Pausa estiva 2016 di Agorà Di Cult

 

Pausa estiva 2016
di Agorà Di Cult

Qual è il rapporto che i fotografi hanno col mondo? Se si risponde a questa domanda basandosi sulle immagini che sono mostrate ai tavoli di portfolio, possiamo dire che i fotografi amano profondamente il mondo e la vita che in esso si compie ogni giorno nei 5 continenti, in tutte le sue manifestazioni. Possiamo dire che i fotografi sono portatori di Pace, nel senso che sono aperti all’alterità e anche nella denuncia usano le armi del pacifismo, quelle che si ispirano ai diritti dell’uomo e al senso di verità e giustizia.
Cosa non da poco, in questi tempi violenti dove assistiamo ad un’escalation di crudeltà impressionante; questo mese di luglio è stato spaventoso! La finisco qua… Scusate ma non potevo parlarvi della pausa estiva senza questa breve riflessione su quello che collettivamente stiamo vivendo e che condiziona la nostra vita interiore.
 

 
La pausa estiva è un momento straordinario dell’anno in cui ci dedichiamo ai nostri affetti e passioni: quante cose abbiamo accantonato da guardare con calma in vacanza! Sia in viaggio che a casa, il periodo della vacanza è quello dove noi appassionati riusciamo a dedicarci anche alla fotografia. Lo facciamo scattando foto ai nostri cari e a tutto ciò che ci chiama ad essere rappresentato.
Col digitale la quantità di scatti non è un problema ma è proprio lì che dobbiamo stare allerta, perché dobbiamo cercare di crescere come fotografi. Se a fine giornata vedremo immagini che non ci sorprendono, la soddisfazione sarà parziale. Allora impegniamoci a potenziare tutto ciò che è prima dello scatto:

• Cerchiamo di Conoscere le cose che fotografiamo, perché “l’occhio vede ciò che conosce” e quindi corriamo il rischio di non vedere e restare alla forma superficiale delle cose.

• Esercitiamo la pre-visualizzazione: prima di inquadrare con la fotocamera, fatelo prima con gli occhi, la mente e il cuore. Perché la fotografia la deve fare il nostro cervello attraverso quegli obiettivi straordinari che sono i nostri occhi e quel motore creativo fantastico che è la nostra immaginazione.

• Scegliamo ogni giorno un soggetto da approfondire con più di uno scatto, per entrare in un atteggiamento di progetto fotografico e andare oltre lo scatto compulsivo.
• Sperimentiamo nuovi modi di fotografare, che il digitale consente, per diventare padroni della nostra fotocamera e sentirci dentro a un percorso di crescita.

Facciamo tutto questo con serenità, con i nostri tempi, dandoci il risultato primario di sentirci protagonisti del nostro piccolo o grande sogno personale. Sappiamo di far parte di una Vita collettiva molto attenta e non mancheranno i momenti in cui condividere le nostre immagini.
 

 
Abbiamo alle spalle i primi 7 mesi dell’anno in corso e tante sono state le attività e le occasioni di incontro, metto qualche immagine per ricordare alcuni momenti che ho vissuto, leggetele come fossero sineddoche che vogliono rappresentare il tutto.
Noto che ai festival FIAF la gente spontaneamente si saluta calorosamente, volentieri si relaziona anche con chi ancora non conosce e crea bei momenti di scambio arricchente. Complimenti a tutti per dar vita a questo umanissimo modello culturale che è il motore dei nostri festival.
Ognuno di noi si senta atteso ai tanti appuntamenti che ci sono già ad agosto e che si moltiplicheranno nella seconda metà dell’anno, seguite l’Agenda Di Cult.
Tutta questa cornice, preparata per il nostro essere fotografi, sia il punto di riferimento certo per aggiungere senso ai nostri progetti.

Vi informo che nel mese di agosto Agorà Di Cult pubblicherà il post solo alla domenica
verrà fatta la diffusione dell’annuncio solo su Facebook 

 
Buone vacanze a Tutti!
Silvano Bicocchi
Direttore del Dipartimento Cultura FIAF
 

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