Comunicazioni del Dipartimento

Spazi Sensibili_3 – a cura di Marco Nicolini

 

 

Quando l’uomo fa vivere le opere d’arte dentro Chiese, Oratori, luoghi sacri.

Un progetto fotografico ed editoriale che, partito da lontano (2013) con l’amico Mimmo Coletti curatore dei testi e  Fabio Versiglioni Editore, vuol dimostrare come l’arte ha bisogno dell’uomo e come l’uomo la fa vivere e di essa si nutre, arte come fondamenta indistruttibile  della nostra memoria.

Nel primo libro (Spazi sensibili ed. 2013) abbiamo effettuato un reportage nella nostra  Perugia all’interno di luoghi contenitori d’arte, di  fabbriche d’arte, di curatori d’arte; significati, tempi, gesti, sguardi, emozioni. L’arte che vive grazie alla complicità dell’uomo.

Nel secondo libro (Spazi sensibili…due ed. 2019)  abbiamo  rivolto l’attenzione a quelle case dalle cui finestre si possono osservare le più belle architetture di Perugia. In questo caso le abitazioni godono insieme ai loro residenti, nella quotidianità, viste assolutamente esclusive di monumenti,  palazzi,  chiese,  particolari della nostra Città. L’arte anche questa volta vive e pulsa con la presenza umana.

Ora con “Spazi Sensibili…tre” la nostra indagine si sposta su Chiese e Oratori e luoghi Sacri, perfetti contenitori d’arte, ove si vuol  evidenziare come questi spazi fanno rivivere l’arte sempre in un armonioso equilibrio con la presenza umana, immersi in una assoluta sacralità. E allora ecco alcuni interessanti conosciuti e meno conosciuti particolari delle nostre Chiese, sacrestie, Oratori che conservano tesori nascosti ai più e che si alimentano e si illuminano con la presenza umana. Tanti sono gli atteggiamenti di fronte ad un luogo sacro: una semplice preghiera,  un visita approfondita con tempi lunghi di abbandono e di ammirazione, anche di riflessione e di studio, ma anche  una visita furtiva; e che dire della cura con la quale si è operato in alcuni restauri; c’è  la musica che, con suoni lievi e canti, si unisce alla pittura,  momenti di lavoro ed eventi in luoghi, dal passato “sacro”, non dimenticati; c’è la storia e tanto altro, ma soprattutto gesti di amore che così raccontati vogliono  lasciare una traccia profonda nella memoria.

Un progetto che ci ha appassionato dal primo momento e che mi ha fatto vivere esperienze fotografiche fondamentali, sviluppando l’idea con continui sopraluoghi e studi approfonditi sui vari contenitori d’arte, con richieste di autorizzazioni quando necessario. Ho sviluppato l’idea talvolta con disegni cercando poi di contestualizzare la scena quasi sempre con l’uso di un grandangolo e con un accorto studio delle luci. In bianco e nero, per sottolineare l’azione così che l’immagine diventa “altro” caricandosi di significati ulteriori che vanno oltre lo scatto rappresentato. In un tutt’uno con il mirabile testo di Mimmo che racconta, approfondisce, esalta la storia, solleva il velo, incuriosisce. L’arte e l’umanità insieme. Pura maestria di parole .

Un progetto che mi ha portato ad approfondire la conoscenza di luoghi speciali e scoprire contatti con persone speciali. Ci si è rivelato, quindi, un mondo ancora tanto da valorizzare, uno scrigno fondamentale da tenere sempre aperto come esempio per noi e soprattutto per i nostri giovani.

Grazie Mimmo per questo viaggio percorso insieme.

Marco Nicolini

 

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