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RF21 / 6 Vecchiato + Fazzi + Ciarly + Munaro

Autori presenti fino al 30 gennaio alla 7a edizione di ROVOLON Fotografia Orari aperture Pieghevole A3

Paola Vecchiato

La vite è vita

La vite è vita per questa terra. La storia del Colli Euganei è ancora una storia di famiglie, di lavoro in vigna e in cantina. Un luogo che grazie alla conformazione del suo territorio è divenuto nei secoli terra di preziosi vitigni autoctoni.

Il geologo inglese John Strange intorno al 1770 racconta così i Colli Euganei “Sorgono isolati come scogli nel mare”, ed ancora oggi è questa la sensazione che coglie il visitatore. La forma conica ne svela l’origine vulcanica e preannuncia l’essenza di un territorio antico.

Qui sorgono numerose cantine, ognuna con caratteristiche diverse. Abbiamo quella dell’Abbazia di Praglia, gestita dai monaci benedettini, con una struttura a volte del XV secolo. E quella di Ca’ Lustra che invece ospita nella bottaia colorati murales eseguiti dagli studenti del Liceo Artistico di Padova. E poi ancora la Cantina Maeli che come missione ha la valorizzazione degli antichi vitigni come il Moscato Giallo.

“Fotografare alcune di queste cantine mi ha permesso di conoscere molto della cultura di questa terra: storia, morfologia e caratteristiche della zona attraverso il racconto appassionato delle persone che la vivono e che coltivano i suoi frutti con amore e dedizione”.

Paola Vecchiato, architetto impegnata nella cooperazione internazionale, da alcuni anni si dedica alla fotografia amatoriale, soprattutto su temi sociali e di viaggio. Nei suoi scatti vuole andare oltre la semplice immagine per riuscire a creare emozioni, carpire l’anima del soggetto e raccontare una storia.

 


Luigi Fazzi

Po il grande Fiume

Il progetto nasce dalla mia passione per la fotografia sperimentale. Attraverso techiche varie ho scoperto la “polaroid” con la quale riesco a esprimere le mie sensazioni e i miei stati d’animo, elaborando a mio piacimento l’immagine mentre si sta sviluppando.

 


Cecilia Ciarly

Raffigurazioni – Confesso sono una ladra . Ho rubato con le mie lenti un vostro momento di gioia,
la vostra preoccupazione di “riuscire bene”, un sorriso che forse copriva un dolore. Per di più non mi pento,
specie adesso che guardo il frutto del mio bottino, perché i vostri occhi mi dicono che siete stati miei
complici.

 


Francesco Munaro

LAGUNA VENETA | SUGGESTIONI
Fotografie e testi di Francesco Munaro

In queste immagini mi sono lasciato guidare da due suggestioni che penso possano essere, per me, la sintesi dei luoghi ritratti.
IL TEMPO: Nella Laguna Veneta e più generalmente nelle isole, avverto una dimensione spazio temporale diversa: ho la percezione che il tempo rallenti, si dilati.
LA LUCE: Osservando questi luoghi ho notato come raramente la luce sia diretta e polarizzata, come ad esempio quella potente dei cieli tersi del nostro sud. Più frequentemente, a causa dell’umidità dell’aria, ho avuto la sensazione di essere in una accecante bolla di luce, dove la luminosità diffusa si riflette sull’ acqua stagnante. Cielo ed acqua si fondono diventando un tutt’uno.
Sono perlopiù immagini “sospese” in cui il tempo si dilata e la luce inonda tutto sovvertendo la fisica delle ombre.

IL FOTOGRAFO

Francesco Munaro inizia la sua attività fotografica negli anni 90, seguendo numerosi corsi e workshop sulla tecnica, sulla storia e sul linguaggio fotografico, sperimentando in camera oscura le tecniche tradizionali del bianco e nero e frequentando varie associazioni fotografiche dove avrà la possibilità di confrontarsi con altri fotografi e di crescere nel campo.
Nel 2009 inizia la sperimentazione della fotografia all’infrarosso, scoprendo un nuovo linguaggio espressivo che svilupperà in special modo nelle indagini sul territorio: Colli Euganei, campagna e laguna veneta, luoghi di interesse storico-artistico e luoghi abbandonati in cui la natura lentamente si sta riprendendo spazi perduti. Temi che da alcuni anni, nel proprio percorso espressivo, sono diventati predominanti.
Negli ultimi tempi è ritornato al colore e recentemente sta sperimentando la “Fotografia istantanea” (Polaroid) e la tecnica del “Pinhole” o “Foro Stenopeico”, tecnica che come agli albori della fotografia, cattura l’immagine attraverso un piccolissimo foro posto davanti al sensore o alla pellicola, senza l’uso di una lente.
Alla conclusione dei propri lavori spesso crea con le immagini dei video multimediali.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi fotografici, fra cui il Premio Speciale Fulvio Roiter nel 2009 nell’ambito del V^ Concorso Europeo EBT, il primo premio nella sezione “Persone” nel concorso del 2017 della rivista “National Geographic”, il “Portfolio Award” ed il “Silver Award” nel San Francisco Bay International Photo Awards nel 2020 con le immagini della Laguna Veneta presenti in questa mostra.
Ha conseguito nel 2018 il diploma di “Master di fotografia di reportage” presso l’Accademia di Fotografia John Kaverdash di Milano.
Ha partecipato a numerose mostre sia personali che collettive.

 

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