La solitudine dell’anima di Silvia Sanna è un progetto che ad una prima analisi sembrerebbe orientarci verso la distruzione, l’isolamento, la perdita di speranza , la solitudine, dolore.
Gli autoritratti su sfondo nero enfatizzano corpo e oggetti dove cade la luce, accentuando una sensazione di claustrofobia ma soprattutto di assenza di sé e di ciò che di una persona porta a relazione, in un continuo rimando tra opposti, esterno – interno, io-super io, prigionia –libertà, desiderio-frustrazione. Un corpo costantemente sotto ricatto, violenza, menomato nel linguaggio, nel piacere, un corpo sottomesso, dolente, psichicamente in balia di stati d’animo inquieti. Una narrazione in cui, lingua, corpo, testa, spalle, pelle, mani e piedi, mento, labbra sono monchi all’azione da oggetti che ne negano l’azione e il proiettarsi agli altri e nel mondo.
Sono fotografie che ci mettono di fronte alle nostre mancanze e fragilità.
E mi piace leggerle dagli angoli di luce, in cui le debolezze diventano forza visiva e umana, i nostri errori occasioni di redenzioni, le nostre convinzioni dubbi per un altrove possibile in cui, dopo aver attraversato la solitudine annientante, questa sia lo spazio della rinascita, dell’empatia, dell’alterità, di amare noi stessi, liberi finalmente da costrizione auto ed etero imposte.
testo di Mauro Liggi
Silvia Sanna nasce nel 1986, Isola su un’Isola, in Sardegna (Italia) dove vive e lavora. Subisce costantemente il fascino della fotografia che descrive come una magia e si muove tra fotografia digitale, fotografia analogica istantanea e tecniche alternative.
Tra i temi che indaga ricorrono le condizioni, le ossessioni, la quotidianità e le relazioni tra gli esseri umani e tra gli esseri umani e la natura. Lavora soprattutto con l’autoritratto ma questo non la rende indifferente al paesaggio, tanto che spesso unisce le due cose. Ad oggi ha partecipato a mostre nazionali ed internazionali in Italia e nel mondo e ha vinto premi in Italia e all’estero. Le sue foto sono state pubblicate su riviste e webmagazine italiane e straniere.
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