CAPOLINEA – Elaborazione del concept 05
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LAB Di Cult 017 FIAF, Tematico “Capolinea”
Coordinatore: Monica Benassi
IL VIAGGIO NON FINISCE MAI…
Bisogna vedere quello che non si è visto,
vedere il nuovo in quel che si è già visto,
vedere in primavera quel che si è visto in estate,
vedere di giorno quel che si è visto di notte,
con il sole dove la prima volta pioveva,
vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto,
l’ombra che non c’era.
Bisogna ritornare sui passi già dati,
per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
cit. Beppe Severgnini: La vita è un viaggio, Rizzoli editore, 2014
Abbiamo iniziato il nostro Laboratorio con una riflessione collettiva sul testo sopra riportato e siamo partiti per il nostro “viaggio” all’interno dei lavori/bozze/proposte portate dai soci del gruppo.
Percorsi personali
Francesca Artoni – CRIOGENIA
Il grande freddo ci ha sorpresi nel bel mezzo della primavera…
tutto è fermo nella sua vivida bellezza ,fino a quando arriverà’
il caldo a scioglierci rimarremo così.
Monica Benassi – A SAVDOM ADMAN
Capolinea con un itinerario (relazioni famigliari) il capolinea (l’improvvisa scomparsa) l’oltre (Riccardo il nipote nato a due mesi dalla scomparsa).
Lorenzo Bianchi Ballano – CAPOLINEA
chi non ricorda il passato commette un errore irreparabile.
il viaggio della memoria
Flavio Ghiretti – CAPOLINEA
C’è un momento in cui comprendi quanto sia difficile, ma indispensabile mantenere ciò che è stato, per guardare al futuro con maggior conoscenza. Occorre il coraggio di potare (tagliare) i rami malati per dar vigore alla pianta che darà nuovi frutti.
Remo Canova – IL VIAGGIO VERSO LA PENSIONE
Capolinea lavorativo per Remo che, da pendolare ,viaggia per lavoro ogni settimana. Dall’Emilia alle Marche dal lunedì al venerdì, per lui la pensione sarà interrompere un viaggio abitudinario e settimanale per nuove mete sotto molti punti di vista.
Questo lavoro ,non facile,tocca la sfera pubblica(il lavoro attuale)e quella domestica e privata(la pensione e il cambio di vita) di non facile abbinamento passando dal viaggio vero e proprio l’andata e l’ultimo ritorno..carica di libertà e nuove ripartente per luoghi ancora tutti da esplorare.
Dorota Goszczyaska – YNG YANG
Un viaggio nella Cina contemporanea con i suoi contrasti,ricchezza e povertà a confronto,
fine e inizio o inizio della fine…?
Manuela Marasi – BUON VIAGGIO
Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo L’incanto sarà godersi un po’ la strada Amore mio comunque vada
Fai le valigie
E chiudi le luci di casa
Coraggio lasciare tutto indietro e andare Partire per ricominciare
Non c’è niente di più vero
Di un miraggio
E per quanta strada ancora c’è da fare Amerai il finale
Share the love
Chi ha detto
Che tutto quello che cerchiamo Non è sul palmo di una mano
E che le stelle puoi guardarle Solo da lontano
Ti aspetto
Dove la mia città scompare
E l’orizzonte è verticale
Ma nelle foto hai gli occhi rossi E vieni male
Coraggio lasciare tutto indietro e andare Partire per ricominciare
Che sei ci pensi siamo solo di passaggio
E per quanta strada ancora c’è da fare Amerai il finale
Share the love
In fondo è solo un mare di parole
E come un pesce puoi nuotare solamente Quando le onde sono buoneE per quanto sia difficile spiegare Non è importante dove
Conta solamente andare Comunque vada
Per quanta strada ancora c’è da fare Share the love
Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
E siamo solo di passaggio
Voglio godermi solo un po’ la strada Amore mio comunque vada
Buon viaggio
Marco Marasi – CAPOLINEA
Viviamo quotidianamente piccoli gesti, anche banali, più o meno impegnativi e più o meno coscienti che si intrecciano e si inseguono.
Sono tante piccole storie, tanti piccoli frammenti che costituiscono un susseguirsi di inizio e fine che si consuma in minuti, ore, giorni, anni e vite per poi ricominciare.
Stefano Rami – L’ATTESA
un lavoro semplice all’apparenza questo fatto di magia,di attimi,di attese.che sembrano non finire mai.
Siamo in teatro prima della scena,il sipario è calato ma tutto deve ancora succedere. Le fasi sono tante dal trucco alle prove alle parole per spezzare la tensione…si respira la vita del palcoscenico,i nodi alla gola prima di entrare in scena che si sciolgono con il fumo di una sigaretta ,poi tutto svanisce…
il sipario sta per aprirsi…il pubblico romperà il silenzio,la musica inizierà. l’attesa è finita fino alla prossima messa in scena.
Nerella Righi – PIEGA IN EVOLUZIONE
Autoscatti ironici, la poca pazienza di aspettare può far sembrare un semplice taglio di capelli una meta irraggiungibile….
Graziana Soragna – NON E’ LA FINE…
Le REGGIANE: un luogo simbolo di lavoro, ingegno, forza, solidarietà, creatività e rinascita.
“Cammino… spazi che celano storie di persone, vissuti del passato, sensazione di smarrimento…
Fumo che esce dai muri abbandonati e vecchi abiti stesi tra i relitti, tracce di un’umanità perduta, ai margini della città.
Di nuovo sensazione di disagio, di timore, ma esplorando quel luogo osservo..
… e la storia ritorna lì su quei muri: narrazioni di vite intrecciate, sconfitte, rinate e poi di nuovo abbattute.
Ogni volta un capolinea che sembrava fermare la storia, ogni volta un’umanità che si sollevava e ricominciava.
Alzo lo sguardo e vedo oltre il muro le persone. Sento voci che discutono, sorridono…
di nuovo la vita di quel luogo ricomincia, la storia cambia e si reinventa.”
Roberto Telloni – LE TRADIZIONI
Un interessante progetto quello di Roberto che osservando il lavoro della terra dei genitori anziani si chiede se siamo arrivati ad un capolinea??
Oggi le nuove famiglie abituate alla globalizzazione ,al sushi,ai fast food,ai cibi preconfezionati dei supermercati ,hanno perso l’abitudine contadina della verdura “fatta in casa”,delle conserve,degli insaccati che una volta (e per i genitori di Roberto ancora oggi)costituivano la dispensa per il lungo inverno.
HOME MADE leggiamo oggi..senza aver inventato nulla…basta cercare nelle tradizioni per trovarlo con la speranza che la strada continui anche nelle generazioni future perse fra finger food,sushi bar e mcdonald.
Jarno Zampirollo
l lavoro di Jarno parte dalla parola capolinea e dalle possibili diramazioni sul significato. Trovati i tanti capo linea, Jarno ,passa alle immagini su internet iniziando così il suo personale progetto di ricerca e di riproduzione ,attraverso una modella ,delle immagini viste sui siti
Dando importanza alla sua PAROLA CAPOLINEA l’autore ci guida in un viaggio enigmatico e intrigante,non sappiamo dove ci conduce la sua storia ma ci trattiene dentro ad ogni immagine guidandoci in un percorso che si svelerà’ solo al termine .
Alcune riflessioni sui percorsi avviati.
Dalle valutazioni dei lavori proposti(anche se alcuni in forma di idea da sviluppare)emerge la volontà di pensare al capolinea come partenza/arrivo positivo.
Nel lavoro di Monica A savdom adman già il titolo lascia la porta aperta al finale che con la nascita del figlio riporta alla vita. Assolutamente positivi i lavori di Zampirollo, Canova e Rami ognuno a lieto fine.
Una bella domanda sull’oggi e sul domani quella posta da Roberto Telloni nuovo socio del gruppo con un ottimo inizio…un racconto interno..intimo su un capolinea meraviglioso per Manuela Marasi,nuova socia sensibile e attenta ricercatrice.
Autoironia nel lavoro di Nerella Righi come ironico anche se tendente al concettuale quello di Flavio Ghiretti.
Il gruppo si pone l’obiettivo del rifiuto alle lacrime, dove possibile, cercando nei lavori che ancora devono pervenire una chiave di lettura ironica e volta alla ri-partenza.
**Vengono suggeriti come spunto di ricerca: i film Sliding doors ,Lucy di Luc Besson – Lo chiamavano Jeeg Robot – Lo strano caso di Benjamin Button. Il libro Demian di H.Hesse – La canzone Capolinea di Rancore e dj Mike.
La pubblicazione dell’elaborazione del concept di un Laboratorio si dimostra un momento che va oltre lo scopo per il quale era stato pensato.
Infatti, oltre alla condivisione degli orientamenti di lavoro, si conosce il modo di condurre il Laboratorio e la cultura dei componenti attraverso i riferimenti artistici/culturali che hanno alimentato il loro operare.
Se avrete il dono di conoscere gli autori, seguirete in modo vivo la rivelazione dei loro nuovi lavori e si allargherà in voi la conoscenza della persona.
Il percorso degli amici di Boretto (RE) è iniziato recentemente ma si nota la ricerca di un rapporto profondo con le vicende della vita e la realtà ordinaria. Complimenti per la bella esperienza che state conducendo!
La vasta gamma degli orientamenti non mi colpisce perché è così nei Laboratori: si compie la magia dell’espressione soggettiva, sembra quasi che mancasse solo il tema per mostrare quel che già si conservava in grembo.
Un altro spettacolare esempio di quando in alto si possa arrivare!
Complimenti ragazzi per la profondità. Essere unici nella coralità è rivelarsi.
Orietta Bay
Un doveroso ringraziamento a tutti i soci del gruppo per l’attenzione e l’immersione totale nel tema Capolinea. Non è stato facile partire ma grazie alla collaborazione con gli amici di Carpi per primi e di Colorno in seguito siamo entrati nello spirito giusto per affrontare questo tema in modo positivo. Un esperienza corale e condivisa quella del laboratorio seguiti sempre, con discrezione ,dalla giuda di Silvano con la pubblicazione dei vari concept. Oggi possiamo dire di essere cresciuti tutti e di essere arrivati al CAPOLINEA di questo progetto pronti a ripartire per un nuovo viaggio con un nuove storie, con sempre maggiore entusiasmo.
I ragazzi della bottega, hanno da subito affrontato la tematica proposta dal dipartimento con entusiasmo, confrontandosi tra di loro e con le realtà vicine a loro, il risultato della loro elaborazione del concept lo dimostra.
Dimostra che il lavoro dei laboratori possano portare a interessanti portfoli pieni di personalità. Ne vedremo delle belle !!!!
Bravi, Gigi.
Il quotidiano offre molteplici spunti per raccontare un Capolinea, inteso come inizio di un nuovo percorso. Puó essere un viaggio, un cambiamento fisico piuttosto che simbolico. E il cambiamento in sè dovrebbe racchiudere la positività, derivata da decisioni razionali e ponderate, riflessioni che cambiano il corso della propria vita. Abbiamo (ho) cercato quindi di raccontare, in sintesi, quanta bellezza, positività, poesia, possa esserci nella svolta. Lasciamo la tristezza fuori, almeno per il tempo necessario ad osservare una foto.
Le riflessioni e le poche immagini di ogni progetto, fanno presagire un gran bel lavoro corale.
Un’altra visione del tema CAPOLINEA.
Li vedremo ancora più volentieri e stimolati a Carpi, il 23 maggio, in una serata che si preannuncia molto interessante.
Bravi tutti.
Ciao, Danilo, Grandangolo di Carpi.
Ottimo lavoro, spunti di grandissimo interesse per nuove riflessioni.
Complimenti!
Come si evince anche da questo concept il tema scelto, in questo caso Capolinea che si presta a molteplici interpretazioni, diventa il pretesto buono per portare in luce quelle idee e quei lavori che a volte sono già in gestazione, ma che per mancanza di tempo o altre motivazioni, si continuano a rimandare, e non avendo una “scadenza” che ci costringe a compierle restano lì sopite e in attesa di essere mostrate. Trovo quindi questi laboratori un’esperienza estremamente positiva per chi la vive in prima persona e per chi poi ne godrà dei frutti, perchè ha la capacità di mettere in relazione persone con esperienze e bagagli diversi, facendole scoprire, conoscere, generando entusiasmo, idee; Mettendosi in gioco forse anche per la prima volta, dando il proprio apporto, allargando i propri orizzonti. Complimenti a tutti per questa avventura vissuta e condivisa coralmente
Complimenti a tutti i soci della Bottega Photographica, posso dire io che sono ottimi lavori, li ho visti quasi tutti in fase embrionale e alcuni anche in fase finale, prodotti e ragionati ognuno in maniera diversa ma che fanno capire il livello che ha raggiunto il nostro gruppo grazie ai laboratori e agli autori che abbiamo visto nei mesi passati. Complimenti a tutti!!
Ho avuto la fortuna di vedere molti dei progetti dei ragazzi di Boretto. Molti dei ragazzi sono alla prima esperienza di portfolio e visionando i lavori e potendo confrontarmi con loro ho visto una grandissima voglia di mettersi alla prova.
Lavori diversi e interessanti, che guardano alla propria quotidianità, alla propria intimità domestica, a ciò che li circonda e che ha attirato il loro occhio.
Ringrazio tantissimo i ragazzi de La Bottega Photographica che mi hanno dato la possibilità di vedere e discutere insieme dei loro progetti.
Avanti così ragazzi.
Valeria
Gruppo Fotografico Grandangolo Carpi