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UNICA, guardarsi e non vedersi è un arte comune – di Sara Nencioni

BenvenutoFIAF

C’è sempre chi è più bella, più alta, più tornita, meno formosa, più chiara, più scura, con i capelli mossi, i boccoli, la frangia, il labbro sottile, turgido, pieno stretto, largo, l’occhio verde, blu, azzurro, marrone, lungo, allungato, corto, grande, piccolo, vicino, il neo, senza neo, le lentiggini, i brufoli, la pelle liscia, una seta, una pesca, senza rughe, con quella ruga di espressione, di fascino, di età, di giovinezza, di dolore, di gioia che tu non hai.
Come non hai quel seno minimo, grande, alto, piccolo, da coppa di champagne, quei capezzoli piccoli e appuntiti, grandi e scuri, rosa, rossi, piatti, i fianchi stretti, morbidi, senza segni, con i muscoli, senza smagliature che tu non hai.
E le gambe? Il sesso? I peli? Il culo?
Tutto dovrebbe essere meglio, diverso, rifatto, di meno, di più, più su, più giù, più duro, più …

Mentre cammini sfogliando il menu degli interventi da fare, un altro ti osserva desiderando essere te. Qualcuno ti guarda e ama un tuo difetto, qualcuno ti guarda e ammira qualcosa che tu non sai di avere.
L’unicità

Sara Nencioni

 

UNICA

 

 

 

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