ArchivioGalleria fotografica opere

Elio Ciol – Conoscersi per riconoscersi

ELIO CIOL – CONOSCERSI X RICONOSCERSI

Di Fausto Raschiatore

 

FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA. IMMAGINI PER UN DIALOGO

“Coloro che emigrano portano con sé sentimenti di fiducia e di speranza che animano e confortano la ricerca di migliori opportunità di vita. È vero che il viaggio migratorio spesso inizia con la paura, soprattutto quando persecuzioni e violenze costringono alla fuga, con il trauma dell’abbandono dei familiari e dei beni che, in qualche misura, assicuravano la sopravvivenza. Tuttavia, la sofferenza, l’enorme perdita e, a volte, un senso di alienazione di fronte al futuro incerto non distruggono il sogno di ricostruire, con speranza e coraggio, l’esistenza in un Paese straniero” (Papa Benedetto XVI). Una riflessione sulla migrazione da cui emerge il sentimento profondo i cui gangli vitali sono la Fede e la Speranza, valori inscindibili che dominano nei cuori dei migranti, animati “dalla profonda fiducia che Dio non abbandona le sue creature e tale conforto rende più tollerabili le ferite dello sradicamento e del distacco”.

La globalizzazione ha determinato cambiamenti profondi che a loro volta hanno generato ulteriori problematiche e investito i cittadini di tutto il mondo a tutti i livelli. Alla fotografia, con questo studio-progetto, è stato affidato il compito di “leggere” nel cuore della dimensione indagata. Ed è quello che ha fatto Ciol nel pordenonese. Ha sviluppato, in linea col suo stile, una trama iconica capace di proiettarsi con l’obiettivo oltre la descrizione. E’ riuscito a penetrare nell’intimo delle situazioni osservate, in linea con gli scopi del progetto: rappresentare la realtà attraverso lo strumento fotografico per tentare di quantificare lo spessore visibile della diffidenza reciproca esistente tra autoctoni e migranti. Cogliere, tra i componenti delle diverse comunità presenti in provincia di Pordenone, momenti che riassumano sentimenti che sono valori fondamentali per tentare di svelare quei tratti comportamentali innati e universali.

Come sintesi a queste riflessioni prende corpo l’idea di una mostra fotografica intesa come lettura e interpretazione di uno o più contesti friulani, come analisi di una serie di comportamenti, affidata a una persona attenta e sensibile qual è Ciol, il quale è riuscito nell’intento, perché artista vero, che “vede” oltre il visibile. Come ha scritto Charles-Henri Favrod, “Ciol figura tra coloro che ci hanno insegnato a vedere meglio e ci hanno fatto condividere le loro scoperte”. Il territorio della provincia di Pordenone è un laboratorio sociale e antropologico singolare. Al suo interno vanno consolidandosi eventi nuovi che riguardano i rapporti tra gli italiani e gli stranieri. Si tratta di istanze che mettono in moto lo spirito di emulazione dando al contesto indagato serenità ed equilibrio, moltiplicando lo spirito di adattamento, il tutto in un quadro che guarda al futuro con fiducia.

Ciol ha compiuto la sua indagine con discrezione e rispetto. Ha dato una lettura del contesto indagato autentica e ha saputo catturare le atmosfere degli spazi esplorati. Attraverso queste immagini, l’autore ha disegnato un contesto in cui si snodano i segni di un progetto strutturato con l’obiettivo di dare alimento nuovo all’integrazione e, quindi, al miglioramento dei rapporti sociali e maggiore vitalità alle relative dinamiche. La spiritualità che traspare dalle immagini è autentica e lineare e lo guida nelle indagini più delicate dove gli stimoli più genuini nascono e si percepiscono solo perché si è sorretti dall’amore verso il prossimo.

L’intero corpus di immagini è pervaso da un’atmosfera positiva che irradia fiducia e serenità. Dominano senso di appartenenza, rispetto e solidarietà. Italiani e immigrati sono seguiti, ascoltati, rispettati, bene inseriti, ognuno sembra parte di un processo produttivo che applica le sue regole nel rispetto di tutti. Dalle immagini si “legge” come vivono gli immigrati, si ascoltano le riflessioni intime, si vivono le atmosfere dell’ambiente. Non diverso il comparto dedicato alla spiritualità: rispetto della persona e della propria storia, della propria cultura, della propria religiosità, chiave di un’integrazione che passi attraverso l’espressione di se stessi, soprattutto con riferimento al profilo spirituale. Ben rappresentata e interpretata la sezione dedicata alla socializzazione e alla solidarietà. Visibile nell’ambiente-lavoro l’armonia e il clima di collaborazione, la gestione del tempo libero, della scuola.

Ciol ha costruito una trama linguistico-espressiva di raffinata narratività, in un quadro in cui si apprezzano, oltre alla composizione, una sequenza visiva ritmica e una tessitura cromatica di qualità. Una fotografia collegata con la realtà, con il compito di scandagliare il processo d’integrazione, di una situazione in movimento che Ciol ha interpretato facendoci vivere sensazioni, emozioni e stati d’animo. Visioni e visualizzazioni che l’autore considera come doni che “riceve” e che condivide con gli altri. Egli vive con trasporto lo scatto fotografico e con intensità il suo compiersi. E’ un testimone della nostra contemporaneità che estrae dai contesti che indaga emozioni che condivide sempre con gli altri. E questa è una visione della sua personalità, del suo essere, della sua attenzione verso i più deboli, i meno fortunati, gli Ultimi, i Protetti, come li definiva Padre David Maria Turoldo.

Articoli correlati

Un commento

  1. Nella penultima immagine dove due ragazzine si toccano e infrangono lo schermo dell’alterità etnica scoprendo di essere molto più uguali di quel che sembra dal loro aspetto, troviamo l’idea centrale dell’ampia opera del grande fotografo friulano Elio Ciol. Siamo grati a Fausto Raschiatore di averci inviato questa opera che affronta l’integrazione extracomunitaria nella provincia di Pordenone. L’opera si presenta con una progettualità scientifica notevole per la completezza della ricerca e la lucidità del messaggio. Un messaggio sereno, verso un tema complesso, che vede il processo d’integrazione possibile e di grande valore umano nel contribuire con energia ed efficacia a tutti i momenti della società pur nel rispetto delle differenze identitarie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button