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MAURIZIO LIGABUE – Talent Scout

 
 
 
 
 
 
 
 

TALENT SCOUT

 
Agorà Di Cult sarà il percorso di visibilità dei 4 Autori della Sezione Senior e 2 Autori della Sezione Giovani “Segnalati” dalla Commissione selezionatrice del Progetto FIAF “Talent Scout” 2019.
Le finalità di questo Progetto sono quelle di dare ai Presidenti di Circolo Affiliato FIAF l’occasione di far conoscere il lavoro di quei soci che, pur distinguendosi per capacità e passione, non hanno mai provato a confrontarsi con la platea nazionale della fotografia italiana. Ogni Presidente ha avuto la possibilità di proporre un socio della categoria GIOVANI (di età inferiore a 30 anni) e un socio della categoria SENIOR (di età superiore a 30 anni).
 

MAURIZI LIGABUE, Socio (Senior)
del Gruppo Fotografico “Grandangolo”, Carpi (MO)

Autore segnalato al progetto Talent Scout della FIAF.

 
Vivo a Correggio Reggio E. da sempre appassionato di fotografia, la mia formazione tecnica parte dalla fotografia analogica, fu un viaggio senza una meta precisa, foto di famiglia, vacanze, però mi permise di affinare la tecnica ma senza addentrarmi e dare una struttura alle cose che facevo.
Sono passato al digitale con un approccio diverso, un’idea fotografica tesa a raccontare i luoghi, gli incontri, le sensazioni,sensazioni, con l’ambizione di coinvolgere chi guarda.
Dal 2014 faccio parte del Gruppo Fotografico Grandangolo B.F.I. di Carpi.
Maurizio Ligabue
 

Le Opere

 

Foto singole.

 

Portfolio: “Io sono una strada”

Il viaggio come percorso interiore, oltre i confini del reale,
la ricerca del sé attraverso gli elementi del paesaggio e l’identificazione tra uomo e natura. Cammino
onirico nella propria coscienza.
I destini dell’uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili
percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà, alternati da periodi di calma e tranquillità. Ma arrivano ugualmente al mare, con la consapevolezza di aver vissuto,
non solamente di esistere.

Maurizio Ligabue

 

 

Portfolio: “La Famiglia di Magalot e Marò…”

Con queste immagini ho voluto indagare cosa c’è oltre la maschera di questi due ra- gazzi, che si esibiscono come artisti di strada.
Spesso vedevo le loro perfomance, ma nn andavo mai oltre.
Pensavo fossero un pò strani, artisti, e che vivessero fuori dalle convenzioni!! Sbagliavo tutto, conoscendoli e frequentando la loro casa ho respirato la loro sereni- tà, quella dei figli,
Il lato artistico chiaramente pervade la casa come giusto che sia! Ho trovato una fa- miglia unita, con un invidiabile visione della vita!

Maurizio Ligabue

 

Portfolio: “La mia ragazza

La mia Ragazza….c’è
c’è nei momenti felici
c’è nell’educazione del figlio
c’è quando serve il conforto
c’è quando serve fermezza
volgo il mio sguardo e lei c’è

Maurizio Ligabue

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Portfolio: “Il compostaggio”

E’ un processo di riciclaggio dei rifiuti organici attraverso il quale si ottiene un ottimo fertilizzante naturale, chiamato “compost”.
Il compost, o composto (dal latino compositum, ovvero costituito da più sostanze) è una pratica utile a stabilizzare biologicamente qualsiasi residuo organico convertendolo in un prodotto finale ricco di humus, dotato di elementi nutritivi di elevate proprietà fisiche, igienicamente sicuro, esente da semi vitali di erbe infestanti.
Detto anche terricciato o composta, è il risultato della bio-ossidazione e dell’umificazione di un misto di materie organiche
 

 
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Portfolio: “Oltre i canneti, oltre gli scanni”

Il paesaggio è costituito da elementi naturali e artificiali e da forme viventi in divenire. Il concetto di paesaggio prevede in se stesso crescita, cambiamento, deterioramento e mantenimento.
I diversi elementi traducono i valori culturali in dimensioni paesaggistiche formali e spaziali che contribuiscono ad affermarne l’identità e la bellezza.
Il paesaggio va concepito come “un cantiere eterno”, in perenne trasformazione.
Vanno anche considerate e superate le contrapposizioni tra paesaggio come “dominio del naturale” e ambiente costruito come “dominio dell’artificiale”. Il paesaggio è ad un tempo naturale ed artificiale.

(Da manifesto per il Paesaggio Università Federico II Napoli )

 

 
 

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11 commenti

  1. Su “ Io sono una strada”
    Una salita in solitario e subito l’essenza di una porta offre un’occasione, un camminamento facilitato che però pone delle condizioni. Conosco chi, pur di trovare nuovi e liberi percorsi, preferisce schivare ad arte i rovi più e più volte. Chi sceglie il cammino in solitario, comunque non è mai veramente solo.
    Ora l’incontro è con un cancello che separa da una solida e grande casa, ora l’incontro è con quella che fu una casa mobile; questa, di strada ne avrà fatta, forse adesso non potrebbe più muoversi anche volendo, ma non alza recinzioni e offre ciò che può, una panchina per riposare. Se occorre.
    Naturale il bivio in un cammino, la scelta è continua e necessaria, è la fede in qualcosa, in un principio. Forse per questo qualunque sia la scelta, è sempre e comunque quella giusta.
    Una porta e un passaggio si ripresentano. Certo se al di là del muro, oltre la porta appare un territorio simile a quello che si potrebbe abbandonare, può anche accadere di chiedersi se un cambiamento può essere determinato da ciò che si attraversa o dal modo in cui lo si attraversa.
    Di certo il momento più intenso, è l’incontro con le strade del futuro, sì, i solchi, pronti alla semina o già seminati e guardati a vista da alberi forti che le costeggiano e non le abbandoneranno mai. E’ questo il luogo in cui sostare almeno per un po’, per raggiungere infine una riva che sempre è approdo e partenza al contempo.
    Se quell’acqua fosse di fiume sarebbe in movimento continuo verso il mare aperto, se fosse di lago sarebbe lì a scambiare gocce d’acqua col cielo, gocce che sono anche quelle del mare e della terra, che sono anche quelle delle creature del mare della terra e del cielo.
    E’ movimento ad oltranza.
    Eletta Massimino

  2. Conosco Maurizio Ligabue da diversi anni, data la mia frequentazione dei progetti del Gruppo “Grandangolo”, per questo ho il piacere di averlo seguito nel suo incedere nel linguaggio fotografico che, come per tanti, dall’immagine singola l’ha spinto nelle difficoltà dell’opera a portfolio.
    Apprezzo la sua autentica ricerca nella scelta tematica verso argomenti che dalla sua quotidianità domestica si sono allargati verso i territori regionali in cui abbiamo allacciato nuove amicizie, a testimonianza che il tema nasce da una necessità autentica indotta dal percorso collettivo alla scoperta del mondo.
    Apprezzo anche i suoi slanci nello sperimentare diversi stili nell’interpretare i nuovi temi, la sua è una sincera spinta nel cercarsi attraverso la pratica fotografica.
    L’esperienza di almeno un Laboratorio all’anno l’ha aiutato in questa maturazione offrendo un tema dato che è stato lo stimolo al cimentarsi in inattesi contesti da narrare.
    Ho l’impressione che l’impegno di realizzare una nuova opera sia per lui ormai una necessità vivificante, un’opportunità che dà nuovo senso al suo fotografare.
    Grazie a Maurizio Ligabue per la condivisione della sua opera e l’esempio di sereno e operoso impegno che offre con una splendida umanità.

  3. Maurizio possiede la capacità di saper raccontare le persone e i luoghi attraverso la fotografia.
    In questi anni è cresciuto fotograficamente in modo straordinario grazie alla sua eccezionale capacità critica e alla sua forte vena sperimentatrice. Il suo percorso è visibile soprattutto nel processo creativo del lavoro a portfolio in cui come fotografo si è progressivamente trasformato da narratore di storie a narratore di sentimenti. Le sue immagini sono andate via via raffinandosi trovando linguaggi sempre più coerenti con l’idea progettuale. E’ un piacere potersi confrontare con il suo lavoro e vederlo crescere.
    Ora aspetto con gioia un nuovo lavoro…

  4. Il percorso di Maurizio è iniziato tanto tempo fa come quello di tanti fotoamatori “della sua epoca”, la sua passione è profonda e coltivata con cura. Ciò che lo rende assolutamente speciale secondo me è la voglia di sperimentare, di migliorarsi, di confrontarsi, mettersi alla prova e crescere ancora. Non si accontenta, chiede consigli, li ascolta, cesella i propri lavori lettura dopo lettura, con consapevolezza. Fotografa tanto, ma non tanto per fare, cura sempre ogni aspetto dei suoi lavori. E’ un autore sensibile a cogliere il bello anche nelle discariche oltre che nei paesaggi più affascinanti, sempre disponibile al confronto all’interno del fotoclub è diventato una pietra miliare. Grazie Mauri in attesa del prossimo progetto (che sarà una bomba) ci gustiamo quelli che ci hai proposto in questo Talent Scout

  5. Grazie Eletta Massimino,
    ha colto in pieno il senso del mio lavoro, e di questo sono felice perché è arrivato il messaggio che intendevo trasmettere.
    Devo dire che mi sono emozionato leggendo la sua interpretazione, che è molto affine al mio pensiero!
    spero di avere l’occasione di ringraziala personalmente !

  6. Renza Grossi e Stefania Popy Lasagni
    che dire, sono quasi imbarazzato da tanti complimenti!
    Vi ringrazio per la stima e per l’aiuto che non avete mai negato.
    Devo dire che se nn avessi incontrato un gruppo di persone come i soci del Grandangolo di Carpi,
    questo percorso probabilmente si sarebbe perso in mille rivoli,
    Non è stato semplice,
    ma con lo studio, l’impegno, la voglia di mettermi in gioco associato all’esempio e che avevo nel gruppo e ai consigli vari autori/lettori è stato determinante per la mia crescita personale e fotografica
    Grazie

  7. Ho proposto Maurizio al Talent Scout 2019, perché ho creduto che la progressione dei suoi progetti meritasse di essere conosciuta non soltanto ai consueti amici che ormai lo apprezzano da tempo, ma ad una cerchia più ampia di appassionati come lui.
    Lui è un vero appassionato, in ogni progetto, in ogni argomento che tratta, ci mette quella “foga”, quella “irruenza” che è tipica dei giovani, che si approcciano da poco al mezzo fotografico.
    Come è già stato ricordato, non disdegna tecniche diverse, stili diversi, pur di raccontare quello che ha in mente. E’ un continuo meravigliarci, noi del nostro circolo, ogni volta che ci presenta un nuovo progetto, perché gli stili e gli approcci cambiano continuamente. Il suo stile è la coerenza con il tema affrontato.
    E lo sta dimostrando tuttora, dopo oltre in anno dalla sua candidatura, con nuovi racconti, nuove lettura delle sue immagini.
    Sono contento di averlo proposto.
    Grazie a Maurizio.
    Ciao, Danilo, presidente del Grandangolo di Carpi.

  8. Grazie Presidente per aver creduto nelle mie possibilità!
    Mi diverte e appassiona molto provare tecniche diverse cercando di mantenere una coerenza formale!
    Gli stimoli non mancano, spero di proseguire in questo percorso!
    È doveroso riconoscere l’importanza del tuo lavoro preciso, puntuale, e ci stimoli sempre a migliorare!

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