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La galleria fotografica di Walter Turcato
BFI – AFI – EFIAP – IFI/AV
Fotografia per me è un modo di essere.
Essere puntuali: il rispetto del tempo che ci è dato è fondamentale;
essere attenti: nei riguardi della vita di tutti i giorni;
essere curiosi: per andare oltre il solo vedere;
essere onesti: nella ricerca e nella comunicazione;
essere creativi: sia che si operi per passione, sia che si operi per lavoro.
Essere grati: proprio in funzione di quanto detto sin qui, diventa naturale. E se si prova gratitudine, si acquista anche gioia di vivere.
In questa galleria propongo alcune immagini che hanno scandito la mia attività di questi ultimi anni: ho ritenuto di nominarle con la loro data di realizzazione, in modo da creare un percorso che porti alla conoscenza del mio “fare fotografia”. Restano putroppo esclusi gli audiovisivi (soprattutto per motivazioni SIAE), che spero di poter condividere in altra occasione.
Walter Turcato
Walter è un fotografo che vive la neccessità interiore di progredire sempre nella fotografia creativa. In un Photospot mi chiedevo : E’ paradossale che a un fotografo non basti la realtà? La domanda se rivolta Walter Turcato trova una risposta molto circonstanziata e convincente! Ho avuto il piacere di recensire un’opera di Walter e addentrarmi nei suoi labirinti iconici, vi assicuro che è un’esperienza molto coinvolgente. Questa fotografia è fatta di sfumature, di linguaggi iconici sussurrati ma se riuscirete a leggerla troverete sorpendentemente a scaldarvi il cuore tutta l’energia creativa del suo autore.
Seguo da anni (dai suoi esordi) il lavoro di Walter Turcato. Ho avuto modo di apprezzare la sua fantasia e creatività nel loro continuo evolversi, e sono lieto che egli abbia potuto metterle a frutto anche nella sua professione. Grazie ad Agorà ho avuto la possibilità di vedere ancora qualcosa di lui, nonostante la mia ridotta mobilità senile. Bravo Walter! Uno dei . giovani che fa onore alla FIAF
A me personalmente, piacciono molto le immagini di Walter Turcato, (è un pochino anche il mio modo di vedere oltre) il pensiero fotografico creato con simbolismi, ammiccamenti, i rimandi. La fantasia e la creatività salta all’occhio, la cura estetica, i cromatismi equilibrati, sopratutto l’idea. Si, ogni immagine è costruita su un pensiero soggettivo dell’autore, es. mi piace molto l’idea in alcune fotografie, di isolare i soggetti fotografati in cornice bianca, l’autore ti obbliga a guardare il “”cosa “”lo ha emozionato maggiormente. Di Walter ricordo pure la bravura, le idee e la costruzione degli audiovisivi.
Walter, sei un bravo fotografo e tutti abbiamo da imparare dalle tue opere…Il percorso ci fa capire una evoluzione nel pensiero, ma lo stile della comunicazione dell’immagine è coerente sempre. Complimenti Lugo
Ho molto apprezzato la presentazione di Walter Turcato.
Una Fotografia gentile, quasi sussurrata.
Stimolante l’uso del formato Polaroid disposto su di un secondo livello: ha lo stesso effetto e funzione che il ritornello/refrain ha in musica. La ripetizione organizzata dei suoni determina una suggestione, un incanto. Ed è questo che ne ha determinato la presenza, oltre che in musica, anche nella poesia, nella preghiera, nella pubblicità, nei riti magici da cui, in buona sostanza, deriva.
Felice l’intuizione della ‘goccia’ di colore sull’immagine in bianco e nero. Diversamente dalla ‘macchia’ copre solo una porzione del soggetto e ci costringe a guardare l’orizzonte attraverso quella fessura, in punta di piedi, in silenzio.
Traspare l’equilibrio della Persona e, dal suo cono d’ombra, quello cosmico.
Tanti sono gli aggettivi positivi che possono essere usati per elogiare le tue immagini; voglio solo dirti che mi hanno “stupita” per le idee pensate e realizzate con estrema eleganza, con indubbia capacità espressiva, dove con un linguaggio semplice trasmettono messaggi profondi.
Grande capacità di intuire ed elaborare creativamente. Soggetti elementari (si fa per dire) vengono trasformati, con grande gusto estetico, in opere raffinate. Una fotografia moderna, pulita, armonica, vivace, libera da condizionamenti arcaici.
Da considerare sicuramente un maestro della fotografia.
Sono rimasto doppiamente colpito da Walter Turcato: dalla sua retrospettiva fotografica qui presente e dalla forte personalità emersa dalle poche battute (spero ci siano altre occasioni) scambiate al photohappenig di SestriLevante.
Consapevolezza. Tutto nelle fotografie presentate da Walter ci parla della sua consapevolezza e maturità artistica. La capacità espressiva che risalta dagli scatti nasce da un abbraccio in cui il pensiero fotografico, inteso come intensa riflessione, e l’uso sapiente della tecnica si trasforma in completa e magistrale fusione. Un lavoro ponderato in cui niente, ma proprio niente è lasciato al caso. Le sue fotografie sono decisamente “molto belle” ed è quello che ho pensato di getto vedendole ma non era questo alla fine che mi catturava e così ho deciso di prendere tempo per mettere meglio a fuoco. Improvvisamente ho capito: mi fermavo allo sguardo, alla visione superficiale ma il “mondo di Walter” esigeva altro e per questo il mio sentire mi sembrava assolutamente inadeguato. Ho guardato e riguardato le fotografie e piano piano ho visto emergere un mondo molto complesso e articolato; ogni fotografia di Walter è un paesaggio infinito, è un invito ad entrare in un territorio che racconta infinitamente di più di quanto i soli occhi riescano a cogliere. Un lavoro profondo e decisamente non facile. Farti i complimenti è riduttivo ! Mi piacerebbe molto che, in qualche occasione di incontro ci parlassi del tuo percorso. Grazie infinite Walter; ci hai regalato l’opportunità di riflettere sull’importanza che ha il percorso fotografico inteso come riflessione consapevole e profonda.
…ringrazio tutti per il tempo l’attenzione che mi avete dato!
I riscontri che ne sono scaturiti hanno ulteriormente aumentato il mio desiderio di condividere questa esperienza con voi e – quando possibile – di potervi incontrare di persona.
Con l’occasione estendo a tutti i miei più cari auguri per una Santa Pasqua di Luce nuova!
Considerata la scarsa partecipazione, reputo importante tornare su questa sezione che doveva servire come vetrina per la (ri)conoscenza degli eccellenti autori Fiaf, come nel caso di Walther, che autoproponendosi con le loro opere più espressive dovevano fornire anche un punto importante di paragone e confronto con l’altra fotografia in mostra su foto.it e su questo blog, quella proposta dai critici ufficiali della nostra federazione. Immagino che tra le varie motivazioni quella principale sia dovuta alla dimensione insufficiente delle fotografie esposte, quindi chiedo se a questo non sia possibile porvi rimedio.