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Photospot n° 28 – La post-produzione (IV° e ultima parte)

Silvano Bicocchi- Defense, Parigi 1994.

La post-produzione.
(quarta e ultima parte)

Ormai abbiamo perso l’abitudine di scrivere con la penna, ma quando ci capita di farlo o leggerlo, anche solo in una cartolina, sentiamo che la calligrafia è segno della nostra o altrui identità. Anche l’immagine fotografica può avere elementi calligrafici che danno il medesimo risultato; pensiamo solo alla facilità con la quale distinguiamo, in una mostra fotografica, un autore dall’altro guardando solo le fotografie.

La riconoscibilità della calligrafia è una questione di stile. Già nell’osservare la nostra scrittura avvertiamo che il nostro gusto giudica il nostro stile. A volte ci pace, a volte no! Ciò accade perché lo stile è l’espressione del gusto. Il gusto lo si prova, lo stile lo si manifesta. Il gusto lo si educa, lo stile lo si crea.

Sicuramente ognuno ha il proprio gusto, ma fin tanto che non ci cimentiamo in un’espressione non ci poniamo il problema del nostro stile. Il gusto è parte integrante della nostra identità, lo stile è una manifestazione della nostra identità. L’evoluzione del nostro gusto produce quella del nostro stile.

Il gusto pervade l’essere in tutta l’attività sensoriale, sia conscia che inconscia. Lo stile si mostra solo nelle espressioni; da quelle naturali del corpo: gestualità, relazione, ritmi esistenziali, ecc…, a quelle  culturali dei nostri linguaggi: la parola, la fotografia, ecc…. Quindi lo stile di una persona è l’immagine del suo gusto.

Anche il gusto fotografico si fonda sulle qualità innate dell’essere ma occorre educarlo perché esso sia in grado di intendere le novità incessanti del proprio tempo. Lo stile fotografico è un’abilità  conquistata che plasma tutto il processo creativo della fotografia: la scelta tematica, le modalità di ripresa, le scelte di post-produzione.

Come la calligrafia migliora se curata, anche lo stile fotografico migliora se si coltiva il proprio gusto estetico attraverso lo studio degli stilemi degli altri autori; ciò non vuol dire imitare ma capire le ragioni dello stilema. L’imparare metterà in moto il creare che ci porterà ad innovare il nostro stile.

L’autenticità dello stile è quindi legata alla sincera espressione del  gusto dell’autore. Quando il nostro stile  sarà l’autentica espressione del nostro gusto, ci accorgeremo che le nostre immagini saranno riconoscibili, perchè animate da uno stesso sentimento nell’interpretare il mondo; direi permeate da una stessa “aura” .

Quando faremo più di un’immagine rappresentante lo stesso sentimento, alleluia! Avremo iniziato a scoprire una nostra poetica!

Il Direttore del Dipartimento Cultura.
Silvano Bicocchi

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