Ricordi di Bambino – di Claudio Ratti
Ricordi di Bambino di Claudio Ratti
Opera realizzata e presentata al PhotoHappening-Simposio 2014 organizzato da CARPE DIEM di Sestri Levante.
Le cose sono andate così:
Il museo contadino in sé non mi aveva per niente colpito, non ho in me radici contadine e gli utensili d’epoca mi dicono poco o niente.
I locali poi erano sempre troppo “affollati” e “rumorosi” per me, che con la macchina al collo sono un solitario silenzioso.
Nella casa che ho fotografato invece ho trovato quello che cercavo, locali luminosi, arredamento minimalista o nullo e i miei “ricordi di bambino”.
Non me ne sono reso conto subito, solo la mattina della domenica ho focalizzato ciò che mi aveva “rapito”.
Quei pavimenti non perfettamente piatti, quelle mattonelle, lo zoccoletto dipinto di nero, quelle prese di corrente, i muri irregolari, quei letti alti (erano altissimi quando ero un bambino) con i materassi di lana e quei copriletti.
Il tutto mi ha fatto ricordare la casa di mia nonna, quando ci andavo d’estate tanti anni fa.
Poi, come mi capita spesso, i miei occhi cercano geometrie e in questa location sono stato fortunato.
Buongiorno, non riesco a vedere i commenti al lavoro che avevo fatto. È possibile averli in qualche modo?
Grazie
“Ricordi di bambino”, di Claudio Ratti, è un opera animata da una’idea narrativa artistica per aver condotto un’azione introspettiva con il linguaggio fotografico applicato ad un ambiente domestico casualmente visitato.
L’atto artistica ha spesso, come in questo caso, implicitamente un moto metaforico che trasla il senso della realtà in ambiti astratti personali, in questo caso autobiografici.
L’autore lo ha fatto con delle raffinate composizioni dove la luce, il gioco delle quinte, le cornici, il frammento, lo sfocato, ci immettono in uno spazio vuoto che può generare suggestioni con quel morbido sfumare dei grigi.
Sono poche immagini di buona qualità espressiva che scattate nell’attività collettiva del PhotoHappenning dimostrano che l’autore ha vinto la prova di dominio del set che aveva scelto.
E’ interessante questo tempo limitato che scade, entro il quale realizzare il proprio lavoro; ci si sente presi da un’urgenza che mette in moto una forte reazione inconscia, come è accaduto all’autore di quest’opera.
Complimenti a Claudio Ratti per l’efficacia con la quale ci ha comunicato il proprio sentito.
Silvano Bicocchi