MILANO BENE COMUNE_ Laboratorio: LAB DI CULT 106 FIAF – a cura del CFM CIRCOLO FOTOGRAFICO MILANESE
.
.
.
.
Milano Bene Comune
Laboratorio LAB Di Cult 106 FIAF
a cura del CFM Circolo Fotografico milanese
Il Circolo Fotografico Milanese (CFM) ha dato il via a un laboratorio riservato ai propri soci e ai soci di altri Circoli dal titolo “Milano Bene Comune”
Incominciamo a dire cosa non è Milano Bene Comune. Non è solo un progetto sull’architettura e sui cambiamenti urbanistici della città. Non è solo un progetto sulle attività sociali di solidarietà e assistenza. Non è solo un progetto di denuncia di difetti, mancanze, comportamenti incivili. Non è solo un progetto di supporto alle attività delle Istituzioni cittadine in senso lato.
Milano Bene Comune è qualcosa di più, un progetto ad ampio respiro che parte da alcune parole d’ordine come Ambiente, Clima, Futuro, Next Generation che sono al centro dell’attenzione nazionale e internazionale di attivisti, politici, gente comune. Il CFM le vuole far proprie per mettere in luce (a colori o in bianconero) la complessità ma anche lo slancio attivo e produttivo che caratterizza la Città Metropolitana di Milano e i suoi cittadini.
Ambiente, Clima e Futuro è il titolo del progetto nazionale FIAF, ma il CFM intende focalizzare il suo sguardo sulla realtà della città di Milano e dell’area metropolitana perché, come recita il Manifesto del CFM, ci piacerebbe che le persone che osservano le fotografie da noi realizzate vedessero come si presentava in quel momento una piccolissima parte di mondo e capissero, da quella rappresentazione, ciò che vorremmo suggerire in un ampio ma logico ventaglio di idee.
Ambiente, clima, futuro, next generation sono parole al centro dell’attenzione generale e hanno strettissime connessioni una con l’altra. Ciò è tanto più vero in una realtà relativamente piccola, se rapportata al’intero pianeta Terra, qual è l’area metropolitana di Milano. Qui si possono cogliere gli effetti di un’ecologia trascurata per anni, i cui effetti dannosi si ripercuotono su tutti ma soprattutto sulle fasce di popolazione più deboli ed emarginate. Nel contempo si possono però scorgere le potenzialità di sviluppo e di crescita che sono offerte, per esempio, non solo dal consolidarsi di uno sviluppo sostenibile ma anche dalla crescita dell’economia circolare in termini di innovazione, creazione di nuove opportunità, di nuovi e più qualificati lavori, di nuove professionalità. Occorre perciò puntare i nostri occhi e i nostri obbiettivi sulla questione ambientale anche e soprattutto perché il futuro ambientale sia migliore del presente ambientale.
Ma parlare di ambiente significa parlare di uso delle risorse, modelli di produzione, distribuzione e commercio, sistemi di mobilità e trasporti pubblici e privati, innovazioni tecnologiche, stili di vita che incidono sul presente ma che faranno parte del futuro prossimo venturo.
Milano Bene Comune è un contenitore che i partecipanti vogliono riempire con la documentazione a più voci dei cambiamenti del profilo e dello spazio urbano, delle attività sostenibili e a carattere circolare, dell’attività sociale, degli stili di vita e dei comportamenti personali, dei pregi e dei difetti dell’azione civica a tutti i livelli.
Il Consiglio Direttivo del CFM ha individuato alcuni filoni o tematiche principali all’interno delle quali i soci del CFM e di altri Circoli del territorio di riferimento che desiderano partecipare al laboratorio “Milano Bene Comune” potranno sviluppare e approfondire i loro progetti, agendo singolarmente o in piccoli gruppi.
“Milano Bene Comune” durerà certamente per tutto il 2021 alla fine del quale si deciderà come presentare e divulgare i prodotti del lavoro svolto. Se però consideriamo l’importanza del tema e la complessità dei filoni individuati è molto probabile che il progetto possa proseguire anche negli anni futuri.
- La città verde
- La città d’acque
- La città in movimento (non solo trasporti, ma anche nuove iniziative per rinnovare la città, “metterla o rimetterla in moto”)
- La città abbandonata (aree degradate, edifici fatiscenti, rifiuti, sprechi, periferie, non solo urbane)
- La città sociale e solidale (sicurezza, inclusione, housing sociale, cleaning)
I coordinatori del laboratorio sono: Emilio Senesi, Lorenzo De Francesco, Angelo Pepe.
Per informazioni e iscrizioni al laboratorio scrivere a:
organizzazione@circolofotograficomilanese.it
Campagna di tesseramento alla FIAF 2021
- Offerta straordinaria e gratuita di attività on-line: BROCHURE A4-CONTENUTI PER SOCI E CIRCOLI ONLINE
- Vantaggi offerti dal tesseramento : SLIDE vantaggi tesseramento 2021-attività FIAF – OK
- Per procedere al tesseramento: https://iscrizioni.fiaf.net/
Il LAB Di Cult 106 FIAF è il primo laboratorio che nasce in un singolo Circolo Fotografico.
Il CFM (Circolo Fotografico Milanese) ha chiesto l’assegnazione di un LAB Di Cult FIAF scegliendo come tema “Milano Bene Comune” e comunicandomi il nome dei Coordinatori: Emilio Senesi (vice Presidente CFM), Lorenzo De Francesco (Consigliere CFM, Direttore Servizi AV FIAF e Dipartimento Multimedia Fiaf, Docente Fiaf), Angelo Pepe (Consigliere CFM).
I LAB Di Cult FIAF promossi dal Dipartimento Cultura hanno ormai un percorso molto importante e si fondano sui principi che ho raccolto qualche anno fa sul post – https://fiaf.net/agoradicult/2017/04/02/il-laboratorio-di-cult-di-silvano-bicocchi/ .
Lo spirito di apertura verso tutti gli appassionati fotografi del territorio e l’esperienza del Tutoraggio, sono i pilastri di questa attività.
I Laboratori si aggregano attorno al tema trattato, ad esempio quelli del tema nazionale “Ambiente Clima Futuro” sono 31 di 11 Regioni.
In questo caso del CFM mi sono trovato per la prima volta dinanzi a un solo Circolo che promuove un proprio tema scelto e intende promuoverlo nello spirito dei LAB Di Cult.
Ho accolto con molto piacere questa richiesta, sia per incoraggiarla e anche per lasciare crescere un’esperienza originale in una metropoli tanto grande come Milano.
In questi dieci anni di direzione del Di Cult ho sempre incoraggiato il fare, lasciando anche una discreta libertà nello stile di gestione perché il successo di un Laboratorio è nelle mani di chi lo coordina egli usi e costumi cambiano da un territorio e l’altro.
Spero che questa iniziativa sia utile a chi la vivrà, nello scopo principale del Laboratorio: far realizzare al fotografo partecipante l’opera che sente.
Il tema scelto è storico per CFM e già affrontato, nel passato e ancora oggi, con passione da numerosi fotografi milanesi.
Complimentandomi per aver lanciato l’impresa, e resto in attesa di condividerne gli sviluppi qui su Agorà Di Cult augurando “Buona Luce”.