Laboratori Di Cult

TOTEM e TABU’_ Anteprima_16 – di Angelo Pepe e Paola Tarroni

LAB Di Cult 159 FIAF

‘Stasera? Apericena!

E’ arrivato il momento. Cala il sole, si accendono le luci della città e il popolo milanese (ma questo succede anche in altre grandi città) scende in strada. Giovani e meno giovani, studenti o lavoratori, si ritrovano per un drink e una cena veloce a base di spuntini o, come si dice, finger food.

L’offerta è ampia, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Ci si può trovare in tanti davanti ad un bar in voga, ma molto economico, che si raggiunge facilmente in bicicletta, dove si consuma anche in piedi chiaccherando con colleghi ed amici, facendo nuovi incontri interessanti; oppure in un locale di Brera o Corso Como, un po’ caro, ma ben frequentato; in questo caso si cura l’outfit che deve essere all’altezza, si indossa un accessorio originale… qualcosa per farsi notare.

Seduti in coppia ad un tavolino elegante, mentre si svapa, o seduti per terra con le amiche davanti al Pub, in  un bel gruppo in un locale eccentrico, ad un aperitivo con la musica, al riparo dal freddo in uno dei molti dehor che il Covid ci ha lasciato, sui navigli o su una rinomata terrazza in Duomo, in un locale storico, dove sono nati alcuni cocktail che hanno fatto la storia dell’apertitivo. Incuranti persino del meteo e del freddo, ci si trova per un’apericena veloce, informale, senza impegno, si stà preferibilmente per strada, fra le auto parcheggiate o che procedono per la strada evitando i gruppi di gente.

L’aperitivo nasce come l’occasione informale di bere e stuzzicare qualcosa di gustoso e, nello stesso tempo, come momento d’incontro, di socializzazione, in cui ci si rilassa e ci si dimostra ben disposti alla comunicazione, al dialogo, si manifesta apertura nei confronti degli altri. Negli anni si è “rinforzato” trasformandosi in apericena e soprattutto è diventato un rito, un fenomeno di costume, un culto. Benchè diffuso soprattutto nelle grandi città del Nord, l’apericena porta sicuramente il marchio di Milano, la città italiana “veloce” e “moderna” per eccellenza. L’apericena è indubbiamente anche un business e per molti è un lavoro.

La gente, i luoghi, sembrano pervasi da un senso di libertà, di spensieratezza e di euforia. Questa sera con un bicchiere di Spriz in mano, Milano, città aperta ci invita a scendere nelle sue vie e sembra accogliere  tutti.

Angelo Pepe e Paola Tarroni

Angelo Pepe e Paola Tarroni hanno sviluppato il progetto fotografico presentato nell’ambito di un progetto più ampio svolto insieme ad altri fotografi del CFM (Cesare Augello, Roberto Carlando, Marisa Di Brindisi, Domenico Giberti) non tutti aderenti alla FIAF.

Per una breve ma interessante storia dell’aperitivo  si può consultare Antropologia alimentare: storia dell’aperitivo – TaccuiniGastrosofici.it  a questo link.

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