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Pensieri sparsi di un direttore novello

La Fiaf è una federazione che opera sul territorio nazionale da settantasei anni, è dunque fisiologico che le persone si avvicendino tanto nei ruoli operativi quanto in quelli istituzionali così come avviene tra gli associati.
Fondamentale è mantenere saldo il timone cercando di navigare lungo una rotta che ci consenta di continuare a crescere ed a stimolarci vicendevolmente.

Questo è il mantra.

Non mi è tuttavia facile, nonostante sia già passato un mesetto, ritrovarmi nel ruolo di direttore di un dipartimento fondamentale quale è il Di Cult.
La scorsa settimana, in occasione dell’inaugurazione del Festival della Fotografia Italiana di Bibbiena, sono stati in molti a congratularsi con me per la nomina. Naturalmente la cosa mi ha fatto molto piacere, ma ogni volta, mi sono sentito più stupito che orgoglioso. Molto più propositivo mi sono sentito ogni qualvolta ho ricevuto richieste di chiarimenti o proposte sul proseguio dell’attività.

Questo è il mio carattere, prima o poi ci farò pace.

Come annunciato qui in precedenza, con SIlvano, stiamo dando vita ad un gruppo di lavoro che supervisionerà tutte le attività in essere e tutte quelle future, sono certo che lavorare in sinergia con altre persone con cui si condivide un obbiettivo comune sia la scelta giusta per vedere con più chiarezza.
Domenica prossima presenterò il gruppo ed  i suoi componenti.

Intanto, riguardo Totem e Tabù, stanno arrivando i primi cataloghi e si stanno inaugurando le prime mostre, l’estate si è avviata nel segno di questa fase del progetto; siamo estremamente orgogliosi di quanto lavoro sia stato fatto e si stia tuttora facendo per la realizzazione di questa partecipata attività. Procediamo con entusiamo!

Chiudo questo post con un invito rivolto a chi non è potuto essere presente a Bibbiena, Poppi e Stia lo scorso weekend.
Il festival ha un respiro davvero importante, le mostre e lo spazio dedicato alle pubblicazioni autoprodotte meritano una visita attenta e approfondita. Ci si puo’ regalare una giornata intera immersi in un panorama fotografico che spazia dalla storia della fotografia alle opere realizzate da studenti delle accademie passando attraverso un numero di autori contemponei decisamente rilevante, visitando inolytr spazi espositivi splendidi.
Non andare sarebbe un occasione smarrita.
Per qualsiasi info https://www.festivalfotografiaitaliana.it/

 

Concedetemi il vezzo di uno scatto che vuole essere una dichiarazione di intento. Dietro ogni apparecchio fotografico c’è una persona con tutto il suo bagaglio di conoscenze e di emozioni. Lavoriamo tutti perchè ogni autore venga pian piano in superficie e ci faccia partecipi, come dono, del suo universo esclusivo.

 

 

 

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4 commenti

  1. Caro Massimo sono sicuro che il tuo impegno sarà massimo , come lo è stato quello del Direttore che ti ha preceduto, e non vedo l’ora di conoscere il tuo gruppo di lavoro. Con sincera stima Massimo Pascutti

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