilizzando sia materiale d’archivio
(ovviamente non più soggette a restrizioni da indagini o procedure giudiziarie
in corso) sia nostri scatti. Ad esempio, abbiamo cercato di rendere la caduta
da un ponteggio, la folgorazione da alta tensione, il robot che si rimette
improvvisamente in moto.
In due storie la collaborazione dei familiari ci ha permesso di utilizzare le
immagini dell’album di famiglia per illustrare questo progetto: erano giovani,
un brillante futuro davanti, allegri ed entusiasti. Resta il ricordo, spesso
straziante.
