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Coppa DiAF 2013

La Giuria della Coppa DIAF 2013 (Gran Premio DIAF – Boris Gradnik), composta dai Sigg. Maurizio Capobussi, Giorgio Pennati ed Antonio Riva, ha ricevuto tutti i file dei 20 lavori selezionati dal 6° Circuito, le Linee guida per le Giurie, l’elenco degli Autori ed una tabella per esprimere le proprie valutazioni secondo quanto previsto nelle stesse linee guida.

Tutte le informazioni relative agli Autori sono state fornite in stretto ordine alfabetico senza alcun riferimento alla classifica del Circuito. I membri della Giuria hanno analizzato i lavori e fatto le proprie valutazioni in modo indipendente.

Il giorno 16 Aprile la Giuria si è riunita confrontando le singole valutazioni e visionando su grande schermo e con adeguato impianto audio i lavori presentati procedendo poi alla valutazione finale ed alla stesura della classifica come  segue:


1° L’arcobaleno di Myriam – di Paolo Grappolini
: “Un lavoro completo sotto tutti i punti di vista (soggetto,fotografia,regia,montaggio,flusso narrativo,legame drammaturgico tra suono e trama,ecc.). Si sottolinea la capacità di affrontare un tema non facile con apparente semplicità: vicende umane registrate,vorremmo dire, da “una giusta distanza”. Un racconto che nella oggettiva drammaticità dei componenti di partenza trova il suo giusto equilibrio in uno sviluppo (e non sembri un paradosso) oseremmo dire lieve ed elegante che rimanda, in un certo senso, al classico ritmo sinfonico : il preludio filmico -non invadente- nel quale i medici sembrano assumere le vesti di angeli protettori, lo svolgimento nei due tempi (la delicata presentazione dei piccoli pazienti e, successivamente, la fase del gioco) con uno straordinario cambio di ritmo e quindi la breve chiave conclusiva (cosa in genere assai difficile) giocata sulla (quasi) certezza dell’esito positivo della vicenda, Lavoro,in conclusione,che offre significativi spunti di riflessione e che si fa veicolo di contenuti. Nella sua moderata ma fresca modernità comunica ed emoziona”.

2° Terra nera – di Gianni Rossi: “E’ noto come la fotografia,anche se risolta in una più complessa comunicazione audiovisiva,possa costituire ideale veicolo che perpetui  “memoria”.Prezioso quindi  ausilio nel fissare ricordi(personali o collettivi) che il tempo tende,in ogni caso,a rivestire di una patina dissolvente. Ecco Terra nera ci fa rivivere la tragica storia dei minatori di Marcinelle con una tale lucidità da rendere praticamente nullo il filtro del tempo e renderci quasi contemporaneo quel terribile dramma. Tutto contribuisce a coinvolgere il fruitore in quel sogno divenuto tragedia: la scelta delle immagini,la colonna sonora,la fluidità del racconto”.

3° Giochiamo ancora? – di Giuliano Mazzanti: “Un tema,quello della psicologia adolescenziale,solitamente riservato agli esperti del mestiere e che non ci risulta sia mai stato preso in considerazione nei nostri ambienti. Il tema,che in partenza(quasi per definizione diremmo)parrebbe oggettivamente ostico,viene invece declinato attraverso un validissimo progetto che ben definisce ritmi,dialoghi,fotografia,sottofondi musicali, seguito da un’abilissima regia che mette a registro tutte queste componenti. Troviamo anche che uno degli snodi vincenti sia stato quello di aver sviluppato l’argomento disegnando una originalissima trama di un vero e proprio racconto che pone a confronto,con stupefacente raffinatezza, le evidenti diversità delle sfere oniriche maschili e femminili; diversità che comunque alla fine,nonostante tutto,trovano sostanziali punti di contatto. Un racconto, in somma, che convince e coinvolge”.

  Viaggio per l’anima di Gaetano Poccetti

  Un treno per amico di Stefano Marcellini

  Anna, Marco (..e Lucio ) di Walter Turcato

  Digitale Purpurea di Gruppo RAL 81

  Occhio per occhio di Giacomo Cicciotti

  Vudu’ di Odetta e Oreste Ferretti

10° Buongiorno amore di Ivan Ciapetti

 Gli audiovisivi sono stati proiettati al 65° Congresso FIAF di Carbonia

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