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Gustavo Millozzi – Identikit d’autore

Gustavo Millozzi – Identikit d’autore

 

Non credevo, pur essendo abituato a parlare ed a scrivere di altri, che autopresentarsi risultasse così difficile. Cosa dire di me? Certo non posso farmi un’autocritica nè un autoincensamento.  Sarà questa pertanto una breve storia (una completa biografia può essere trovata sul mio sito internet http://www.gustavomillozzi.it) di come mi sono addentrato nel mondo della fotografia, quali sono stati i miei maestri, i miei trascorsi e le mie scelte.

Bimbi veneziani n.4 (1958)
Bimbi veneziani n.2 (1958)
 

Nel 1957 abitavo a Venezia e lì iniziai a frequentare il Circolo Fotografico “La Gondola” dove conobbi e frequentai Paolo Monti, Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Giuseppe Bruno, Sergio del Pero e tanti altri fotografi con i quali condivisi la mia passione e che mi furono amici e maestri. Conobbi in quel periodo, subendone l’influenza, la fotografia tedesca, francese e belga nonché la produzione dei maggiori autori della fotografia mondiale che arrivava a Venezia alle varie mostre allestite da “La Gondola” con la collaborazione di Romeo Martinez. Iniziai a partecipare alla vita attiva di quel circolo (ne fui anche segretario) ed a partecipare con successo a mostre ed a concorsi fotografici ottenendo così nel 1961 l’onorificenza AFIAP.

Colombi e neve (1960)
Ritratto con collana (1960)
Ciacole in fondamenta (1961)

 Proprio nel 1961 mi trasferii con la famiglia a Padova e l’anno dopo fui promotore della costituzione del Fotoclub Padova, divenuto quindi uno dei più attivi circoli fotografici italiani (e che nel 1975 organizzò il il Congresso del Giubileo della FIAP), nell’ambito del quale continuai la mia attività (nel 1968 mi fu concessa l’onorificenza EFIAP, nel 1975 quella di HonEFIAP, nel 1982, primo in Italia, quella di MFIAP nonchè nel 2005 quella di SemFIAF) e nel quale confluirono e si formarono altri numerosi appassionati.

Composizione n.20 (1961)
Montenapoleone (1961)
Fondamenta Ognissanti (1964)

 Nel 1976 lasciai la presidenza del Fotoclub Padova dovendo seguire gli impegni sempre più gravosi assunti nell’ambito della FIAF, nella quale coprii quindi nel tempo diversi incarichi, nonché della FIAP ove fui anche eletto vice-presidente effettivo dal 1979 al 1987.

Nel 1991 ho fondato il Gruppo Fotografico Antenore del quale nel 2012 ho lasciato la presidenza dal 1993 al 2003 ho organizzato le undici edizioni di Fotopadova, manifestazione che, negli ampi spazi della Fiera di Padova, ospitava mostre, dibattiti, incontri, il premio “Dietro l’obiettivo una vita”  ed al miglior libro fotografico dell’anno ed un ampio mercato dell’usato nonché altri eventi sempre legati al mondo della fotografia.

Ho collaborato e collaboro attualmente a vario titolo con le istituzioni ed in tale ruolo sono stato sino al 2004 presidente della Consulta del Centro Nazionale di Fotografia promosso nell’anno 2000 dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova; organizzo e curo eventi e scritti sulla fotografia con funzione di storico e critico facendo anche parte di giurie del settore.

Elke (1966)
Rebecca (1967)

 Benché dal 1979 non abbia più partecipato come in passato a concorsi fotografici sono ancora inserito per numero di ammissioni conseguite nei “top 100 della fotografia italiana” e, sfruttando la mia ampia produzione, sono tuttora presente con mostre personali e in collettive ad invito.

Anche se il colore mi ha dato molte soddisfazioni ho sempre prediletto il bianco e nero (che fino a pochi anni orsono trattavo da solo sino alla stampa finale) e, anche se sono passato al digitale, confesso di aver molta nostalgia della camera oscura.

I generi da me prevalentemente sviluppati sono il ritratto, la figura ambientata, la composizione ed il reportage: devo qui precisare che (anche quando non vi era la consuetudine di organizzare i propri scatti in portfolio) mi è spesso piaciuto lavorare con più immagini su specifici argomenti.

Gustavo Millozzi
 

Il musico (1969)
Biennale d'Arte n.3 (2007)
 

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6 commenti

  1. A Gustavo Millozzi non ho fatto la domanda di rito dell’Identikit di Agorà Di Cult, perché la fotografia è stata la sua vita, come avrete potuto leggere nella sua presentazione. Gustavo è stato dagli anni ’50, a vario titolo, uno dei protagonisti della fotografia italiana. Avete letto chi sono stati i suoi amici e maestri negli anni mitici de “La Gondola” di Paolo Monti, un’epoca straordinariamente alta della fotografia e del pensiero fotografico in Italia, come potrete leggere nei carteggi pubblicati dall’Isitituto Superiore per la Storia della Fotografia curati dal Prof. Paolo Morello. Ma desidero parlare di Gustavo Millozzi come autore che con 12 foto ha tracciato il suo percorso da 1958 al 2007, perché la sua dimensione di uomo pubblico organizzatore di attività fotografiche di alto livello normalmente ha prevalso su quello di fotografo. Ciò che si evince da questa brevissima selezione di immagini è il suo legame alle dinamiche tematiche e poetiche della fotografia italiana e internazionale del mondo dei Concorsi, lo potete riscontrare dalle onorificenze di cui è stato insignito. Dall’epoca del Neorealismo (con l’attenzione tematica alla condizione popolare), al Realismo lirico (quando in un’immagine rappresentava una storia attraverso la forte empatia raggiunta col soggetto), infine a quello che io chiamo Realismo formalista (quando, dal tono narrativo, la sua visione della realtà diventa più simbolica attraverso la potente scelta formale) come nell’ultima sua immagine scattata alla Biennale dove il soggetto è rappresentato in tutta la sua alterità. Inevitabile notare il mutamento di rapporto con la figura femminile che resta uno dei soggetti più studiato. La sua storia è quella di tantissimi autori FIAF della sua generazione, fotografi che per il livello della loro opera ci hanno fatto appassionare e oggi siamo qui a palare ancora con ammirazione di loro.In particolare il CIFA ha dedicato loro, nella primavera scorsa, con “L’Archivio si svela, ultime donazioni” un’importante mostra e un numero di Riflessioni che trovate al book shop e nel quale è presente anche Gustavo Millozzi.

  2. ….penso che l’affermazione….”dietro l’obiettivo una vita” dica molto di Gustavo….grazie e buona luce!

  3. Ho la fortuna di conoscere Gustavo di persona e di poter così’ seguire i suoi preziosi appunti nell’ambito del gruppo padovano Foto Antenore: per me e’ un onore e un grande privilegio poter essere alla Sua presenza.
    Grazie Gustavo.

  4. Milioni di complimenti per una carriera così lunga e importante è il minimo che si può fare a Gustavo … un piccolo rammarico perché le sue foto si fanno sempre più rare e noi vorremmo ancora imparare da lui.
    Beppe

  5. So che nell’archivio di Gustavo c’è una quantità di foto “d’epoca” d’ottima qualità che al giorno d’oggi sono più siglificative di molte fra quelle che un tempo gli facevano vincere i concorsi. E’ ora di mostrarle in pubblico. Forza Gustavo!
    Carlo

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