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Flamenco – di Massimo Pascutti

FLAMENCO
di Massimo Pascutti

Ormai da diversi anni assisto nel periodo estivo ad un festival di flamenco che si svolge in un paesino dell’entroterra nel sud della Francia e anno dopo anno ho scattato numerose immagini durante la manifestazione. Ma è solo adesso che ho deciso di selezionare e raccogliere una serie di fotografie con l’intento di proporle al giudizio degli amici dell’ Agorà ed eventualmente esporle in una mostra .

Mi ha sempre affascinato questa antica danza, che è insieme espressività corporea ed esternazione di sentimenti forti e passionali, intensa, sensuale e drammatica. Ho cercato così di fermare alcuni istanti, alcuni gesti alcune espressioni : e per concentrare meglio l’attenzione dello spettatore ho scelto il bianco e nero, che secondo me meglio assecondava il forte contrasto delle luci sul palcoscenico.

Il flamenco quindi, come il tango, è una danza che nasce dalle passioni e dai drammi della nostra vita e riesce a trasmetterci emozioni che non possono che colpirci , perché appartengono al vissuto di tutti noi.

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5 commenti

  1. “Flamenco” di Massimo Pascutti è un’opera animata da un’idea narrativa tematica in quanto narrazione soggettiva del reale. E’ un lavoro che risente degli echi delle appaganti atmosfere serali delle vacanze estive. Quanti di noi, come Pascutti, hanno realizzato lavori nei periodi di ferie? Ritengo molto bello che lui abbia sentito la necessità di condividerlo in Agorà Di Cult. L’autore ci narra il flamenco inteso come linguaggio del corpo danzante ed inizia introducendo gli attori e gli scenari della rappresentazione, per poi continuare in una ricerca dell’energia espressiva del volto e delle originali posture adottate in questo ballo. Non mettendo traccia di mosso nelle sue immagini, Pascutti ha cercato di comunicare l’emozione dell’incontro col flamenco non dagli effetti ma con la conoscenza sempre più intima dei sentimenti espressi dai danzatori.

  2. Si sente in questo lavoro “estivo” di Massimo Pascutti una forte componente emozionale.
    La scelta delle inquadrature, che gradatamente ci portano ad evidenziare espressioni e movimenti carichi di tensione, ci aiuta a comprendere come il Flamenco non sia solo un appassionante ballo, ma una vera espressione artistica, che mette in luce bellezza, attrazione e passione. Anche la scelta del b/n contribuisce a distoglierci dall’esteriorità per farci più partecipi delle sensazioni.
    Grazie per la condivisione.
    Orietta Bay

  3. Credo che la prima immagine di questo portfolio riesca da sola a sintetizzarne l’intero messaggio: l’energia è visualizzata graficamente dai “globi di luce” che sembrano staccarsi dal vestito della ballerina, lanciati da quest’ultima in una coreografica posizione “di attacco”, ed evidenziati dal taglio dinamico della fotografia. Bel “colpo d’occhio” dell’autore, per uno scatto sicuramente personale.

  4. Mi piace questo lavoro di Massimo. Il bianco e nero per me è funzionale nell’evidenziare forme e movimenti che forse i colori accesi degli abiti tipici avrebbero distratto, inoltre il forte contrasto sottolinea la “durezza” del ballo e mi fa ricordare il forte rumore delle scarpe sul palco.
    Personalmente avrei inserito qualche figura intera e qualche mosso mirato in più.

  5. Ringrazio gli amici che hanno visionato il mio lavoro per le parole di apprezzamento e per gli utili consigli…grazie davvero

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