Comunicazioni del Dipartimento

10° PhotoHappening – SET & Simposio_Glocale

Sestri Levante a cura di CARPE DIEM & Di Cult FIAF

 

 

Sestri Levante, 26 – 27 Marzo 2022

a cura di CARPE DIEM Sestri Levante

 

Questa sarebbe stata la 12° edizione, la pandemia ci ha imposto una pausa sofferta perché il PhotoHappening di Sestri Levante dal 2010 ha aperto gli incontri annuali nei quali abbiamo sempre ritrovato, nella condivisione della nostra passione fotografica, la voglia fotografare e di parlare piacevolmente e profondamente di cultura fotografica.

Quest’anno riprendiamo il percorso inserendo anche insegnamenti che la pandemia ci ha imposto, vengono inserite attività on line che si svolgeranno parallelamente e contemporaneamente al programma dei lavori. Infatti tutto i PhotoHappening sarà fruibile on line:

  • ci saranno le micro conferenze (di 30 minuti) che caratterizzano l’area Simposio che sarà tenuta all’Annunziata.
  • ci saranno set fotografici a Sestri Levante e dintorni, a Genova, a La Spezia, a Pisa, a Savona e ad Albenga.

E’ un salto di qualità molto importante che rende Glocale ( fa Globale il locale, (Renato Barilli)) l’attività; sarà ovviamente la prima esperienza dalla quale potremo trarre insegnamenti e nelle prossime edizioni allargare l’orizzonte geografico ad altre Regioni, se vorranno partecipare.

Allargare ad altre Regioni è un progetto notevole per la messa in evidenza di valori culturali che ciò comporta. Sarà sicuramente la scoperta di un nuovo respiro progettuale che proietterà l’attività verso nuove ideazioni.

La forza di un movimento culturale sta nella dinamica tra Pensiero & Azione che lo animano e costituiscono la sua statura solidamente formata sui contenuti culturali posti in evidenza: L’Italia è come un enorme libro che deve essere letto con attenzione e passione una pagina alla volta e ben interiorizzato.

Grazie a Tutti per il sereno impegno che permette di realizzare anche l’attività di PhotoHappening che per sua natura guarda sempre avanti.

 

 

PhotoHappening – Simposio, è la formula basata sulla presentazione di opere e riflessioni fotografiche. Come nelle passate edizioni vedremo alternarsi tanti appassionati con lavori e considerazioni, nella maggioranza inedite.
Saranno tutti interventi brevi volti a generare nuovi interessi e a presentare varietà di contenuti. Oltre al intervento di apertura del Direttore del Dipartimento Cultura FIAF, Silvano Bicocchi, altri membri, sia del medesimo Dipartimento che esterni, esporranno approfondimenti sui loro percorsi di cultura fotografica. 
                    

Sestri Levante, 26 – 27 Marzo 2022 –

Ex Convento Annunziata  – Sala Agave

Sabato 26/03/2022

Mattinata

Ore  9.45:   Apertura lavori :  Saluto autorità 

Ore  10.00: Riflessione di Silvano Bicocchi: Dall’oggetto trovato all’oggetto creato 

Ore  10.30: Riflessione  di  Orietta Bay: Fotografie e parole 

Ore 11.00: Riflessione di Marco Fantechi: Oltre il bordo dell’immagine fotografica 

Ore 11.30: Riflessione di Gigi Montali: Presentazione del libro “Mondi umani” 

Ore 12.00: Presentazione location set fotografici a cura di Roberto Montanari   

Ore 12.15: Pausa Pranzo 

Ore 13,30: Uscite fotografiche – Set 

 

Pomeriggio

Ore 15.15: Riflessione di Elena Benearrivato: “Letteratura – Ecologia – Fotografia”

Ore 15.45: Riflessione Walter Turcato: I confini della poesia “Ernst HASS”

Ore 16.15: Riflessione di Massimo Mazzoli e Stefania Lasagni: Uno scatto da lettore. Letteratura e fotografia.

Ore 16.45: Riflessione di Emiliano Negrini e Massimo Gorreri del Collettivo Contrails: Il fotogiornalismo tra verosimiglianza e stereotipizzazione delle immagini.

Ore 17.15: Riflessione di Isabella Tholozan: Il collage fotografico.

Ore 17.45: Chiusura lavori

    

Domenica 27/03/2022

Ore 9.30:  Ripresa lavori 

Ore 9.45:  Visione e commento “Foto Location”  Autori vari
Lettura di Silvano Bicocchi e Orietta Bay 

Ore 13.30:  Chiusura lavori, proclamazione degli Autori vincitori.

La Giuria popolare composta dai partecipanti in presenza a Sestri Levante unitamente agli autori partecipanti ai Set delle location esterne, stabilirà i primi tre migliori lavori presentati, classificando il primo, secondo e terzo premio.

 

 

PhotoHappening – Set, è la formula con le location fotografiche che sin dalla prima edizione ha caratterizzato la manifestazione.  Sarà possibile partecipare alle uscite fotografiche per costruire un “portfolio in tempo reale”. I lavori da presentare dovranno essere realizzati secondo il Regolamento. A disposizione dei partecipanti vi saranno tutor, guide per l’editing ed altri esperti in post/produzione.
La domenica mattina i lavori saranno pubblicamente proiettati e letti da Silvano Bicocchi e Orietta Bay. I presenti in sala e on line costituiranno la “giuria popolare” che stabilirà le prime tre migliori opere. 

Roberto Montanari
Il Presidente del Consiglio Direttivo di CARPE DIEM

Silvano Bicocchi
Il Direttore del Dipartimento Cultura FIAF

 

 

Le locations

 

  1. Azienda Agricola Scappazzoni – Padivarma_Beverino (SP)

In Val di Vara, da tre generazioni, l’Azienda Agricola Scappazzoni mette a disposizione dei clienti l’eccellenza del territorio, dall’allevamento naturale alla vendita diretta delle carni.
L’obiettivo principale dell’azienda è quello di offrire prodotti di qualità prendendosi cura del pascolo all’aperto e dell’alimentazione degli animali

 

  1. Genova e le tracce del Risorgimento – Genova

Un percorso fotografico, come un omaggio ai grandi protagonisti del Risorgimento di cui Genova conserva memoria e documentazione.
I Luoghi indagati potranno essere: Il Cimitero Monumentale di Staglieno, le principali piazze e il Museo del Risorgimento ma anche a Quarto la statua a ricordo della partenza del Mille.

 

  1. Genova città verticale -Genova

 

Genova, Funicolare del Righi, cartolina a colori

 

Nel ricordo del poeta Caproni che in litania ne celebra con una speciale descrizione il carattere. Un reportage che si snoderà raccontando alcuni mezzi tipici di Genova “Le Funicolari” e “gli Ascensori”.

 

  1. I lungarni di Pisa – Pisa

cof

Pisa, attraversata dal Fiume Arno, conserva luoghi suggestivi e romantici,  sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

I lungarni sono le ampie ed eleganti strade che si affacciano direttamente sul fiume Arno, nel centro storico della città di Pisa,  i Lungarni sono ricchi di antichi e storici palazzi, ponti e chiese che riflettono i loro profili sull’acqua del fiume creando al tramonto un bellissimo effetto scenico tipico dei Lungarni di Pisa.
I lungarni di Pisa sono molto ampi ed eleganti, il fiume Arno con i suoi Lungarni divide in due la città di Pisa nelle due parti chiamate dai pisani “Mezzogiorno” e “Tramontana”.

I Lungarni di Pisa sono stati molto amati anche da famosissimi poeti e scrittori che hanno soggiornato nella città ed hanno scritto poesie ed odi immortali proprio nei palazzi che si affacciano sul fiume Arno: Leopardi, D’Annunzio, Byron, Shelley, Didier.
Scrisse il Leopardi alla sorella durante il soggiorno pisano:

“Paolina mia, questo Lung’Arno è uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così gaio, così ridente, che innamora: non ho veduto niente di simile nè a Firenze, nè a Milano, nè a Roma: e veramente non so se in tutta l’Europa si trovino molte vedute di questa sorta. Vi si passeggia poi nell’inverno con gran piacere perchè v’è quasi sempre un’aria di primavera…”.

 

  1. La Piazza dei Miracoli – Pisa

La Piazza dei Miracoli, Patrimonio dell’Umanità e protetta dall’UNESCO, è una delle più belle piazze d’Italia il cui vero nome è Piazza del Duomo. Fu Gabriele D’Annunzio che la ribattezzò “Prato del Miracoli” per i suoi quattro “miracoli” di architettura, ossia Battistero, Cattedrale o Duomo, Campanile o Torre Pendente e il Camposanto posizionati su un’ampia distesa verde.

Questo luogo appassiona da secoli turisti e studiosi da ogni parte del mondo che hanno analizzato la piazza in tutti i suoi aspetti, formulando alcune sorprendenti teorie.

La più conosciuta, ci racconta come i tre complessi che compongono la Piazza dei Miracoli, simbolizzino in realtà le tre fasi principali della vita di un uomo: il Battistero rappresenta la nascita, la Cattedrale la vita ed il Camposanto, chiaramente, la morte.

La Torre di Pisa, anche se sembra essere a se stante e distaccata dagli altri, in realtà non è altro che il campanile del Duomo di Pisa e fa quindi parte di quest’ultimo. Attrazione ormai famosa in tutto il mondo, tanto che è stata candidata tra le meraviglie del mondo moderno, è opera di un progetto che non prevedeva di certo questo genere di inclinazione causata invece, per colpa o merito chissà.. dal terreno sabbioso che la

ospita, dovuto all’antico porto fluviale sulle rive del fiume Auser.

 

  1. Porciorasco, il paese fantasma e la sua abitante – Porciorasco (GE)

Nell’entroterra del Levante Ligure un piccolo borgo abbandonato, fatiscente, decadente  e perso in un silenzio sublime. Un posto incantato ma non disabitato….c’è Elisabetta…

 

  1. L’eremo di Buto e la sua custode: Suor Patrizia – Buto (GE)

A 800 mt. di altitudine, a Buto frazione del Comune di Varese Ligure, l’ Eremo della Visitazione dove suor Patrizia vive la regola “ora et labora”.

Suor Patrizia condurrà i partecipanti nella visita della struttura dove coltiva frutti per produrre le sue famose marmellate.

 

  1. Le ceramiche S.Giorgio – Una fornace storica – Albisola (Sv)

Tra le manifatture che hanno segnato la storia nel campo dell’arte, c’è la San Giorgio una fornace che inaugurò nel 1958 quando lo scultore Eliseo Salino e il torniante Giovanni Poggi, unirono le forze per aprire un laboratorio che abbinasse la produzione artigianale all’arte di avanguardia.

 

“Il Giardino Letterario Delfino di Albenga. (SV)

 

E’ una creazione di Gerry Delfino, libraio per tanti anni con la storica libreria S. Michele all’ombra delle Torri del Centro Storico, fondatore delle Edizioni del Delfino Moro. Sul fondo agricolo della sua famiglia collocato nella Piana Ingauna egli ha realizzato un giardino collocandovi a dimora piante in relazione alla poesia ligure e la letteratura italiana. Un percorso tra le piante ove si può leggere il testo suggerito direttamente immersi nel suo contesto botanico, e meditare.
Sul giardino insiste la libreria antiquaria Scripta Manent e la sede della Casa Editrice, oggi gestite dal figlio Diego. Gerry organizza presentazioni di libri con deliziosi piccoli eventi musicali e teatrali,  visite guidate per le scuole e laboratori per i bambini molto apprezzati dalle maestre elementari,  sia di lettura, che creativi e artistico- artigianali.
Spesso finito sulle riviste più disparate, da quelle di giardinaggio a quelle culturali o di viaggio,  il giardino è visitato per appuntamento da persone proveniente da ogni dove, per un incontro più autentico con la cultura ligure, presentata da Gerry: un vero archivio vivente e narrante.”

 

Azienda vinicola Bisson. Sestri Levante (GE)

 

Importante realtà imprenditoriale a Sestri Levante. Un grande vigneto ubicato sulla collina di Trigoso e una struttura completamente nuova con cantina e ristorante. Il lavoro dell’uomo e della natura dalle colline sestresi sino al fondo del mare. L’azienda produce il famoso “spumante degli abissi” invecchiato sul fondo del mar Ligure.

 

Una giornata al Parco Nelson Mandela. Sestri Levante (GE)

 

Un pomeriggio all’aperto in un Parco pubblico di recente realizzazione dove si coniugano in armonia spazi di gioco, relax, sport e tempo libero e la possibilità di accedere direttamente al Sic ( Sito di Interesse Comunitario) di Punta Manara per ammirare i panorami della costa ligure sino all’Elba.

 

Il pescatore di Cavi Borgo. Sestri Levante (GE)

 

 

Architetto, pescatore, ristoratore. Una chiaccherata con Lorenzo a visitare la sua trattoria, la casetta “ittiturismo” e il suo da pesca…

 

Sul mare di Sestri Levante.

 

Sestri Levante, uno dei paesaggi più belli della Riviera Ligure, con un roccioso promontorio proteso nel mare, a formare due incantevoli baie sabbiose, i cui nomi dicono tutto: Baia delle Favole e Baia del Silenzio. A levante una piccola baia con sabbia chiara, a ponente una ampia spiaggia colore scuro. A ponente l’approdo per i pescherecci a levante piccole imbarcazioni. La baia del Silenzio con le tipiche case del centro storico, la baia delle favole con gli stabilimenti balneari. La ferrovia   una divisione tra l’antico (centro storico) e il nuovo; tra il mare e la collina, ecc.  Alcuni semplici esempi per interpretare questo straordinario paesaggio, ma anche l’opportunità di  vedere con occhio nuovo e diverso le tante caratteristiche di quella che viene anche chiamata la “  città delle due facce”.

 

Per informazioni potete contattare direttamente Roberto Montanari : robertomontanari1957@libero.it,  cell. 335.1242752

Seguite gli aggiornamenti sul sito di CARPE DIEM:

https://www.associazionecarpediem.org/

Seguite on line l’attività  al link: https://www.gotomeet.me/robertomontanari cod. 391 295 357

 

 

 

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4 commenti

  1. “TORINO, un pomeriggio d’autunno”, di Raluca Butnaru, è un’opera animata da un’idea narrativa tematica, per l’interpretazione soggettiva di uno spazio urbano.
    Il momento in cui si prova una nuova macchina fotografica è, per l’appassionato fotografo, un’esperienza emozionante perché egli va alla scoperta delle possibilità del mezzo che ancora non conosce.
    Stranamente in quei momenti egli spinge la sua creatività alla ricerca di visioni sufficientemente difficili da mettere alla prova le capacità tecniche della fotocamera in prova e poi verificare quanto l’immagine da essa prodotta si avvicina alla propria previsualizzazione.
    E’ nata un’opera molto ben risolta a livello tecnico, dato che la gran parte degli scatti sono in controluce, ma soprattutto composta secondo una poetica consapevole che coniuga delle frasi letterarie, campeggianti per le strade, con scene di vita dalla forte capacità evocativa dell’immaginario collettivo torinese.
    Complimenti a Raluca Butnaru per aver realizzato, in brevissimo tempo, un’opera che offre con la sua forte progettualità un’immagine letteraria e anche fiabesca del capoluogo piemontese.

  2. Leica, viste le immagini ricavate in così poco tempo, avrebbe l’obbligo morale di lasciare all’autore l’attrezzatura per completare quanto iniziato, è stato come togliere la parola a qualcuno che stava formulando un concetto fondamentale.
    Complimenti immagini di impatto visivo eccellente, una ricerca vera e propria, non so quanto improvvisata.

    1. Dandogli un’apparecchio che scatta solo in B/N hanno fatto in modo che non corresse il pericolosissimo rischio di fotografare a colori.
      Di questi tempi è meglio non rischiare.

  3. Fa sempre piacere vedere la propria città fotografata con amore e gusto artistico: sicuramente la ricerca di Raluca avrebbe meritato un ulteriore approfondimento, in quanto gli accostamenti fra le scritte luminose e le situazioni riprese nella foto subito successiva, spesso hanno una forte attinenza, mentre altre volte questo legame si perde. La scelta del b/n qui è stata certamente obbligata dal mezzo tecnico a disposizione dell’autrice, ma si dimostra particolarmente azzeccata nel catturare lo spirito della città, bella e severa, con buona pace da chi è negativamente ossessionato dalla presenza del b/n nel panorama fotografico.

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