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Contrasti – di Marco Lugli

Contrasti – di Marco Lugli

Opera presentata al “Face to Face” del 19 gennaio 2013,
Circolo fotografico 4 Ville – Villanova di Modena

 

Il tema contrasti, apparentemente può sembrare molto facile da svolgere.

In fondo la vita è piena di contrasti. Basta guardarsi intorno e si possono trovare migliaia di situazioni in cui il contesto cadrebbe a pennello.

Un contrasto fra fidanzati, fra colleghi di lavoro, fra diverse ideologie religiose e così via. Ce ne sono poi di diversi tipi, verbali, realistici oppure fisici. Insomma, infinite e svariate tipologie. Così come nell’arte i contrasti hanno caratterizzato determinati pittori come Caravaggio e Tiziano, anche nella poesia, il contrasto che è quel tipo di componimento dialogato che ha valorizzato gli scrittori Americani del primo 900, Hemingway soprattutto, ha determinato un nuovo stile di scrittura moderna.

Cogliere una situazione di contrasto e immortalarlo in una immagine per me è sempre stato oggetto di ricerca, anche se a volte risulta difficile.

Nelle mie immagini cerco sempre semplicità compositiva inserita in un contesto di contrasto o contrapposizione. Lo si può cercare nell’eterna disputa fra il bene e il male, tra l’antico e il moderno, fra luci e ombre o fra stili di vita diversi. Tutte però inframezzate da una spaccatura verticale, che divide l’immagine in due, quasi fossero due immagini separate.

Lo scatto ovviamente è singolo e non porta nessuna forma di post-produzione.

Cerco sempre, inoltre, di giocare con la luce quanto più possibile, per dare, a ogni immagine, un velato tocco di poesia.

Cerco, insomma, nel mio piccolo di rendere ogni scatto una piccola storia.

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21 commenti

  1. “Contrasti” di Marco Lugli è un’opera concettuale che continua la ricerca avviata da Luigi Ghirri sul rapporto tra realtà e finzione. Più concettuale che narrativa artistica, anche se esteticamente molto alta, perchè le immagini dimostrano il concetto che ne guida l’ideazione: la finzione (l’artificiale) posto nel mondo contribuisce a formare il senso della realtà parimenti agli altri elementi reali. Le immagini sembrano dei dittici, mentre invece sono delle riprese realizzate sapientemente nella realtà metropolitana. Le immagini sono l’espressione di una poetica consapevole con la quale l’autore si è espresso per lungo tempo fino a raggiungere questo livello di perfetta fusione formale. Come in questo caso, a volte il fotografo si innamora di un solo modo d’interpretare il reale e questo basta per alimentare la sua passione fotografica ed evolvere il proprio linguaggio espressivo con la fotografia.
    p.s. Vi ricordo che non vengono pubblicati commenti anonimi.

    1. Interessante il punto di vista di Marco Lugli. E’ la dimostrazione che si può ancora fare fotografia senza aver l’obbligo di alterare la realtà con artifizi di post produzione.
      Basta aver cognizione di saper dove guardare. Il lavoro è concettuale oltre che ricercato nella sua forma tecnica. E’ la lealtà il punto di forza di Marco Lugli. Lealtà nell’ostinata, quasi maniacale costante ricerca dell’inquadratura perfetta. Nulla è lasciato al caso. In queste immagini scovate con maestria nella realtà metropolitana, si può riscontrare, con un po’ di immaginazione, una sottile similitudine alle impostazioni iconografiche delle opere di Piero della Francesca. Bravo l’autore nell’incorniciare situazioni che generalmente passano inosservate. Complimenti.

  2. Un lavoro gradevole quello di Marco Lugli e sulla carta anche intrigante, pur se già sviscerato da parecchi autori: non tutte le immagini però racchiudono in se il motivo portante insito nel titolo della ricerca…la prima, la quarta, la settima e la nona , non risultano in realtà così “contrastate” , mentre molto più efficaci risultano essere la terza e l’ottava, in cui c’è un “contrasto” evidente fra le due situazioni accostate. Buona comunque l’idea di separare centralmente con una linea di demarcazione due immagini diverse fra loro. Complimenti per l’idea

  3. credo che Marco Lugli abbia centrato il suo progetto portfolio e trovo particolarmente riuscite le immagini n. 1,3,5,8 e 9 anche considerando che le situazioni fotografate non sono state accostate successivamente ma direttamente in ripresa.

  4. Grandisismi complimenti per il risultato ottenuto, questa antologia tematica ricorda a tutti che la fotografia è soprattutto uno strumento per raccontare qualcosa.
    Lo sviluppo tecnologico ha reso accessibili nuovi strumenti espressivi e compositivi, ma è sempre e comunque l’idea che sta nell’occhio del fotografo a creare l’immagine.
    In queste immagini l’idea, vero strumento espressivo , si combina con l’equilibrio grafico dell’immagine rendendo nuovo ed interessante un tema non facile.
    Ancora complimenti e grazie

  5. la creatività che genera creazione
    Complimenti Marco per il bel regalo che ci hai fatto con le tue opere.
    Grazie

  6. Belle immagini, originale l’idea degli accoppiamenti. Un modo diverso di guardare e vedere il mondo. Una dimostrazione che il “colpo d’occhio” vale più della tecnica. Complimenti.

  7. Immagini intriganti senza dubbio, alcune di manierismo piccolo piccolo, eppure qualcosa in esso come l’ambra che incapsula il coleottero innocente, resta invischiato. Certo un ragionarci sopra, provare e riprovare in tempo e luci e umore personale alla fine è verosimile daranno un risultato più aderente. Un senso altro e diverso del proprio modo d’intendere, ecco, la “realtà” che spesso resta affastellata in quella scatola, cranica, che è il cervello forse connesso con la Mente.

  8. Conosco Marco da diversi anni e conosco la sua grande abilità di fotografo, la sua passione e la sua voglia di sperimentare. Anche in queste poche immagini riesco a cogliere quel particolare punto di vista che sempre lo contraddistingue e che sa fermare in immagini non banali.
    Bravo Marco!

  9. Complimenti Marco, in un attimo ci guidi all’interno di una visione con diversi percorsi, una doppia realtà o perché no una doppia finzione; ognuno di noi è libero di scegliere in che direzione intraprendere il proprio viaggio, oppure, di rimanere li, fermo ad immaginare…..
    Bravo

  10. Il contrasto e’ il sale della vita. Il contrasto leale e’ disinteressato “perche’ io la penso diverso da te”… Per fortuna… E’ il sano contrasto che ci arricchisce che ci rende migliori che ci aiuta a rivedere le nostre idee. Sto forse divagando davanti a queste belle foto di Marco Lugli . Ma una cosa la dobbiamo dire e cioe’ che non lasciano indifferenti e quindi che l’autore ha raggiunto il suo scopo .Facendoci parlare , mettendoci in contrasto. Aspettiamo impazienti le prossime prove…

  11. Complimenti per il punto di vista originale attraverso il quale sai cogliere la realtà che ci circonda e che non tutti riescono a vedere. Un’altra prova che ci conferma la tua abilità espressiva.

  12. la fotografia intesa come una tecnica che consente di ottenere immagini figurative di porzioni della realtà.
    Vedere con la mente prima , poi con occhio fotografico subito dopo, un ritaglio di una presunta realtà con cognizione e criterio soggettivo. Un occhio esperto nelle proporzioni e nella visione , nell’organizzazione delle forme, nel creare contrapposizione fra gli elementi all’interno di quel piccolo fotogramma. Sarebbe bastato un punto di vista leggermente diverso o uno spostamento del fotografo per ridare qualcosa di diverso , invece no ! L’autore sapeva molto bene cio’ che voleva farci vedere. Complimenti a Marco

  13. L’idea del contrato è espressa, in questo portfolio in modo molto interessante.
    Le immagini non sono banali ma molto chiare e significative, arricchite da una eccellente tecnica fotografica. Le sensazioni che queste immagini sanno trasmettere ben identificano quanto di emozionale l’autore ha voluto immortalare. Al di la dell’indiscutibile valore artistico, trovo queste foto estremamente espressive dell’identità del fotografo…Complimenti

  14. Il giudizio di ogni sistema o relazione prioritaria dei fenomeni esiste in ogni contraddizione razionale o metafisica, o almeno epistemologica, per concetti astratti o empirici come “esistere”, o “essere” o “accadere” della cosa stessa o nella cosa stessa. E’ una bella citazione di un film, che mi è venuta in mente osservando le opere di Marco Lugli, artista che non avevo il piacere di conoscere e al quale mi sono avvicinato solo stasera.

  15. Credo che il CONTRASTO non sia solo quello che si regola su una macchina prima di scattare una foto, e tu lo hai sottolineato perfettamente.
    Bella rappresentazione.
    Complimenti.

  16. Un “occhio” particolare e.. tempismo, tipo cogliere l’ autobus
    che sbuca dietro al manifesto. Bella fotografia. Bravo l’ autore!

  17. Le immagini di Marco Lugli sono frutto di una ricerca particolare: come in una illusione ottica pone i due soggetti su uno stesso piano non solo focale, quello dove la realtà e la finzione si intersecano, si scambiano di posto, dialogano tra di loro.
    L’unico appiglio alla realtà è la linea verticale che divide l’immagine e delimita in modo netto i due soggetti.
    Ogni composizione è ben studiata per la creazione di un non facile e singolare contrasto.
    Alcune sono più forti e meglio riuscite di altre, ma soprattutto è la progettualità e l’idea alla base di questa opera che è originale e ben sviluppata.

  18. Notevole il progetto di Marco e la sua capacità nel realizzarlo con estrema efficacia. Occhio fotografico straordinario e conoscenza tecnica fuori dal comune. Viene da dire “…ma perchè non ci ho pensato io ???!!!” …Ed è questa una delle caratteristiche di Marco: vedere dove in tanti non guardano neppure. Davvero solo complimenti! E tanti!
    Alfredo Manicardi

  19. Inquietanti. Del resto, il contrasto è sempre inquietante. Eppure, scorrendo queste fotografie, davvero bellissime, l’inquietudine si stempera in qualcosa di pacificante. Usando le parole di Guimarães Rosa, potremmo dire: qualcosa di “consolatore e strano”. E’ qui che la fotografia varca il cancello, spesso arrugginito e cigolante, della poesia.

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