Laboratori Di Cult

Memorie – i Cataloghi dei LAB Di Cult FIAF

Atto conclusivo dei Laboratori Di Cult FIAF

 

MEMORIE, ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà

Un viaggio fotografico senza paracadute attraverso il proprio vissuto.

Ogni anno il tema scelto collegialmente dai Lab Di Cult per l’analisi e la realizzazione  di un racconto per immagini genera una reazione emotiva policroma.
Alcuni sono fortemente stimolati dall’assunto e si lasciano trascinare dall’impetuoso torrente creativo, altri sono affascinati, ma al tempo stesso intimoriti, dubbiosi della propria vena artistica, altri ancora si allarmano, agitandosi al punto da giustificare la propria rinuncia.

Effetto del formidabile potenziale linguistico della fotografia, musa sleale ed ammaliatrice capace in un istante di rivelare il nostro sentire e renderlo fragile.

Per la prima volta, dalla nascita dei laboratori, siamo più di mille a condividere lo stesso percorso, rincorrere lo stesso desiderio e questo, crediamo, sia un risultato incontrovertibile del movimento che negli anni si è generato.

Raccogliendo il testimone generosamente lasciatoci da Silvano Bicocchi abbiamo sentito fin dalla proposta del tema la responsabilità di questo compito e ringraziamo ogni singola persona che si è messa in discussione nell’affrontare la sfida, azzardandosi ancora una volta, o forse per la prima, lungo l’intricato percorso che porta alla valorizzazione della propria espressività.

La consapevolezza di confrontarci con autori provenienti da quasi tutte le regioni italiane, la coscienza di aver attivi contemporaneamente ben 52 laboratori, ci fa sentire ancora più intensamente la responsabilità del progetto. L’iniziativa ha avuto l’ardire ed il merito di coinvolgere fotografi amatori ed esperti di ogni età, estrazione sociale e provenienza geografica, dando vita a un mosaico vibrante e complesso di storie individuali e collettive, di emozioni e di immagini che celebrano in modo potente e appassionato il valore intrinseco e la forza evocativa della memoria.

La stragrande maggioranza di questi laboratori si è svolta in presenza, offrendo ai partecipanti l’opportunità, unica e insostituibile, di immergersi completamente nell’esperienza creativa. Queste sessioni, face to face, hanno permesso uno scambio diretto e proficuo, dove tecniche fotografiche, ispirazioni artistiche e visioni personali sono state condivise liberamente, creando un ambiente di apprendimento collaborativo e di arricchimento reciproco.

La capillarità dell’iniziativa ha messo in luce l’importanza dell’inclusività superando confini territoriali alcuni Lab Di Cult  sono stati organizzati in modalità online.

Questa scelta si è rivelata vincente, abbattendo efficacemente le barriere geografiche e riuscendo ad accogliere partecipanti provenienti da realtà finora escluse.
La formula virtuale ha dimostrato in maniera inequivocabile la straordinaria capacità della fotografia di connettere persone e luoghi, trasformando la distanza in una preziosa opportunità per un confronto culturale ancora più ricco, diversificato e stimolante.

Il tema Memorie nella declinazione “Ciò che è stato, ciò che resta e ciò che resterà” ha allenato il nostro pensiero fotografico ad espandersi in tre diverse direzioni temporali. Ricercare e riflettere sul passato, analizzare e riconoscere il presente, proiettarsi ad ipotizzare un futuro possibile.
Ci ha guidato non un nostalgico sguardo al passato, ma la ricerca delle radici del nostro essere come persone, cittadini, società, collettività rafforzando la consapevolezza del presente e delle potenzialità del divenire.

Il concetto di “Conseguenza” quale risultato pratico, tangibile, derivato o potenzialmente derivabile da una determinata causa o condizione, da eventi o scelte nostre o altrui è stato ampiamente indagato a partire dalla propria esperienza personale o dall’osservazione dei territori di appartenenza.

Comprendere le dinamiche consequenziali, è fondamentale per assumersi la responsabilità delle proprie azioni e per valutare con consapevolezza il possibile impatto delle proprie scelte sul futuro.

“Memorie” non è stato quindi solo un progetto fotografico, piuttosto un vero e proprio viaggio introspettivo nell’anima più profonda del nostro Paese. Ogni singolo scatto, ogni sinossi, ogni racconto condiviso, è diventato un tassello fondamentale di questa grande e complessa narrazione collettiva.

Un’opera corale che testimonia come le memorie siano il tessuto connettivo, il legame indissolubile e la vera essenza della nostra identità culturale e nazionale.
L’iniziativa ha messo ancora una volta in evidenza come la fotografia non sia soltanto uno strumento per catturare istanti da ricordare, ma un potente mezzo per rielaborare il vissuto, per custodire il patrimonio interiore e per proiettare la nostra storia verso il futuro.

Massimo Mazzoli e Stefania Lasagni
Team di Cult Fiaf

 

​Cataloghi dei LAB Di Cult FIAF

editing a cura di Barbara Armani (Sestri Levante)

 

LAB Di Cult 197, Alessandria, Domodossola (VB) 
LAB Di Cult 199, Arezzo, Firenze, Pistoia, Siena
LAB Di Cult 200, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa
LAB Di Cult 201,
Modena, Bologna,
Reggio Emilia e Verona
LAB Di Cult 203, Prato
LAB Di Cult 209, Liguria di Ponente
LAB Di Cult 210, Pordenone
LAB Di Cult 212, Crema (CR)
LAB Di Cult 213,
Frosinone
LAB Di Cult 216,
Voghiera (FE)
LAB Di Cult 219, Abruzzo, Molise
LAB Di Cult 223ED, Chiaravalle (AN)
LAB Di Cult 224, Arcola (SP)
LAB Di Cult 225, Piemonte
LAB Di Cult 226, Ravenna
LAB Di Cult 233, Minerbio (BO)
LAB Di Cult 234, Campania
LAB Di Cult 235, Rho (MI)
LAB Di Cult 237, Colorno (PR)
LAB Di Cult 242, Codigoro (FE)
LAB Di Cult 248, San Giovanni Lupatoto (VE)

 

A questa pubblicazione ne seguiranno altre fino a conclusione di tutti i Cataloghi prodotti dai Laboratori.

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