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Giuseppe Betrò – Talent Scout

 
 
 

 
 

TALENT SCOUT

Agorà Di Cult sarà il percorso di visibilità dei 4 Autori della Sezione Senior e 2 Autori della Sezione Giovani “Segnalati” dalla Commissione selezionatrice del Progetto FIAF “Talent Scout” 2019.
Le finalità di questo Progetto sono quelle di dare ai Presidenti di Circolo Affiliato FIAF l’occasione di far conoscere il lavoro di quei soci che, pur distinguendosi per capacità e passione, non hanno mai provato a confrontarsi con la platea nazionale della fotografia italiana. Ogni Presidente ha avuto la possibilità di proporre un socio della categoria GIOVANI (di età inferiore a 30 anni) e un socio della categoria SENIOR (di età superiore a 30 anni).
 
 

Giuseppe Betrò, Socio (Senior) dell’Associazione Flegrea Photo, Napoli

Autore segnalato al progetto Talent Scout della FIAF.
 

 
Sono nato nel ’59, vivo a Napoli e la fotografia è il mio modo di mostrarmi.
L’associazione fotografica e la FIAF mi hanno dato la possibilità di confrontarmi con gli altri e condividere questa passione con dei buoni amici.
Mi piace la fotografia che mostra visioni nuove e stranianti, il surrealismo, il futurismo e mi affascinano le immagini di Rodney Smith, Duane Michals, Alexey Titarenko  e le sperimentazioni di A.G. Bragaglia.
 
 

Le Opere

Foto singole.

 

 

Portfolio: Le facce della Sanità

Napoli, quartiere Sanità. Un quartiere che fino a pochi anni fa era conosciuto per il degrado e il crimine sta conquistando la propria dignità. Alcuni commercianti erano andati via ma molti hanno resistito e sono rimasti. Questi sono i napoletani che più di tutti sono legati al loro quartiere, perchè hanno vissuto per secoli isolati fisicamente dal resto della città.
I simboli e i segni non sono cambiati, sono sempre stati li o li hanno riportati con loro e a volte le somiglianze sono impressionanti. Queste persone combattono ogni giorno e ci mettono la faccia. Una serie di ritratti ambientati di alcuni commercianti con i simboli della loro cultura, fede e tradizione. Le tipiche maschere, il grande Totò che è nato qui ma anche i santi protettori con i loro altari e gli attrezzi del mestiere.
 

Portfolio: “I Campi Flegrei viaggio nel tempo

I Campi Flegrei si trovano vicino Napoli e sono una zona dalla conformazione unica. Una serie di crateri con soffi di vapore, laghi, aree desertiche e boschi rigogliosi danno la sensazione di un viaggio indietro nel tempo, dagli albori alle prime forme di vita evolute. E La meraviglia e il timore accompagna i visitatori. Le foto sono state scattate in alcuni di questi crateri: La Solfatara di Pozzuoli, il Lago d’Averno, L’oasi WWF degli Astroni.

 

 

Portfolio: L’attimo d’incanto

Tra i muri dei musei c’è un mondo unico dove la bellezza delle opere lascia senza parole e immobilizza chi le ammira. In questi scatto cerco di rappresentare il momento più intenso del rapimento che i visitatori subiscono, un isolamento da tutto e tutti che dura poco ma è magico, un attimo incantato.

 

 

Portfolio: Linea d’ombra.

Un romanzo che mi ha ispirato molto quello di Joseph Conrad, credo che tutti abbiamo una linea d’ombra, un passaggio cruciale che affrontiamo giorno per giorno.
In queste foto ho esasperato i contrasti, cercato e marcato delle linee, dei confini oltre i quali non È certo cosa ci sia. Del resto la mia terra Ë fatta di contrasti e contraddizioni.
Incombe sempre una presenza fissa, immobile e indifferente sui soggetti, la ritroviamo nelle strutture monumentali, forti e sovrastanti.

 

 

Portfolio: La cura.

D’inverno cammino sulle spiagge deserte tra oggetti abbandonati, sono stati utili e forse importanti ma a un tratto non servono più, oggetti dalla vita effimera da sostituire con altri.
Mi piace scattare foto con quello che trovo e come in una favola animarli, per un attimo che diventa eterno come il soffiare del vento o il moto della risacca che fanno da sfondo.
Mi piace prendermene cura.
(Lab Di Cult 070 FIAF   “L’Effimero e l’Eterno”)

 

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6 commenti

  1. le tue capacità e competenze, alimentate da una sana passione, sono alle base dei tuoi lavori ed in questa vetrina d’eccezione meritano ancora una volta tutto il riconoscimento che meriti, complimenti vivissimi
    Angelo Moscarino

  2. Grazie per chi si è speso per creare questo articolo così ricco e articolato e a tutti quelli che hanno perso un po’ del loro tempo per vedere le mie foto.

  3. Data l’ampia gamma dei linguaggi che notiamo espressa in queste opere, è inevitabile pensare che Giuseppe Betrò ha il “fuoco” della fotografia dentro di Sé.
    Se la quantità dei temi affrontati è prova del suo rapporto vivo con la realtà, la rappresentazione fotografica è per l’autore il modo di rivelare l’anima intima del soggetto.
    A volte questa intimità è raggiunta con la “sola” composizione allo scatto, es.: l’edicolante, i cerchi della pozzanghera posta su una terrazza.
    Altre volte, invece, il reale è per lui sollecitazione all’immaginazione creativa e allora l’immagine dello scatto diventa “icona grezza” che la propria fantasia trasfigura con una post produzione densa di scelte narrative che esprimono quel sentito da lui provato allo scatto.
    La fotografia è sempre stata uno spazio aperto alla sperimentazione (vedi gli autori storici surrealisti e futuristi da lui citati), col digitale ha portato il colore a diventare elemento strutturale per raggiunger la significazione volta.
    Lo studio della post produzione è un momento molto complesso, che se condotto con competenza e passione può consentire al fotografo di portare a compimento il rapporto di senso instaurato col soggetto.
    Giuseppe Betrò con il suo elaborato processo creativo ci mostra la realtà trasfigurata dal proprio immaginario, egli ci porta a contatto con la cultura dai toni forti che Napoli induce in chi vi abita.
    Nella rassegna di opere qui pubblicata, vediamo come l’ossimoro (la compresenza degli opposti) animi questa cultura e il suo immaginario collettivo: antico/moderno, materialità terrena/spiritualità e immaginazione.
    E’ un mix che ha radici identitarie e che quindi solo chi lo vive da una vita lo può provare e sentire pienamente.
    Complimenti a Talent Scout di averci posto in evidenza Giuseppe Betrò e grazie a lui per aver condiviso il suo percorso artistico.

  4. Conosco Giuseppe da alcuni anni ma solo recentemente ho avuto modo di approfondirne la conoscenza sul piano fotografico, e ho scoperto in lui una versatilità, o, per usare una parola moderna, una personalità “multipod” che gli consente di dedicarsi con curiosità e impegno a svariati soggetti ricorrendo a diverse modalità di rappresentazione della realtà.
    Conto dunque sulla sua capacità di sorprenderci ancora e ancora…

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