ArchivioDai tavoli di portfolio

Western Wall – di Roberto Rizzente

 

Opera presentata al Face to Face
“INTERNATIONAL PHOTO PROJECT” – Milano Round
organizzato dal
Circolo Fotografico Milanese
 

Ho realizzato questo reportage il 29 maggio del 2014, giovedì, al Western Wall – Muro del Pianto – di Gerusalemme, in occasione di un Bar Mitzvah.

Ho realizzato questo reportage perché sono interessato alla verticalità. Come l’uomo si rapporta al divino. Le modalità creative che egli ha di relazionarsi con l’altro da sé. Come egli si reinventa, uscendo dal circolo ristretto delle proprie certezze. E come, nel farlo, crea comunità.

Ho realizzato questo reportage perché credo che sia in questa scommessa, l’insindacabile binomio io-Tu, che è inscritta, oggi più che mai, la nostra identità di uomini contemporanei.

Questo reportage fa parte di un più ampio progetto sul tempo e le origini. Perché noi siamo tempo e tre sono le idee che a mio avviso, nel mondo, lo sostanziano.

La prima, il tempo ciclico. Il tempo dell’eterno ritorno, quello che in Asia l’induismo ha inventato.

La seconda, il tempo lineare. Il tempo della creazione, quello che in Medio Oriente l’ebraismo ha inventato.

La terza, il tempo dell’eterno presente. Il tempo del consumo, che corrode la memoria e cancella il futuro. Che un malinteso Illuminismo, la cieca fede nella tecnica, giù, a partire dall’Epicureismo, ha in noi generato.

Roberto Rizzente

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Un commento

  1. “Western Wall”, di Roberto Rizzente, è un’opera animata da un’idea narrativa tematica per l’interpretazione soggettiva di momenti di espressione di religiosità ebraica.
    Fotografare l’espressione di un sentimento religioso è inevitabilmente entrare nell’ambito del simbolico, perché le immagini ci parlano attraverso la conoscenza del significato degli oggetti simbolici che in esse sono raffigurati.
    Se non si ha una conoscenza di questi simboli, come nel mio caso, restano comunque altri elementi, come il comportamento e la mimica, che permettono di seguire il racconto compiuto dall’autore.
    Le immagini evidenziano i momenti della formazione dei giovani ai principi religiosi e gli insegnanti che ci appaiono figure anziane con l’abbigliamento integralista.
    A parte l’ultima foto che rappresenta lo scenario urbano in cui avviene l’attività, tutte le altre sono ritratti stretti sull’esperienza religiosa individuale: la preghiera, l’ascolto, l’insegnamento, ecc…
    L’autore ha dichiarato per bene qual’è il suo interesse (io – Tu) e ha cercato di rappresentarlo traducendo le atmosfere in composizioni in cui lo sfuocato ha il suo ruolo nello stabilire l’individualità e la gerarchia di senso in ogni immagine.
    Complimenti a Roberto Rizzente per l’interesse colto che manifesta per l’alterità misteriosa dell’uomo di fede e per il linguaggio fotografico selettivo col quale rappresenta i tratti salienti di queste forti identità.

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