RF24 Rovolon Fotografia – Gli autori 1-11
Torna anche quest’anno “Rovolon Fotografia” giunta alla sua Decima Edizione. La formula, ormai collaudata, prevede mostre presenti in quasi tutti i negozi e ristoranti della zona, oltre che nella Biblioteca Comunale.
Di seguito, per ogni autore, tre scatti tra quelli esposti e la presentazione dei singoli lavori.
Per la visita delle singole mostre vi ricordiamo di consultare la tabella allegata.
Vi aspettiamo numerosi per non perdervi questa interessante e ricca manifestazione.
ATTENZIONE: IL PROSSIMO 12/1 È PREVISTA UNA MATTINATA CON GLI AUTORI IN SALA POLIVALENTE (23).
La rassegna fotografica ha ottenuto anche quest’anno il
Riconoscimento FIAF F43/2024.
Non mancate, vi aspettiamo!
Luigi FAZZI
Il sogno di Volare è sempre stata una prerogativa dell’uomo,
fin dai tempi di Icaro ”Figura Mitologica”.
Le Frecce Tricolori incarnano l’essenza di questo sogno con le loro evoluzioni,
incantando la gente che le guarda e contribuendo a far sì che il sogno di libertà
continui.
Edoardo VAROTTO
I volti dei Malgasci
Le foto della mostra raccontano alcuni momenti di vita quotidiana degli abitanti del Madagascar… Cogliendo la naturalezza, la gioia e la sempliciità delle persone.
Donata PREVIATO
È un’illusione chele foto si facciano con la macchina… Si fanno con gli occhi, con l cuore, con la testa. Henri Carter-Bresson
Il linguaggio segreto dei fiori
La florigrafia, o il linguaggio dei fiori, è una forma di comunicazione non verbale che utilizza i fiori e il loro significato simbolico per trasmettere un messaggio.
In questo sistema di comunicazione, ogni fiore ha un significato simbolico specifico, che può variare leggermente in base alla cultura e al contesto e possono rappresentare un’emozione, un sentimento o un’idea diversa.
Questa pratica ha origine antiche e si è diffusa in tutto il mondo, ma ha raggiunto la massima popolarità durante il periodo vittoriano.
Ogni fiore ha un significato simbolico specifico, e la scelta dei fiori e del loro arrangiamento può comunicare un’ampia gamma di emozioni e sentimenti, come l’amore, l’amicizia, la gratitudine, la simpatia, la gioia, la tristezza e la perdita.
Il linguaggio dei fiori può essere utilizzato per esprimere i sentimenti più intimi e profondi in modo discreto e sottile .
Cercare di fotografare l’animo umano è stato un percorso difficile ed affascinante al tempo stesso. La macchina fotografica ed i fiori sono stati uno strumento meraviglioso nelle mie mani.
Dico di me stessa
Donata Previato: ho sempre sentito la necessità di fotografare le persone a me care e i momenti belli, soprattutto quelle situazioni che suscitavano in me il desiderio di immortalare “l’istante magico” per non dimenticarlo.
Con la fotografia ho scoperto un mondo che quasi non ha confini per le tante opportunità che offre di imparare cose nuove… Forse anche troppe… Tanto che potrebbero benissimo appagare la curiosità di due vite intere.
Negli ultimi anni, in collaborazione con il Foto Club Adria, ho partecipato ad innumerevoli mostre fotografiche collettive e personali. Nel 2017/2018/2019/2021/2023 ho avuto l’opportunità e l’onore di essere selezionata per esporre a manifestazioni prestigiose come Bassano Fotografia, Rovolon Fotografia & Lodi Off.
Andrea LEORIN, Loris BERTAZZA
Natura oltre il visibile
L’isola di Sao Miguel è la più grande dell’arcipelago delle Azzorre. È detta Isola verde per il paesaggio rigoglioso formato dai suoi grandi prati e dalle foreste che sono cresciute sui crateri vulcanici e nelle valli scavate dai torrenti. Un’altra caratteristica è la presenza di grandi laghi vulcanici contornati da rocce laviche nerissime che si tuffano nell’azzurro del mare. La fotografia infrarossa, con cui sono state scattate queste immagini, svela un paesaggio invisibile e surreale, dove la vegetazione restituisce una luce intensa che va oltre il visibile. L’atmosfera si carica di mistero portando lo spettatore ad immergersi in un’esperienza sensoriale che invita a percepire la bellezza della natura in una nuova dimensione.
Mara Zancanaro
Barbuti
Uomo barbuto sempre piaciuto.
La barba rende l’uomo sicuramente più attraente.
Gli Assiri (secoli prima della nascita di Cristo) consideravano le barbe lunghe sinonimo di comando e di potere, mentre i Greci le associavano alla saggezza.
Sarà per questo che sono stata attratta da questi uomini dalla lunga barba?
Mara Zancanaro
Duilio Avezzù
UN GIORNO DI MERCATO IN UCRAINA
Fra i tanti viaggi, da me intrapresi alla ricerca di ambienti particolari da fotografare, ho avuto l’occasione di recarmi in Ucraina. Amando ritrarre la vita, gli usi e costumi della popolazione mi sono imbattuto nel villaggio di Rawa Ruska
Dove si svolgeva il mercato. Qui ho trovato un altro mondo che mi ricordava quello del mio paese negli anni 50del secolo scorso,
quando gli ortolani arrivavano col carretto trainato a mano ed esponevano la loro mercanzia appena colta dai campi. Come si nota dalle foto l’ambiente è agreste: i venditori dimostrano con un sorriso la loro soddisfazione di fornire un prodotto genuino.
Si notano pure persone anziane che vendono mele accatastate in un sacco a terra ; altri che espongono prodotti ittici, fieri del loro lavoro. Da noi tutto si è modernizzato a partire dalle strutture, ma abbiamo perso tutte quelle genuinità e semplicità che contraddistingueva il mondo rurale.
Duilio Avezzù
Roberto IANNITI
“The Great Migration” è il racconto in foto del viaggio intrapreso e delle meraviglie incontrare lungo il percorso per assistere alla grande migrazione, nel mese di luglio, al confine tra Tanzania e Kenya lungo il fiume Mara
Diego PERTEGATO
Parco Querini
Il cuore verde di Vicenza è un’oasi di pace e serenità per chiunque lo visiti.
Le fotografie catturano persone immerse in uno spazio aperto e accogliente, avvolte in un’atmosfera ovattata in cui il tempo sembra fermarsi.
In questo luogo, sottratto alla frenesia urbana, si respira una sensazione di profonda tranquillità. I Silenziosi visitatori, gli alberi, i piccoli animali e le maestose architetture convivono in perfetta armonia.
L’esposizione svela una luce nuova e una prospettiva intima: un singolo colore emerge con delicatezza dal bianco e nero, infondendo vita a immagini senza tempo grazie ai toni caldi.
Massimo BONUTTO
Saint Marie de la Mer
Festa Gitana
Vivo a Mira, sono stato informatico di professione ed ora fotografo per passione.
Ho cominciato a fotografare nel ’76 con una Pentax MX per ritrovarmi attualmente a far parte della schiera dei Nikonisti.
Faccio parte del circolo fotografico “L’Obiettivo” di Dolo e sono fotografo ufficiale alla rassegna musicale, Suoni di Marca, che si svolge a Treviso tra Luglio e Agosto.
Il Reportage e la Street Photography sono i temi fotografici che preferisco, in realtà tutto ciò che incontro è argomento della mia fotografia.
La fotografia delle architetture abbandonate rimane una delle mie passioni.
Nella mia fotografia c’è ciò che riesco a captare nel quotidiano, momenti che sembrano semplici ma diventano speciali nel loro essere unici e irripetibili,
un click di normalità che diventa curioso e speciale.
La mia mostra fotografica di quest’anno si intitola “Saint Marie de la Mer Festa Gitana”.
La pittoresca cittadina della Camargue, si trasforma e si ammanta di un fascino senza tempo grazie al Pellegrinaggio dei Gitani. Gitani da tutti gli angoli del mondo si radunano qui, il 24 e 25 maggio per venerare la loro patrona, Santa Sara la Nera, la cui statua e le cui reliquie sono custodite nella cripta della chiesa. La statua di Sara, che per giorni viene vestita di abiti multicolore e di gioielli dai fedeli in pellegrinaggio, il 24 maggio viene portata in processione dai gitani fino al mare dove viene benedetta, per simboleggiare l’attesa e l’accoglienza delle Saintes Maries (Marie Jacobé e Marie Salomé) da parte della santa, patrona dei gitani.
Massimo Bonutto
Serena SEREN
IL MIO PERÙ
Storie di esseri umani in ambienti bellissimi ma ostili
Da Marzo a Settembre 2023 sono stata in una missione gestita dall’Operazione Mato Grosso, in un piccolo paese a sud del Perù, Totora, a 3400 mt di altitudine. Si va in quei luoghi con lo scopo di mettersi al servizio di persone, famiglie, bambini che si trovano in situazione di bisogno. Queste foto raccontano le realtà di estrema povertà ed indigenza, in cui quotidianamente eravamo presenti. Raccontano anche di scenari bellissimi in cui però è sempre la fatica la principale protagonista. Sulla puna, altopiano a 4800 mt di altitudine, dove i campesinos pascolano i loro alpaca, manca tutto: legna, acqua corrente, servizi igienici, telefono; una lampadina alimentata con un pannellino solare illumina la misera casupola di fango e paglia. La natura è davvero meravigliosa ma la vita è durissima. Per alcune foto ho chiesto il permesso, altri scatti sono “rubati”, con il dubbio se fosse o meno giusto riprendere queste realtà così misere. Ora però queste foto mi ricordano che quello che non è giusto è che ci siano esseri umani che continuano a vivere in tali ristrettezze.
Dico di me stessa
Risiedo a Rovolon. Quando ero giovane, mi divertivo a stampare le mie foto in camera oscura. Il momento in cui l’immagine appariva sulla carta fotografica era una vera magia. Oggi, ci sono tanti momenti in cui mi piace scattare una foto, per ricordo, per condividere un momento o per cercare di fissare un’emozione vissuta.
Abbiamo scelto di condividere queste foto in questo spazio della tenda del Padre Nostro per un sentire comune, un’attenzione all’altro, un mettersi al servizio di chi, nel nostro territorio, ha più bisogno.
Dino MARSANGO
I luoghi straordinari del paesaggio
Dico di me stesso
Perché fotografo?
La mia fotografia non potrebbe esistere senza la bellezza dei luoghi, della natura, dei paesaggi. Perché? Perché essere alle Tre Cime e avere la fortuna di fotografarle è impagabile. Arrivare a Baita Segantini al cospetto delle Pale di San Martino è una sensazione bellissima. Vivere qualche giorno la Val D’Orcia con i suoi paesaggi nelle nebbie del mattino, incontrando la serenità, regala sensazioni inestimabili.
Questa è la mia fotografia, emozioni, serenità, senso di libertà nei momenti e nei luoghi vissuti con la macchina fotografica.
Le ore della giornata durante le quali preferisco fotografare sono quelle vicino all’alba e al tramonto, ore che permettono di assistere a luci e colori meravigliose. In questo lasso di tempo ho la possibilità di cogliere in sequenza le luci blu, i colori dell’alba e infine le luci dorate , sequenza che si ribalta nella fase del tramonto.
Normalmente dopo lo scatto utilizzo la post produzione (Camera Raw e Photoshop) onde cercare di dare una personalizzazione alle mie foto facendo risaltare le luci e i colori che la fotocamera ha registrato ma non evidenziato nel file Raw.
E questi sono i primi 11, alla prossima per gli altri autori