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GIULIO PAOLINI

GIULIO PAOLINI (Genova, 1940)

Palomar

?? In prestito a Roma alle Scuderie del Quirinale per la mostra Favoloso Calvino.

I cerchi di luce che si accostano e s’intrecciano assumono l’aspetto di pianeti e satelliti. In questo firmamento si staglia un funambolo, all’incrocio con piazza Vittorio, in equilibrio su una ruota, “metafora” spiega l’artista, “dell’uomo attore sul palcoscenico tra la luce e il buio, tra l’invisibile e l’imperscrutabile.” Artista di fama internazionale, deve la sua iniziale celebrità all’aver fatto parte del nucleo costitutivo dell’Arte Povera. Da quest’ambito Paolini si è distinto ben presto per il carattere eminentemente concettuale dei suoi lavori. La sua produzione artistica è una colta analisi di processi, codici e convenzioni legati al rapporto tra arte, artista e spettatore.

 

?? On loan to Rome’s Scuderie del Quirinale for Italo Calvino’s Fabulous exhibition

In Palomar, the circles of light come together and intertwine. They take on the appearance of planets and satellites. In this firmament, a tightrope walker stands at the intersection of Piazza Vittorio and Po Street. Paolini explains that he is balancing on a wheel, which is the “metaphor of a man, an actor on stage between light and dark, between the invisible and the inscrutable.” Paolini is an international renowned artist who owes his initial fame to the fact of having been part of the nucleus of Arte Povera. At an early stage, he distinguished himself from this movement as a result of the eminently conceptual character of his artworks. His artistic production is a cultured analysis of processes, codes and conventions related to the relationship between art, artist and public.

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