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“Il gioco del Tutoraggio”: Riconoscibilità e la Didascalia- di Silvano Bicocchi.

1 commento
“Il gioco del Tutoraggio”: Riconoscibilità e la Didascalia- di Silvano Bicocchi.

“Il gioco del Tutoraggio”: Il problema della riconoscibilità e la Didascalia
di Silvano Bicocchi

 

Quando c’è una divisa, il gioco delle parti è chiaro ma si rischia il didascalico!

Si rischia il didascalico ogni volta che c’è un eccesso di evidenza tanto da apparire tutto ovvio ciò che è nella fotografia. Quindi se la divisa risolve il problema della riconoscibilità, essa sotto il profilo dell’immagine può andare a coprire la carica emozionale che c’è sempre nell’azione del volontario. La soluzione è privilegiare i momenti dove è più evidente l’azione e scegliere quelle inquadrature dove mostrano parzialmente la divisa.

 

FOTOCONFRONTI al CIFA 2013

FOTOCONFRONTI al CIFA 2013

 

Esaminando i lavori che giungono sui monitor dei Tutor emerge il problema della visibilità del volontario che opera senza una divisa che lo distingue.

Ciò è più difficile nell’immagine singola che nel portfolio, perché se nel portfolio si può rendere visibile la presenza del volontario mostrando sempre lo stesso in tutte le immagini, nell’immagine singola ciò non è possibile. Come fare?

 

Comunicare con un’immagine richiede sempre una chiarezza che si può raggiungere con una grammatica elementare: porre in evidenza il soggetto – cogliere il soggetto durante un’azione significante – mostrare in quale contesto il soggetto compie la sua azione.

Il meccanismo espressivo della fotografia e gli elementi della composizione sono la strada maestra per ottenere ciò.

 

  • Si pone in evidenza il soggetto con: la maggiore proporzione rispetto agli altri personaggi, con la messa a fuoco del soggetto e sfuocando il resto, il richiamo del colore, gli archetipi della composizione come la cornice (può essere una finestra, uno specchio) e il piedistallo (fare emergere dalla massa) sono una modalità semplice ed efficace.

 

  • Si coglie il soggetto durante un’azione significante quando lo mostriamo mentre fa quel che il suo ruolo richiede. Quindi non un dinamismo vuoto ma un’ azione piena di senso del suo ruolo.

 

  • Si mostra il contesto nel quale compie la sua azione scegliendo un campo visivo sufficientemente ampio da porlo in relazione agli altri protagonisti attivi o passivi che formano la scena. Il contesto è un elemento fondamentale perché carica di senso l’azione del soggetto.

 

Dopo che abbiamo fatto tutto ciò che possiamo nel realizzare l’immagine, l’altro strumento che rende chiaro il nostro messaggio è la Didascalia.

Occorre uniformità nello scrivere la didascalia per rendere più efficiente il lavoro di editing del Progetto “Tanti per Tutti”, pertanto si raccomanda di comporla nel seguente formato:

Data, Luogo (Località, Comune ,Provincia), Nome dell’associazione di Volontariato, Tipo di azione condotta dal volontario.

Esempio:

Luglio 2015, Palazzetto dello sport – Carpi (MO), 118 Pronto intervento sanitario, Assistenza su infortunio sportivo.

 

Note strategiche:

C’è chi lamenta la difficoltà a rapportarsi con le Associazioni di Volontariato e invece chi trova una grande disponibilità.

Per facilitare l’incontro tra fotografo e Volontariato, ad esempio la Presidenza del Photoclub Eyes BFI prende contatti con l’Associazione di Volontariato spiegando il Progetto e fissando un primo appuntamento, poi invita senza impegno tutti i soci interessati a presentarsi a questo primo appuntamento per tentare un primo approccio.
Il sistema funziona e il circolo ha 36 progetti in corso!

In questo modo si agevola il rapporto tra il singolo autore o il gruppo autori ad avviare i propri progetti.

 

 

Vi ricordo tutto su “Il Gioco del Tutoraggio”

Regolamento “Gioco del Tutoraggio”

Elenco tutor con indirizzi Email_3

 

Buona luce

Silvano Bicocchi
Direttore di Dipartimento Cultura FIAF

 

 

 

 

  1. Michela Mazzoli says:

    Consigli sempre utili, credo che introdurre il fotografo ai volontari sia di grande aiuto, visto che molti tentennano proprio perché non riescono a “rompere il ghiaccio” … Spesso ci si trova intorno tante persone, non sempre facili da gestire, la complicità del volontario può fare miracoli

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