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MARIO MOLINARI

MARIO MOLINARI (Coazze, Torino, 1930 – Torino, 2000)

Concerto di Parole

Piazzale Polonia (Circoscrizione 8)

?? Il materiale inizialmente a lui più congeniale fu il rame, cui a partire dagli anni Settanta si aggiunsero l’alluminio, il legno e i materiali plastici. In seguito le superfici si fecero polite e vivacemente colorate. Dagli anni Ottanta si dedica soprattutto a far sì che l’arte sia fruibile da tutti, portando la scultura in spazi pubblici in mezzo alla gente. Nel suo percorso sia artistico che privato il colore è stato l’elemento prioritario della sua filosofia di vita. Gigantesche sculture astratte, composte da cilindri, parallelepipedi e altre figure solide, verniciate a vivaci colori e illuminate da potenti fari, sembrano voler irrompere nel buio della notte. Le sculture, secondo l’intento dell’artista, si rapportano con tutte le persone indistintamente, condividendo con loro il suo pensiero a colori, l’elemento prioritario della sua filosofia di vita.

?? Copper was initially the most suitable material for him, to which aluminum, wood and plastic materials were added in the seventies. The surfaces later became smooth and brightly colored. Since the eighties, he dedicated himself above all to making art accessible to everyone, taking sculptures into public spaces and among people. Color was the most important element in his philosophy of life, both as an artist and as an individual. Gigantic abstract sculptures, composed of cylinders, parallelepipeds and other solid figures, painted in bright colors and illuminated by powerful lights, seem to want to break into the darkness of the night. The sculptures, according to the intent of the artist, relate to all people without distinction, sharing with them his colored way of thinking, the fundamental element of his life philosophy.

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