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MEMORIE_Elaborazione del Concept_12 – a cura di Luca Monelli LAB Di Cult 201 FIAF

Laboratori Di Cult FIAF MEMORIE

Una proposta operativa

Per sviluppare il concept fotografico del tema “Memorie: ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà”, possiamo immaginare un progetto articolato in tre sezioni principali, che affrontano passato, presente e futuro, interconnessi da elementi che evocano il vissuto personale e collettivo. Ecco un’idea di come strutturare visivamente ciascuna di queste dimensioni:

  1. Passato: “Ciò che è stato”

   – Soggetti: Oggetti antichi, fotografie ingiallite, lettere manoscritte, abiti di epoche passate, vecchie case o ambienti decadenti.

   – Composizione: Scatti in bianco e nero o con toni seppia, con focus su dettagli che suggeriscono usura e il trascorrere del tempo. Le immagini dovrebbero evocare malinconia, con una luce soffusa e ombre che richiamano il passato.

   – Racconto: Queste immagini riflettono ricordi personali o collettivi che sembrano lontani, ma rimangono presenti in frammenti: vecchi giochi di un’infanzia passata, manoscritti dimenticati o oggetti connessi a storie familiari.

 

  1. Presente: “Ciò che resta”

   – Soggetti: Scorci della vita quotidiana, ritratti di persone comuni in momenti ordinari (un pranzo in famiglia, una passeggiata, gesti intimi come il tocco di una mano).

   – Composizione: Colori vivi ma non eccessivi, attenzione ai dettagli apparentemente insignificanti che rappresentano il presente come eredità del passato. Scatti naturali e non costruiti, con una luce calda, che riflettono momenti di transizione, come una vecchia fotografia su un tavolo in mezzo a oggetti moderni.

   – Racconto: Il presente come uno spazio dove le memorie del passato si incontrano e continuano a vivere. Gli oggetti di oggi potrebbero essere ricordi di domani, e il tempo sembra sospeso in attimi fugaci ma importanti.

 

  1. Futuro: “Ciò che resterà”

   – Soggetti: Immagini simboliche, come mani giovani che piantano alberi, bambini che guardano attraverso una finestra, sguardi rivolti verso un orizzonte lontano. Spazi vuoti o luoghi abbandonati con segni di rinascita (nuovi germogli, impronte sulla sabbia).

   – Composizione: Toni chiari e luminosi, uso del controluce per creare un senso di speranza e di continuità. Scatti minimalisti che lasciano spazio all’immaginazione, con pochi elementi ma forti nella loro simbologia.

   – Racconto: Il futuro visto non solo come proiezione, ma come un’eredità che costruiremo, che sopravviverà attraverso ciò che lasceremo agli altri. Si esplora il concetto di memorie future, ancora da costruire.

 

Dettagli tecnici:

   – Luce: Gioca un ruolo fondamentale. Mentre il passato potrebbe essere rappresentato con una luce morbida e antica, il presente deve avere una luce naturale che crea realismo e immediatezza. Il futuro, invece, dovrebbe essere luminoso, con un uso deliberato di luci calde e fredde che contrastano.

   – Materiali e texture: L’uso di materiali come carta, legno vecchio e tessuti consumati nel passato contrasterà con elementi moderni nel presente (vetro, acciaio, plastica) e superfici più astratte e naturali nel futuro (terra, acqua, cielo).

 

Narrazione visiva:

L’intero progetto può essere pensato come un flusso continuo. Le immagini devono dialogare tra loro, con transizioni fluide tra il vecchio e il nuovo, tra ciò che scompare e ciò che rimane. Per esempio, un oggetto del passato potrebbe apparire modificato o reinterpretato nel presente o nel futuro, creando una connessione narrativa che supera la dimensione temporale.

 

Questo concept può essere declinato a livello personale, con immagini tratte dalla propria vita, o a livello sociale, con oggetti e simboli che appartengono alla memoria collettiva (monumenti storici, eventi chiave, tradizioni che si tramandano).

Luca Monelli
Tutor Fotografico FIAF

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