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SENTIERI DI GUERRA – di Cinzia Burtini

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SENTIERI DI GUERRA

 di Cinzia Burtini

 
Il progetto “Sentieri di guerra”, sfociato, in occasione del centenario della Grande Guerra, nella realizzazione di un libro con circa duecento immagini, nasce dal connubio delle mie passioni per la montagna, la fotografia e la storia del Primo Conflitto Mondiale.
A distanza di tanti anni, nelle zone di guerra la natura si sta riappropriando dei propri spazi, i manufatti si sgretolano, i monti scavati e sconvolti dalle esplosioni si limano, ma ancora rimangono, per chi li sa vedere, i segni di un passato quotidiano, seppur eccezionale, che ci racconta vicende di dolore e sofferenza.
Ripercorrere a passi lenti i sentieri di guerra, cercando quei segni che il tempo sta cancellando, è un modo per fare memoria e riconoscere ai soldati che vissero su quelle montagne, spesso in condizioni impossibili, il diritto a non vedere dimenticato il loro Sacrificio.
 
Fotografando trincee, caverne, carta catramata o scatolette arrugginite possiamo comprendere, attraverso un processo di immedesimazione, a quale dura e spesso mortale esperienza, quegli uomini fossero stati chiamati dalla Storia.
Gli scatti allora non si fanno solo ricordo di un passato non testimoniato, ma divengono tramite e monito per realizzare che la sua conoscenza è l’arma imprescindibile per costruire la Pace.
 
Cinzia Burtini
 

 
 
 
 
 

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4 commenti

  1. Ho chiesto io a Cinzia Burtini 30 immagini per Agorà Di Cult, tratte dal suo importante libro fotografico di oltre 200 pagine, dedicato alle rovine delle fortificazioni della 1° Prima Guerra Mondiale.
    Sono occorsi 4 anni di camminate per le Alpi di tutto il fronte, un progetto che ha dell’incredibile per la sua vastità se lo pensiamo condotto dalle gambe dell’autrice e qualche amico.
    Sono fotografie di montagna che ci portano a contatto con fortificazioni in rovina ma ancora ricche dei segni che ci parlano di quegli anni di Guerra furiosa dal 1914 al 1918. Ogni famiglia italiana è stata toccata da questa spaventosa esperienza di dolore e morte.
    Le immagini di Cinzia Burtini sono uno sguardo lucido e umanissimo su questi scenari che pongono in relazione i resti delle fortificazioni e la spettacolarità delle montagne che sono tra più belle al mondo.
    Nelle composizioni, quando non sono di un frammento, è sempre presente la relazione significante tra rovine e panorama; tanto che i rettangoli delle finestre spesso incorniciano la montagna, i muri sono quinte che disegnano lo spazio immenso di queste cime che ci appaiono solenni ed eterne.
    Notevole è anche il profilo colore desaturato quando basta a far sentire la durezza della roccia e il peso dei massi, dei sassi diventati pietre per l’edificazione dei rifugi.
    Per realizzare questo progetto ci vuole un grande senso di rispetto verso il Sacrificio di questi uomini, portati dalla Storia a combattere in questo ambiente così vicino al cielo da rendere tutto questo quasi incredibile.
    Complimenti a Cinzia per la qualità fotografica della sua opera e per la grande impresa che ha compiuto nel realizzarla.

  2. Complimenti per l’enorme lavoro, per l’armonia compositiva la delicatezza e la fine sensibilità nell’affrontare l’opera. Roberto Montanari.

  3. Il lavoro di Cinzia Burtini lascia stupefatti per la lucida accuratezza della sua partecipata documentazione. Il silenzio, frutto di un profondo rispetto, scandisce come un metronomo le immagini splendide di Cinzia. Le finestre delle costruzioni ormai cadute in rovina, sono come enormi occhi vuoti e aperti sugli imponenti e per un certo verso incombenti, paesaggi montani che hanno caratterizzato e accompagnato quegli eventi. I pochi elementi distintivi di quegli avvenimenti presenti nelle fotografie, sono però ancora tragicamente evocativi. Complimenti vivissimi a Cinzia per lo splendido lavoro.

  4. Grazie, grazie di cuore per l’apprezzamento. Ho cercato con questo lavoro di raccontare una realtà particolare per me fortemente suggestiva ed evocativa. A voi il merito, e la mia riconoscenza, per avergli attribuito un significato più ampio che va al di là della pura documentazione.

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