Mentre piove aridità – di Ermes Signorile
dai Tavoli di portfolio.
“Il complesso equilibrio tra ciò che gli altri vedono da fuori e ciò che c’è dentro di noi rappresenta al massimo il nostro “Io”.
In ciascun individuo, in ogni sua crepa e taglio, in ogni relazione con se stesso o con gli altri, esiste un filo rosso che collega ciò che siamo e ciò da cui vorremmo fuggire.
Un volto che sembra tranquillo può celare un grido di aiuto.
L’uso esclusivo del bianco e del nero nella rappresentazione della realtà esprime profondamente le ferite e le crepe presenti in ciascun individuo, quasi a simboleggiare la relazione tra la nostra anima, candida e pura, e il nostro corpo, macchiato di nero e buio.
Dopo il mio secondo esaurimento nervoso, questi pesi a volte si sono alleggeriti, a volte sono diventati più opprimenti.
La riabilitazione, la depressione, la ricaduta dopo l’astinenza possono pietrificare, renderci inermi, ma soprattutto vulnerabili.
Il nero è intrinsecamente buio, a volte senza via di fuga, un condensato di vuoto.
Il bianco, limpido, quasi asettico, l’ideale di purezza, che è ormai andata perduta.”
Ermes Signorile