TOTEM e TABU’_Anteprima_21- UNDER MY SKIN – a cura di Gianfranco Irlanda
LAB Di Cult 173 FIAF
UNDER MY SKIN
Il gruppo da me coordinato con il supporto di Fabiana Privitera si è orientato subito, e quasi inevitabilmente, su alcuni aspetti problematici del nostro rapportarci tra esseri umani e con il mondo: l’accettazione di sé, il disagio fisico e psichico, la disabilità, la violenza di genere, l’intolleranza razziale. Il fil rouge dei progetti è il rapporto tra esteriorità e interiorità, due mondi che a volte sembrano inconciliabili, in qualche caso sono apertamente in conflitto, e in altri invece convivono e riescono a dialogare, creando sinergie positive che rendono questo mondo degno di essere vissuto.
La pelle, quindi. La pelle come primo contatto col mondo esterno a noi. La pelle come corazza, la pelle come appartenenza, la pelle come rappresentazione fisica del nostro disagio, la pelle che conserva traccia delle nostre ferite e delle nostre sofferenze, la pelle che manifesta visivamente la nostra età e il nostro vissuto.
Ma ci rendiamo conto presto che la pelle è solo la superficie di quanto viviamo e manifestiamo all’esterno, con pensieri, sensazioni, sogni, tumulti interiori che non riescono a restare racchiusi e confinati dentro questo involucro che, se da un lato ci protegge, ci delimita e, da tanti punti di vista, ci limita, in una dinamica ambivalente che resta una delle problematiche fondamentali del nostro percorso.
La problematica tra l’essere e l’apparire, la dinamica tra senso di appartenenza e desiderio di accettazione, il rapporto sempre fluido tra il Totem del nostro essere intimamente legati a qualcosa, che ci rappresenta nel profondo, e il Tabù del manifestare appieno questa appartenenza, non sempre socialmente accettata.
E la problematica si manifesta anche nell’elaborazione dei progetti da parte degli autori coinvolti, perché le tematiche affrontate sono qualcosa di vissuto direttamente e con intensità, rendendo la rappresentazione di quanto si agita sotto la superficie un vero e proprio percorso esperienziale, un mettersi a nudo di fronte all’altro che ci osserva, mostrando sé stessi, “sotto la propria pelle”.
Le opere di Benedetta Di Biase, Andrea Fiorentino, Federica Lamagra, Letizia Maffei, Lucia Montanaro, Rossella Mutone, Fabiana Privitera, Emanuela Vitale rappresentano con intensità queste dinamiche, qualcuna palesemente, quasi sfacciatamente, altre in maniera più sottile, fino alla metafora che sfocia nell’onirico.
Gianfranco Irlanda
Coordinatore del LAB Di Cult 173 FIAF