Colonna sonora
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La colonna sonora costituisce parte integrante e imprescindibile dell’audiovisivo ed è in grado di sottolineare o talvolta di “lanciare” il messaggio. Indispensabile pertanto che l’opera, in ogni sua fase, si coordini con scelte sonore coerenti alle immagini proposte, sia dal punto di vista della musicalità che del ritmo.
Elementi costitutivi della colonna sonora sono brani musicali, composizioni, suoni, silenzi, rumori, parlato, adeguatamente mixati ed in stretta correlazione con le immagini.
Da sempre la musica si è dimostrata capace di agire sulla sfera emozionale dell’uomo riuscendo, con il suo potere evocativo, a dire molto più delle semplici parole. Lo sa bene chi si occupa di pubblicità, spettacolo e comunicazione in generale. E’ dimostrata una forte tendenza della mente a creare collegamenti tra musica e immagini e una notevole difficoltà ad accettare collegamenti diversi.
Ad esempio la Danza di Zorba evoca la Grecia mentre la musica di Enja i paesaggi irlandesi. Un brano di sassofono spesso ricorda le strade di New Orleans mentre il flamenco richiama inevitabilmente la Spagna e non certo l’Antartide. L’autore di AV dovrà prestare attenzione alla scelta dei brani che dovranno essere adeguati alle sequenza di immagini e ai temi trattati.
Di qui alcuni suggerimenti elementari, come l’opportunità di evitare brani famosi, spesso evocatori di situazioni e ambienti diversi rispetto al contenuto dall’AV. Talvolta brani famosi potranno essere utilizzati per sottolineare contenuti ironici o comici.
Parte integrante della Colonna Sonora potranno essere i rumori, pure dotati di grande potere evocativo. In tal senso si potrà ricorrere a registrazioni sul posto oppure reperire a poco prezzo nel web rumori preconfezionati (es. vento, ruscello, cascata, onde, spari, folla, ecc.)
L’inserimento di un testo recitato richede specifiche attenzioni. Il contenuto deve essere compreso perfettamente e al primo ascolto, per cui l’eventuale musica di accompagnamento dovrà essere abbassata al minimo. E’ opportuno inserire frasi brevi con concetti semplici, e la dizione dovrà essere perfetta, senza accenti o cadenze. L’ideale è ricorrere ad un professionista, evitando il “fai da te” casereccio. Importante anche il contenuto del testo nel quale non dovranno evitare frasi inutili e soprattutto già espresse dalle immagini per non ricadere in eccessi didascalici e ridondanze sgradevoli.
Interessante anche l’impiego di un testo parlato, registrato sul posto, come una intervista o simile. Nel giusto contesto, anche pause di silenzio possono risultare elemento pregevole.
Opportuno ricordare che la musica è connotata da timbro, altezza, armonia, melodia, durata. Ognuno di questi elementi ha un significato. Brani musicali completi o pezzi di musica classica, sinfonie etc. hanno già strutturalmente una loro architettura di sviluppo narrativo che va capita e armonizzata con il messaggio.
Ogni brano musicale è dotato di un ritmo e anche questo deve correlarsi sia con l’argomento del nostro audiovisivo che con la successione delle immagini. Purtroppo si sono visti paesaggi sconfinati del deserto Sahariano accompagnati da musica da discoteca (sic!). Un impegno particolare potrà essere posto nella sincronizzazione tra battute musicali, dissolvenza e sequenza fotografica.
Va da sé che la conoscenza e la sensibilità musicale diventano elementi fortemente qualificanti per ogni autore.
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
LA COLONNA SONORA – PRIMA PARTE di Angelo Chionna (2014)