Ogni nostra azione produce degli effetti, che siano sociali od ambientali. In questo progetto indago il tema del riciclo delle materie per allungare e dare nuova vita. Con il pensiero sostenibile si ha rispetto per la natura e per il mondo in cui viviamo, perché si evitano sprechi di risorse, di materie prime, di spazi e di energie.
Nel mio lavoro ERO, le fotografie di oggetti di carta o cartone che si vedono stampate sui cartoncini, raffigurano ciò che era la base su cui l’immagine è stata trasferita, prima del mio intervento.
In specifico, ho realizzato ogni foglio di cartone (la base) riciclando il soggetto o i soggetti immortalati nella fotografia impressa sulla propria superficie. Ho tagliato l’elemento in pezzi, messo in bagno con acqua e aspettato 24 ore. Poi ho frullato e ho versato la polpa ottenuta insieme all’acqua, su uno stampo apposito che ho costruito con dei filetti di legno ed una zanzariera, formando una sorta di stampo e colino.
Ho steso poi il foglio su di una pezza e appeso al sole finché lo stesso non fosse asciutto. Pressato poi con il peso di alcuni libri, la base era fatta, ed ho trasferito le relative immagini sulla base con del gel acrilico.
Questo processo fa parte del concetto dell’opera: tutto il procedimento e quindi cio’ che fa l’uomo, ha un effetto su ciò che ci circonda. Tutto è in relazione. Anche la fase finale del procedimento, in cui il sole asciuga il foglio permettendo così il nuovo utilizzo dello stesso, ci fa capire come ogni anello di questa relazione sia indispensabile.
Annalisa Lenzi
ERO
Era tanto tempo che non entravo nelle pagine di Agorà di Cult. Sfogliando ho trovato questo progetto di Annalisa Lenzi, opera dal titolo ERO, mi piace moltissimo.Trovo in questo progetto un linguaggio artistico che va oltre a quello fotografico tradizionale. Un’ opera concettuale fondata sul pensiero. Un atto fotografico finale, ma prima di questo, amplificato da altri atti artistici, un linguaggio poetico proprio delle avanguardie. Senza bisogno di essere troppo profonda, non ne sarei capace, come diceva il maestro Minor White, è sufficiente che la fotografia non solo catturi la mia curiosità, per una qualità estetica, ma deve sorprendermi, deve creare stupore e questa opera davvero mi ha stupito come poche . bravissima Annalisa .