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LA BUONA TERRA – di Teofilo Celani

LA BUONA TERRA, Camerata Picena l’immagine racconta – di Mario Fratesi e Teofilo Celani

Camerata Picena è un piccolo comune di 2.600 abitanti, circa, in provincia di Ancona.

Quattro anni fa, gli assessori dell’epoca, Agnese Tramonti, Gilberto Montebelli e Luca Ballini, riflettendo sul fatto che presso le famiglie cameratesi esistevano foto antiche, di sicuro interesse storico e sociale, a rischio di degrado, decisero di avviare una paziente opera di raccolta e digitalizzazione.

Con l’efficace tecnica del ‘passa parola’ le famiglie, le associazioni, i circoli locali hanno cominciato a consegnare le foto. Nell’arco di un semestre sono state raccolte circa 500 immagini che abbracciano gli anni che vanno dall’inizio del ‘900 fino ai nostri giorni. Tutto il materiale così raccolto è stato scansionato ed archiviato su dischi ottici da una concittadina esperta informatica che, al pari di altri, ha offerto volontariamente il suo contributo. In un paziente lavoro in camera chiara le immagini sono state restaurate, sempre su base volontaria, da uno smaliziato frequentatore di Photoshop.

A quel punto gli amministratori potevano ritenersi soddisfatti per aver recuperato e salvato un patrimonio storico-documentale-fotografico di valore. Non è andata così. I tre temerari, a quel punto, si sono messi in testa che con quel materiale si poteva fare un libro fotografico su Camerata Picena negli ultimi cento anni.

Lo studioso anconetano Mario Fratesi ha scritto tutta la parte storica del libro che ha, poi, consegnato, gratuitamente, al comune.

Il generoso contributo di una impresa del posto, la ditta COFERM, ha consentito di dare alla stampa il libro.

Il 21 dicembre 2013, nel corso di una gremitissima assemblea popolare la copia del libro è stata consegnata alle famiglie cameratesi; ci sono stati momenti di autentica commozione quando le persone hanno trovato, in quelle pagine, una parte dei propri ricordi.

Il Sindaco di Camerata Picena, Paolo Tittarelli, nella presentazione dell’opera, ha efficacemente scritto:

“Ritratti, sguardi e paesaggi che narrano la storia di una buona terra; un racconto denso di quella vitalità autentica che solo l’immagine – forse meglio del suono e della parola – è capace di cogliere e consegnare, integra, al lettore.

Fotografie che, sfidando il tempo, ci catturano e ci trascinano dentro al vissuto e dentro all’anima degli uomini e delle donne di ieri, ravvivando la fierezza e l’orgoglio di appartenere alla Comunità Cameratese.

Sulla storia di Camerata Picena molto è stato scritto e questo libro di immagini, minuziosamente ricercate e composte, completa egregiamente questo percorso di ricostruzione identitaria gettando uno sguardo profondo su un secolo denso di eventi che hanno segnato le sorti dell’umanità.

Le immagini raccolte documentano uno spaccato di vita civile e collettiva ove si alternano momenti di lavoro e guerra, progresso e povertà, gioia e sofferenza che sintetizzano in maniera esemplare le vicende del XX secolo.

Il progetto ha trovato compimento grazie all’impegno, silenzioso e proficuo, degli Assessori comunali, grazie alla collaborazione di Lucia Didimi che ha curato la trasformazione in digitale del materiale analogico, grazie alla disponibilità di Teofilo Celani che ha restaurato ed elaborato in post-produzione la maggior parte delle immagini, in un paziente lavoro notturno durato circa 3 anni, grazie alla competente ricerca di Mario Fratesi che ha dato nomi, cognomi e date ai tanti ricordi, inserendoli nel contesto storico di questa Comunità.

Un ringraziamento alla Ditta COFERM che, finanziando la stampa del volume, ha concorso alla realizzazione di questo libro.

Ma soprattutto grazie ai molti cameratesi che hanno sfilato dai cassetti le fotografie tanto gelosamente custodite per testimoniare la passione e la tenacia di una Comunità che, fiera del suo passato, guarda al futuro con fiducia”.

Il poeta marchigiano Franco Albonetti scriveva:

“Con nomi d’Angeli ed imperatori lavoravate la terra d’esilio,

solo i bovi pazienti vi obbedivano.

Ora più dei monarchi e pari agli Angeli,

contemplate il Signore a viso aperto”.

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2 commenti

  1. Nel 1995 la FIAF lanciò con successo il progetto fotografico “Era l’Italia” che spinse tutti i Circoli Fotografici italiani ad allestire mostre formate proprio da fotografie come quelle contenute in questo libro “La Buona Terra” al quale Teofilo Celani ha dato il suo professionale contributo nella realizzazione. “Era l’Italia” era rivolta a trovare una identità nazionale ed emersero le tante specificità identitarie della provincia italiana. “La Buona Terra” parla della comunità di Camerata PIcena e quel che ne risulta è l’evidenza che solo la fotografia può dare: le comuni radici sociali e culturali che animano questa bella popolazione marchigiana. Data la velocità con la quale cambia la nostra realtà, guardare immagini di 100 anni fa è oggi particolarmente emozionante perché la percezione della differenza degli stili di vita non è mai stata così evidente. Siamo di fronte alla fotografia di cui parla Roland Barthes in “La camera chiara” nella quale egli si spinge nell’emozione de “il ritorno del morto”. E’ la fotografia dello statuto originario dove l’impronta e l’icona sono valori indiscussi, nei quali la mente e il cuore si sentono liberi di entrare in quel momento, fermato dallo scatto fotografico, per comprendere tutta la poesia dei ritratti di soldati e sposi, di scolaresche e famiglie, di lavori agricoli e artigianali. Insomma il libro ci immerge nel ‘900 di Camerata Picena e offre davvero tantissimi spunti storici, antropologici, e anche di semplice vita sociale nei quali tutti noi possiamo riconoscerci. Complimenti vivissimi a Teofilo Celani ed agli altri coautori per aver portato a termine e diffuso questo importante progetto editoriale.
    Silvano Bicocchi

  2. Operazione meritoria. Ho sempre amato la fotografia al riparo da pretese artistiche che si sovrappongano al soggetto.
    Commovente l’immagine della coppia di sposi.
    Ernesto Fantozzi

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