Laboratori Di Cult

MEMORIE_Anteprima n°9 – Laboratorio 233 San Pietro in Casale

Tra le anteprime che stiamo pubblicando questa non è atta ad anticipare la visione del lavoro di un singolo autore ma ad aprire uno spiraglio sulle opere di un intero Lab di Cult, il n° 233 organizzato dall Circolo  Fotografico Punti di Vista di San Pietro in Casale (BO)
Numerosi sono i fotografi che hanno aderito all’iniziativa, tra questi Angelo Riberti, Anna Cavallo, Roberto Dozza, Irene Bartolomeo, Katia Conti, Lucia Sciuto, Monia Gnudi, Maurizio Lolli, Guido Tibaldi, Valentino Brunelli, Valeria Pritoni, Vincenzo Terracciano.

Senza memoria l’uomo abbandona la dimensione della vita vissuta, delle piccole come delle grandi emozioni, dei piaceri ma anche del loro contrario, dei rapporti umani. Il ricordo allieta spesso il nostro tempo, ne permea lo scorrere. Memoria individuale, memoria collettiva, non sono concetti impermeabili, vi è una inevitabile contaminazione, l’individuo è parte della collettività che è a sua volta composta di individui. In fotografia, quanto può apparire di più personale dall’alveo dell’intimità che crediamo inattaccabile, insuperabile. Cambiano i soggetti, i luoghi ma i linguaggi con cui si esprimono appartengono a tutti, da una declinazione singolare, al linguaggio universale.

Ed è in questa prospettiva che gli autori hanno dato vita ai progetti. Quanto può in apparenza ascriversi a una riflessione, una narrazione tutta famigliare vediamo invece il meccanismo emozionale che si instaura appartenere alla collettività, nel rapporto tra passato, presente, futuro. Eventi tragici che sono si passato ma che dialogano con il presente, ipotecando forse il futuro. L’avanzare  della tecnologia, con uno sguardo nostalgico all’ieri e uno più preoccupato che curioso al domani. O ancora una simpatica sintesi, da analogico a AI, il concetto di tempo, la natura con le contraddizioni, e i pericoli, a cui assistiamo.

Non c’è un file rouge che unisce il contenuto delle narrazioni, c’è una comune volontà di giungere a una sintesi nell’affrontare i grandi temi che interessano il nostro essere nel presente, erede del passato, embrione  di un possibile futuro.

Anteprima di alcuna delle opere elaborate:

 

ANNA CAVALLO

“Caro amico ti scrivo”
Improbabile corrispondenza. Una vecchia macchina per scrivere che tenta di compilare una e-mail.

 

IRENE BARTOLOMEO

“Trentatrè”
Se si dimentica ikl passato, si ritorna al passato.
Il 26 gennaio di ogni anno si ricorda il sacrificio alpino durante la battaglia di Nikolajewka, che contò 40.000 perdite.
Fu uno degli episodi più drammatici della storia militare italiana.

Oggi, in un mondo pieno di conflitti, con il motto “onorare i morti aiutando i vivi” la Protezione Civile A.N.A. promuove valori come il rispetto della libertà il coraggio di affrontare le difficoltà, la solidarietà fra uomini che non si sono separati di fronte alle avversità.
Un passaggio di testimone tra le generazioni, un legame che non deve interrompersi tra chi è stato protagonista diretto e chi oggi ha il dovere di coltivare questa eredità.

 

GUIDO TIBALDI

“Memorie”
Agostino ritiene che il tempo non esista oggettivamente. Esso si divide in tre parti: passato, presente e futuro. Il passato non esiste in quanto non è più; il futuro non esiste in quanto non è ancora; e il presente attimo dopo attimo diventa passato, e se così non fosse sarebbe eternità e non presente.
Allora il tempo si riduce ad una sua percezione soggettiva in cui il passato è un ricordo sfocato, il presente percezione sensoriale ed il futuro immaginazione di possibilità.

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