Cronache

DELICATI EQUILIBRI – di Walter Turcato

Cronache Di Cult

 

…sono lieto di condividere su Agorà questo evento che inaugura una nuova stagione di attività espositive, a coronamento di una mia ennesima esperienza di ricerca fotografica, nata dal desiderio di una comunicazione libera da schemi precostituiti, al servizio del solo mio pensiero creativo…

Walter

 

In occasione della diciassettesima edizione di Photofestival, una delle principali manifestazioni dedicate alla fotografia in Italia, MADE4ART è lieto di presentare presso la propria sede nel cuore di Brera, il quartiere dell’arte nel centro di Milano, un’esposizione di opere dell’artista fotografo Walter Turcato, un progetto a cura di Gigliola Foschi.  

 

Delicati equilibri

Paesaggi avvolti in una luce soffusa, morbida, ovattata, dove le presenze degli alberi, degli elementi naturali, e pure dell’architettura non si stagliano, ma affiorano, compaiono lievi, intrecciati alle trame del legno con cui si pongono in dialogo. 

Le immagini di Walter Turcato sono infatti  stampate su un supporto ligneo scelto con cura, in modo che i nodi del legno e le sue linee quasi evanescenti costruiscano una relazione armonica e inaspettata con i soggetti delle fotografie. 

Non solo. 

Operando in questo modo le sue non sono più solo immagini da vedere: da esse promana infatti il profumo caldo e sottile del legno. Si crea così un’esperienza sensoriale che, oltre alla vista, coinvolge pure l’olfatto. 

La  natura si offre allo sguardo, ma al contempo si presentifica come materia, come un sottofondo odoroso, come una parte non marginale del linguaggio con cui si esprimono tali immagini.  

Il risultato dà origine a opere uniche, non riproducibili, basate su una intimità quasi tattile, dove la tessitura materica del legno ci riavvicina alla natura. 

Sospese in un tempo senza tempo, quasi fiabesche,  queste immagini sono delicate come un  disegno a matita con pochi tratti leggeri che non vogliono imporsi, ma suggerire l’incanto della terra e delle cose, anche le più umili. 

Le sue sono opere materiche e al contempo quasi evanescenti, evocative e mai puramente descrittive, che si nutrono di quel vuoto e di quel  silenzio nei quali è possibile far emergere la voce della natura e la vita organica delle cose senza dissiparne il segreto, senza tradirne il linguaggio. 

Walter Turcato ci offre i suoi paesaggi poetici e affabili, i suoi elementi trovati magari camminando in città, come un dono nato da uno sguardo amorevole e paziente che sa  farsi accoglimento e ascolto, così da generare un’esperienza  affettiva, mentale ed emotiva. 

Il suo è un gesto capace di far sopravvivere ciò che facilmente sarebbe scomparso; di più,  è un dono in grado di allontanare con leggerezza il rumore del mondo e l’ansia del tempo che incalza, per farci di nuovo udire la voce silenziosa delle cose e della natura. 

Simili a metafore del silenzio, le sue immagini ci invitano a un tacere rasserenante, a pensieri fluttuanti simili ai sogni a occhi aperti, a fantasticherie dolci e profonde. 

La sua ricerca cattura l’attenzione con delicatezza, favorendo emozioni e richiamando ricordi, consapevole che ogni elemento che ci circonda, anche il più negletto, può regalarci meraviglia, può trasformarsi in bellezza, se guardato e fotografato con un atteggiamento carico di pietas e di stupore.  

Grazie a simili immagini ciò che egli ci presenta, senza ostentazioni estetizzanti, non è più qualcosa di inerte davanti a noi, ma una sottile presenza che ci ri-guarda, che ci tocca con la sua vita interiore e nascosta.    

Gigliola Foschi
Curatrice

 

 

 

La personale di Walter Turcato “Delicati equilibri” comprende una selezione di opere realizzate tra il 2017 e il 2022 rappresentativa della sua più recente produzione artistica. I soggetti ritratti, che hanno suscitato l’interesse del fotografo e sono stati da lui ritenuti in grado di dialogare efficacemente con le trame del supporto ligneo sul quale sono stati stampati, spaziano dal paesaggio all’architettura, all’oggetto trovato, mentre sono quasi sempre privi della componente umana, solo intuita e accennata. L’amore di Turcato per il legno, per la natura e per la fotografia dà vita a opere uniche, una ricerca che pur volendo spingersi oltre, verso realizzazioni sempre nuove e sempre più armoniche a livello estetico, non vuole essere fine a se stessa, ma desidera catturare l’attenzione dell’osservatore favorendo emozioni, suscitando dubbi, richiamando ricordi, consapevole di come la nostra vita possa ancora regalarci meraviglia.  

Delicati equilibri sarà aperta al pubblico dal 15 al 29 ottobre, visitabile anche prenotando il proprio appuntamento con una mail a info@made4art.it; opening sabato 15 ottobre dalle ore 17 alle 20, per gli altri giorni apertura al pubblico il lunedì dalle ore 15 alle 19, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 19 e il sabato dalle ore 15 alle 18.

Info aggiornate su:
http://www.made4art.it/portfolio/photofestival-walter-turcato-delicati-equilibri-a-cura-di-gigliola-foschi/

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Un commento

  1. Della mostra tematica di Walter Turcato, nel post su Agorà di Cult, possiamo vedere sette opere caratterizzate da soggetti non immediatamente identificabili, immersi in tonalità seppiate, che parlano d’antico, di tempi remoti, luoghi d’affezione, forse ricordi.
    Opere in cui la fotografia si fa arte, sentimento, suggestione.
    L’autore si avvale di elementi del reale, oggetti comuni e paesaggi, e, con un accurato intervento di selezione, prelievo e astrazione, li eleva a cifra espressiva di un sentire intimo, personale, scegliendo per la stampa supporti in legno. La fotografia, dunque, stringe un rapporto di reciprocità con quel materiale che non si limita a svolgere la funzione di mero supporto per la stampa ma entra attivamente nel discorso visivo-narrativo: l’immagine, infatti, si integra e si fonde con la matericità e le tonalità calde del legno, dialogando intensamente, poeticamente, con le componenti della sua struttura – nodi, venature, anelli di accrescimento -, di solito considerate difetti del legno e qui valorizzate, lasciate libere di affiorare in trasparenza o manifestarsi apertamente, a integrazione e completamento del soggetto fotografato.
    Il risultato è un insieme di opere caratterizzate da eleganza formale e un tono lirico vibrante, che dell’Autore disvela sensibilità nel saper guardare e abilità nel raccontare e comunicare.

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