Light and smoke – di Natalia Elena Massi
LIGHT AND SMOKE – di Natalia Elena Massi del C.F. LAMBDA
Opera esposta in occasione del Face to Face “Portfolio Tornado Ghedi”
Il fumo e’ un prodotto che ritroviamo nella vita comune, nei camini delle case, nello scarico delle auto, nelle fabbriche, nelle sigarette e in tanti altri momenti del vivere quotidiano. Sono affascinata dal fumo e dalle sue volute. Il fumo mi ipnotizza, mi fa sognare, lo guardo e mi perdo nei miei pensieri, un po’ come quando, da piccola, guardavo il fuoco nel camino, insieme a mio nonno.
Il fumo, con le sue volute, crea forme astratte ma anche immagini ben note e riconoscibili. E’ quel fenomeno che viene chiamato apofenia (l’apofenia è l’illusione subcosciente che tenda a ricondurre a forme note oggetti o profili dalla forma casuale. Un caso particolare dell’apofonia è la pareidolia che si configura come la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate, in particolare verso figure e volti umani)
Mi piace pensare di aver catturato immagini irripetibili essendo il fumo sempre in movimento, un movimento non controllabile e imprevisto.
Le immagini che vediamo in questo progetto fanno parte della mia prima mostra dal titolo LIGHT AND SMOKE.
Ad eccezione del colore, che ho volutamente applicato in post-produzione per enfatizzare quella che e’ la mia personale visione, non è stata adottata nessun’altra manipolazione.
“Light and smoke” di Natalia Elena Massi è un’opera narrativa artistica per la ricerca estetica che attraverso la forma bloccata dal tempo rapido della fotocamera accende l’immaginazione soggettiva. Le forme del fumo spesso hanno assunto il ruolo della connotazione nei ritratti, quando il fumare era un mito più acceso di quanto è oggi. L’autrice fermando le forme volatili sul fondale nero e scegliendo la cromia delle forme compie un atto creativo originale e dalla forte progettualità che tende all’eleganza e alla somiglianza col reale. Questa è un genere d’opera dal significato aperto dove trova la libertà d’interpretare anche l’immaginazione ed il gusto del lettore.
mi sono piaciute quasi tutte, ho qualche riserva dal punto di vista delle inquadrature che a volte tagliano le volute di fumo rompendo l’armonia (a mio parere ovviamente)delle linee curve; forse tenendo l’inquadratura più larga si poteva sopperire alla cosa.
Trovo più efficace la scelta del formato verticale (fumo che sale, meno quella del taglio orizzontale.
Comunque brava anche per gli accostamenti a altre forme che spesso condivido.
Grazie Riccardo per i consigli e suggerimenti. Nell’insieme anche per me la scelta verticale e’ quella che preferisco, anche se in alcuni casi trovo che il taglio orizzontale rappresenti meglio il soggetto.
La mia analisi del lavoro di Natalia Elena Massi si è divisa in due momenti. Nel primo momento ho analizzato le immagini da un punto di vista tecnico, compositivo e cromatico e la mia impressione è stata che le fotografie sono ben composte e piacevoli dal punto di vista cromatico ma nulla più….purtroppo il soggetto delle volute di fumo è stato già ripreso da molti autori e quindi mi è venuto da dire”niente di nuovo sotto il sole” . In un secondo momento poi mi sono accorto che tutte le immagini avevano un titolo..secondo me non si poteva fare cosa più sbagliata! Non si può costringere la fantasia di chi guarda le forme astratte del fumo a pensare nello stesso modo di chi ha titolato le foto!
Grazie Massimo per il tuo commento. Per quanto riguarda il titolo delle fotografie in effetti ero molto indecisa se scriverlo o meno (nella mostra non l’ho fatto). In realta’ non avevo intenzione costringere il lettore alla mia interpretazione, anzi tutt’altro. Come scritto nella presentazione, mi piace molto l’idea che ognuno abbia la propria visione guardando le fotografie. Nello stesso tempo però sono molto curiosa di conoscere l’interpretazione degli altri e forse il titolo, se qualcuno vuole leggerlo, potrebbe aiutare a conoscere la mia.
Ho visto la mostra e ne sono rimasta molto colpita. In primo luogo per l’idea, magari per gli addetti ai lavori non originale ma per una profana come me innovativa . L’ho trovata molto ben sviluppata, sia nelle forme scelte che nei colori e relative sfumature e soprattutto un ottimo lavoro di stampa e presentazione . Anche il nome dell’opera sotto ogni singola foto , lungi dal limitare la fantasia era da stimolo al dibattito ed al confronto tra cosa ha visto l’artista e cosa vedevo o potevo vedere io.
Al di la di tutte le parole, ho sempre ritenuto che , per il pubblico, l’arte dovesse essere in grado di trasmettere emozioni . Natalia c’è riuscita ! E ciò è tutto ciò che conta !! Aspetto il prossimo evento …buon lavoro !