ArchivioDai tavoli di portfolio

ALBUM DI FAMIGLIA – di Michele Fratesi

.

.

.

.

.

.

.

Attilio e il suo mondo.
Un mondo fatto di passioni, ricordi, affetti.
Un mondo che rimane nascosto agli occhi dei passanti, ma che si rivela come un giardino segreto se cerchi lì dove non c’è luce.
È in questo regno magico fatto di auto d’epoca, viti e bulloni che il sogno incontra la realtà.
Un mondo lontano dallo scorrere veloce del tempo, lontano dalla caoticità quotidiana che si affanna alla ricerca della felicità, ma vicino al suo cuore, ai suoi ricordi più belli.
Michele Fratesi
 
 

ALBUM DI FAMIGLIA

 di Michele Fratesi

 
 

Articoli correlati

Un commento

  1. “Album di Famiglia”, di Michele Fratesi, è un’opera animata da un’idea narrativa tematica per il racconto soggettivo del laboratorio di un’artigiano restauratore d’auto d’epoca.
    Il significato di un’immagine dipende dal racconto che la giustifica. E’ così per l’ultima immagine del portfolio che mostra Attilio, soggetto del portfolio, che nella notte lascia la sua bottega, ricavata in un garage condominiale.
    L’autore del portfolio è trentenne ma, stranamente, la sua visione narrante resta fedele alla cultura della generazione di Attilio; cosa molto rara. Infatti la prima immagine dove il trapano a colonna appare corpo unico con l’artigiano, segno dello stretto rapporto uomo macchina in questi artigiani.
    La penultima dove alla fine della sessione lavorativa la camicia aperta mostra il candore della pelle del corpo stanco ma appagato dell’anziano dopo il lavoro lavoro Questo è un atteggiamento confidenziale tipico di quella generazione in cui il corpo era il proprio mezzo espressivo nel lavoro come nella vita.
    L’autore poi racconta gli affetti di Attilio attraverso le fotografie appese ai muri,i cimeli e poi si addentra nel suo modo di lavorare scegliendo momenti simbolici dove l’immagine è rivelatrice di ciò che compie nella penombra e la torcia elettrica, con un effetto enfatizzante del suo sapiente lavoro manuale. La scelta del colore scalda il realismo delle scene.
    Il titolo semplicemente ci vuol solo dire che la famiglia di Attilio è tutta qui, in questo garage bottega che raccoglie con cura i suoi affetti, miti e passioni ancora ben vive.
    Complimenti a Michele Fratesi per aver raccontato efficacemente e fedelmente la natura del soggetto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button