Comunicazioni del Dipartimento

I LAB Di Cult tematici "La Famiglia in Italia" – di Silvano Bicocchi

.

 
.
 
.
 
.

Apertura dei Laboratori Di Cult tematici

“La Famiglia in Italia”

 
Dopo l’annuncio del tema dell’anno, ecco diviso per Regione l’elenco iniziale dei Laboratori che hanno già iniziato ad operare in modo informale, sulla spinta di quelli in conclusione di “Capolinea”.
Ho dato la classificazione geografica perché è dalle Regioni che danno vita ai Laboratori che si misura l’ampiezza relazionale raggiunta dai frequentatori del  Di Cult.
Ribadisco che per aprire un Laboratorio non sono richiesti requisiti particolari, ne risultati minimi, basta solo la volontà di provare a farlo inviando la richiesta al Direttore del Di Cult,  precisando il nome del Coordinatore e degli eventuali collaboratori.
Il Laboratorio è una attività locale condotta con una prospettiva nazionale perché  parte di un’attività promossa dal Dipartimento Cultura FIAF.
I Laboratori sono il terreno più immediato in cui i praticanti aspiranti alla nomina delle Figure Operative FIAF possono distinguersi.
 

Emilia Romagna

  • LAB Di Cult 028 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Danilo Baraldi.
  • LAB Di Cult 030 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Monica Benassi.
  • LAB Di Cult 034 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Luca Monelli.
  • LAB Di Cult 037 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Gigi Montali.
  • LAB Di Cult 038 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Giovanna Ziveri, Massimo Marazzini.
  • LAB Di Cult 039 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Andrea Angelini.
  • LAB Di Cult 043 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Maurizio Tieghi.

 

Le Marche

  • LAB Di Cult 041 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Massimo Bardelli.
  • LAB Di Cult 042 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Giancarla Lorenzini.

 

Liguria

  • LAB Di Cult 029 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Orietta Bay, Roberto Montanari.

 

Lombardia

  • LAB Di Cult 036 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Doretta Gerevini e Marco Brioni.

 

Toscana

  • LAB Di Cult 027 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Silvia Tampucci, collaboratori Paolo Bini e Alessio Brondi.
  • LAB Di Cult 031 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Paolo Cappellini, collaboratori Annalisa Fossi e Francesca Lampredi.
  • LAB Di Cult 035 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Marco Fantechi, collaboratori Antonio Lorenzini e Daniela Pasquetti.

 

Piemonte

  • LAB Di Cult 033 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Massimo Pascutti.

 

Umbria

  • LAB Di Cult 032 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri.
  • LAB Di Cult 040 FIAF, tematico “La Famiglia in Italia”
    • Coordinatore: Nadia Cianelli e Vinicio Drappo.

Come già detto ogni Laboratorio è nato spontaneamente con la richiesta del Coordinatore. Data l’ampiezza assunta, l’attività dei Laboratori tematici è attualmente l’attività centrale del Dipartimento Cultura ma non è l’unica.
Vi ricordo questo blog Agorà Di Cult che sta concludendo il suo 7° anno di vita, anche se non è chiamato Laboratorio lo è a tutti gli effetti per il pensiero e il lavoro che lo rende possibile.
Altri Laboratori sono in fase di incubazione e uno, quello Storico, “Manifesti virtuali” di Monica Mazzolini è in piena fase di pubblicazione su Agorà Di Cult.
Si affiancano ai laboratori le attività dei Photo-Happening e dei Festival, come momento di incontro aperto a tutti di condivisione dei contenuti elaborati nei nostri ambienti fotografici.

Incontro a Sassoferrato (AN) il 30/06/17, tra i Coordinatori dei LAB DI Cult FIAF
 

Regolamento dei Laboratori Di Cult_02

Ogni annata porta esperienze, è per questo che dal primo stringato Regolamento siamo giunti al presente aggiornamento _02.
L’evoluzione del Regolamento è molto importante perché raccoglie le esperienze fatte e determina le direzioni di sviluppo dei nuovi Laboratori.
Chiedo ai Coordinatori e ai loro Collaboratori di presentarlo ai partecipanti del proprio Laboratorio perché si rifletta, tutti insieme, sulle finalità e sul metodo col quale sviluppare la loro nuova esperienza e se vengono suggerimenti per migliorarlo en vengano.
Come ho già detto, il Laboratorio ha una natura spontanea ed è nel rispetto del ruolo primario dei partecipanti e nella correzione delle criticità che il Regolamento si deve evolvere.
 
1 -Il Laboratorio Di Cult è lo spazio creativo che profuma di libertà e privilegia le relazioni tra fotografi che, collaborando, imparano a condividere i propri limiti e genialità.
2 – Il LAB Di Cult è spazio neutro FIAF intercircolo dove gli autori partecipanti possono anche essere di più circoli. In pratica diventa il riferimento per una zona territoriale.
3 – Ogni LAB Di Cult ha un Coordinatore di riferimento per accelerare e coordinare le attività, lui sarà il riferimento per i partecipanti e per la Direzione Di Cult.
4 – Ad ogni Laboratorio è assegnato un numero di protocollo, essere nel protocollo è importante come segno di accredito nelle attività del Dipartimento e per lasciare una traccia.
5 – Ogni LAB Di Cult è il protagonista del progetto tematico e contribuisce all’elaborazione del Concept con uno o più post pubblicati su Agorà Di Cult.
6 – L’elaborazione del Concept deve essere un’attività condivisa sul blog Agorà Di Cult in modo che l’approfondimento di un laboratorio sia comune tra i laboratori.
7 – Ogni Laboratorio è condotto e organizzato secondo le modalità stabilite dai Coordinatori.
8 – Alla fine della fase di realizzazione dei lavori, è consigliabile attraverso la votazione dei partecipanti al laboratorio di produrre una Classifica che potrebbe essere utile, in caso di esposizione parziale dei lavori, nella scelta delle opere da inviare a quella esposizione.
9 – E’ raccomandata la relazione tra i Laboratori, ad esempio:

  • Organizzando una Giornata del Tutotaggio, dove i Tutor di due laboratori collaborano nel tutoraggio dei lavori elaborati nei due laboratori.
  • Esponendo le opere di un altro laboratorio nel proprio territorio.

10 – I Festival collegati, disposti a esporre le opere dei Laboratori, detteranno le modalità di partecipazione a loro discrezione dettate dalle disponibilità degli spazi.
11 – I Festival collegati avranno il Concorso a Lettura di portfolio dedicato al tema annuale, le opere vincitrici saranno pubblicate su Agorà Di Cult.

I tempi operativi

Il Progetto nazionale “La Famiglia in Italia” ha le seguenti scadenze:

  • Termine ultimo d’iscrizione al progetto 30/11/2017.
  • Termine ultimo di presentazione delle opere 31/12/2017.

I Laboratori svilupperanno le loro normali attività con le solite scadenze:

  • nel primo semestre 2018 con la realizzazione dei lavori con la pratica del Tutoraggio.
  • nel secondo semestre 2018 con le attività espositive territoriali e la pubblicazione sul blog Agorà Di Cult dei cataloghi di ogni Laboratorio.

 

Una riflessione collettiva sull’esperienza dei LAB Di Cult

  • Al Convegno Nazionale di Lavoro organizzato a Bibbiena, al 11 e 12 di questo novembre, ho iniziato il mio breve intervento di presentazione della attività fatte e da fare affermando che in FIAF c’è chi fa comunicazione, chi formazione, mentre il Di Cult fa relazione. Fare relazione è intessere storie condivise e questo è esattamente quello che può accadere nei Laboratori. Sono relazioni tra gruppi e tra singoli che generano il desiderio di moltiplicare gli scambi culturali a tutti i livelli.
  • La novità più importante dell’esperienza “Capolinea” è stato il numero di autori partecipanti (oltre 300) che ha messo in crisi il punto (10) della messa in mostra nei festival perché con queste proporzioni non è stato possibile fare quel che si fece per il tema “Il Silenzio” creando qualche delusione negli esclusi che ringrazio per la comprensione dimostrata. L’instaurazione della “Classifica finale” fatta con una giuria formata dai componenti stessi, potrà dare il livello raggiunto da ogni singola opera e indicare le opere più efficaci che il Laboratorio ha prodotto. Spero che gli autori non si lascino prendere da questo confronto finale perché l’importante è realizzare un’opera che da soli non avremmo mai fatto.
  • Il Tutoraggio come metodo di crescita condivisa si conferma il vero motore dei Laboratori. Si è compreso che lo si impara praticandolo ognuno al suo livello di percorso e si è visto che anche l’esordiente potrebbe dare all’esperto un suggerimento di sviluppo dell’opera in corso di realizzazione. Proseguendo lo studio del percorso intrapreso giungeremo a raccogliere le esperienze di Tutoraggio per capire quali sono i modelli migliori per praticarlo.
  • Il punto (2) è difficile da realizzare quando il coordinamento avviene in un Circolo. In queste condizioni viene a mancare quello svincolo dal confronto tra Circoli che sfocia in predominanza e ruolo secondario. In questi casi il consiglio è quello di operare con sensibilità su questo fronte da parte del Coordinatore, in modo che il Laboratorio abbia una vita indipendente dai Circoli che lo formano.
  • Ho notato grande vivacità nel contribuire all’elaborazione del concept, godiamoci questa fase dello studio tematico allargando la nostra attenzione ai fotografi che hanno qualcosa da dire sul tema ma spingiamoci anche verso le opere di altri linguaggi (letteratura, cinema, pittura, arte, ecc..) per arricchirci di ciò che è stato già fatto in altri ambienti creativi.
  • Ora continuate Voi… secondo la vostra esperienza!

 
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
 
 
 
 
 
 

Articoli correlati

Un commento

  1. Anche quest’anno ho l’onore e il piacere di poter coordinare un Laboratorio del Dipartimento Cultura FIAF, il LAB Di Cult 035.
    Pensavo di coinvolgere in questo percorso gli autori e i gruppi fotografici delle provincie di Firenze, Prato, Pistoia, Siena, Arezzo e Massa in modo da coprire, insieme ai Laboratori 027 (Lucca, Pisa, Livorno) e 031 (Grosseto) tutta la Toscana.
    Dopo le interessanti esperienze degli scorsi anni, di cui potete vedere i risultati raccolti su http://www.slow-watching.it, anche per il 2018, con il tema “La famiglia in Italia”, farò tutto il possibile perché questa iniziativa possa essere di stimolo per sviluppare dei buoni lavori.
    Vista l’estensione territoriale che mi propongo di coprire con il LAB Di Cult 035 FIAF sarà indispensabile il supporto di almeno un collaboratore per ogni provincia. Questa è anche una interessante occasione di crescita per nuove figure nell’ambito del Dipartimento Cultura, pertanto per chi vuole proporsi sono gradite le auto-candidature.
    I collaboratori, oltre ad affiancarmi nel lavoro di raccolta e tutoraggio delle opere proposte, si occuperanno, di concerto con il Delegato FIAF della propria provincia, di facilitare l’organizzazione delle presentazioni del Laboratorio presso i gruppi fotografici interessati, degli incontri per le verifiche e revisioni dei lavori e, a fine 2018, delle mostre locali dei lavori.
    Al momento i collaboratori sono: Lia Mucciarini (Firenze), Antonio Lorenzini (Siena), Daniela Pasquetti (Pistoia). Ai quali si spera che presto possono aggiungersi altri nominativi anche per le provincie di Massa, Prato e Arezzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button