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CAPOLINEA – Elaborazione del concept 10

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LAB DI CULT 018 FIAF “ CAPOLINEA”

Coordinatore: Massimo Pascutti

Il lavoro sul tema “capolinea” è iniziato presso il nostro circolo Eikon di Torino analizzando, con una riunione tra tutti i soci, le varie implicazioni che poteva assumere la parola capolinea, basandosi anche sulle linee guida già tracciate dal Dipartimento Cultura.
Si è deciso di organizzare vari gruppi di lavoro, mentre alcuni autori hanno preferito partecipare con un proprio progetto personale.
Questa vuole essere un’anteprima di alcuni di questi progetti che si stanno attualmente completando.
 

CAPOLINEA GEOGRAFICO

Il lavoro svolto in gruppo da Tiziana Casciano , Gianfranco De Palma e Massimo Pascutti, considera tutti i limiti naturali o artificiali presenti nel paesaggio oltre i quali non è possibile proseguire o oltrepassando i quali si può proseguire verso un’altra destinazione.



 

CARCERE: UN PERCORSO DI PRESA DI COSCIENZA

Il lavoro di gruppo svolto da Dino Garavello, Emma Pasquali ,Silvia Passarella e Sabina Falconieri, analizza la discesa verso il capolinea esistenziale di un carcerato e la sua ripartenza verso altre destinazioni, dopo essersi lasciato alle spalle, grazie ad una progressiva presa di coscienza, un passato fatto di dolore e solitudine.


 

LA MORTE COME CAPOLINEA E RINASCITA

Il lavoro svolto da Luciano Nicolini, si è ispirato al Cristo morto di Mantegna, per la realizzazione di un’opera che celebra la sacralità della morte e il concetto di resurrezione e ritorno fra la gente, come antitesi del concetto di capolinea.


 

LAMPEDUSA CAPOLINEA DI UN VIAGGIO

Lavoro svolto da Tiziana Casciano con foto realizzate in una fabbrica di laterizi abbandonata a Lampedusa. La fabbrica come metafora di lavoro e benessere, che si rivela però in questo caso come capolinea delle speranze di tante persone e appare per quello che è ; luogo di detenzione e abbandono.


 

CAPOLINEA DI UNA PASSIONE

Lavoro realizzato da Renzo Miglio del fotogruppo l’Incontro di Collegno, che da subito ha aderito con entusiasmo al progetto capolinea.
Le sue fotografie raccontano con ironia il raggiungimento del capolinea della sua passione per la fotografia analogica, con la sua distruzione e forse alla rinascita, come l’araba fenice risorge dalle sue ceneri.
 


 
 
 
 
 

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6 commenti

  1. Il LAB Di Cult 018 FIAF coordinato da Massimo Pascutti è il primo Laboratorio della regione Piemonte.
    Inutile dire quanto importante è questa Regione per la storia della FIAF e di quanta tradizione Culturale fotografica essa è portatrice, ne ho avuto prova al Face to Face condotto con Orietta Bay a Torino nello scorso autunno.
    Penso che faccia molto bene ai fotografi piemontesi avere una visibilità nazionale della loro produzione fotografica, per dare il loro contributo alla sviluppo di quella nazionale.
    I laboratori si rivelano una modalità diretta nel mostrare la specificità culturale delle regioni, perché avverto chiaramente che ognuna è diversa dall’altra e quindi complementare.
    Lavorare sullo stesso tema è il modo più efficace per comprendere le diverse identità artistiche regionali e iniziare a chiedersi quale relazione intrattiene la fotografia contemporanea con le radici storiche territoriali.
    Complimenti a Massimo Pascutti e tutti i partecipanti del LAB Di Cult 018 FIAF per aver avviato questo importante esercizio in Piemonte.

  2. E’ancora una volta bellissimo constatare quanto ci arricchisce questa condivisione e quanti stimoli nuovi e interessanti ci arrivino nel vedere le diverse sfumature con cui ciascun gruppo affronta il tema comune. Una conferma che dall’unicità e dalle potenzialità che ciascuno porta in un lavoro di gruppo nasce un’opera di valore.
    Ad ogni nuovo post troviamo la riflessione elaborata in un “detto in modo personale” che ci coinvolge e al tempo stesso allarga i pensieri.
    Complimenti.
    Orietta Bay

  3. Complimenti!
    E mi sembra di ripetere quello che è già stato detto nei precedenti post!
    Una definizione così vasta di un termine, con aggiunta di altrettante immagini, non mi è mai capitato di leggere e vedere.
    Nemmeno la monumentale Treccani è in grado di farlo.
    Ancora complimenti a tutti.
    Danilo Baraldi, Lab 010, Grandangolo di Carpi.

  4. Faccio anch’io i complimenti a Massimo perchè l’avvio di un nuovo Laboratorio è sempre un’operazione complessa e
    l’esserci riuscito è merito di aver favorito la coesione e la condivisione dei singoli intenti.
    Estendo inoltre i complimenti a tutti i partecipanti, certo che avranno senz’altro apprezzato la soddisfazione del “gioco di squadra”.
    L’augurio che faccio a tutti è quello di poter trarre le maggiori soddisfazioni e motivazioni per continuare a mettersi alla prova con nuovi temi, magari riuscendo ad ampliare la “squadra”.

  5. Grandissimi complimenti a Massimo che con la sua straordinaria passione e competenza a saputo coordinare un laboratorio ricco di visioni diverse da quelle che abbiamo già avuto modo di vedere negli altri laboratori. Altri sguardi, altre riflessioni, altre possibilità di approfondire il tema arricchendoci di ulteriori contenuti.

  6. Ogni qualvolta su Agorà vengono pubblicati post sul Capolinea non posso non riscontrare e compiacermi di quanto questo “tema dato” si trasformi in “tema personale”, dove ogni autore riesce a dare significati vari ed autoriali.
    Complimenti a tutti i laboratori ad ai singoli autori per questa grande produzione d’immagini originate dall’elaborazione di una sola e semplice parola.
    Giovanna De FRanchi

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