Laboratori Di Cult

MEMORIE_Elaborazione del Concept_04 – a cura del LAB Di Cult 213 FIAF

LAB Di Cult FIAF MEMORIE

 La tematica “Memorie: ciò che è stato, ciò che resta, ciò che resterà”, come è stato evidenziato dal Dipartimento Cultura della FIAF “coinvolge il vissuto di ognuno di noi, che ci invita ad esplorare i ricordi, siano essi vissuti o ereditati da un passato remoto e che ci chiama a riflettere sul contemporaneo quotidiano che contrassegnerà, inevitabilmente, la nostra eredità per il futuro. Tematica che può essere affrontata singolarmente, ma anche cercando di tessere una trama che possa coinvolgere tutti gli ambiti suggeriti nella traccia rivolti a passato, presente e futuro”. 

E noi, qui in Ciociaria e nella Terra di Lavoro che sono l’ossatura della provincia di Frosinone, di vissuto, di ricordi vissuti o ereditati da un passato remoto, ma anche prossimo, ne abbiamo in abbondanza.

Siamo la culla del monachesimo benedettino, faro della civiltà europea. Siamo la terra dove i racconti spaziano dalle gesta del dio Saturno, alle civiltà romana ed ernica, alternate a storie di Papi e Imperatori e di briganti.

Le città saturnie e il loro misterioso legame con le costellazioni sono cinque: Alatri, Anagni, Arpino, Atina e Ferentino. Lo strano aggettivo che le definisce affonda le radici nella leggenda di essere state tutte fondate dal dio Saturno.

 

Dalla abbazia di Montecassino, alla certosa di Trisulti, dalla abbazia di San Domenico fino alla abbazia di Casamari; dai quattro papi di Anagni, già sede papale, Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX, Bonifacio VIII ai due papi frusinati Ormisda e Silverio, le storie da ricordare e raccontare sono proprio tante.

Ricordando anche la storia industriale avviata agli inizi del 1800 fra Isola del Liri, Sora, Arpino, che grazie alle sue acque, che potevano produrre forza motrice per le macchine industriali, portò l’industria cartaria e tessile ad essere la prima fra i paesi dell’Europa di allora. Storie e realtà che ancora i nostri nonni possono raccontare e che oggi invece è in grande stato di crisi.

 

Per arrivare fino alle più recenti tragiche vicende che hanno coinvolto in modo particolare e drammatico l’area sud della provincia dove la città Cassino, città martire, insieme all’abbazia di Montecassino furono completamente rase al suolo nel corso della cosiddetta battaglia di Cassino, ottant’anni or sono, e senza dimenticarci di quei ragazzi, come Pietro Tiravanti e Norberto Turriziani di Frosinone, che come altri ragazzi hanno dato la vita nella grande carneficina della prima guerra mondiale.

 

E poi la memoria di quanto è appartenuto e appartiene alla nostra quotidianità.

Numerose, dunque, potranno essere le ipotesi di svolgimento del tema, molti i punti di vista attraverso il quale mettere a fuoco la propria sensibilità sui diversi argomenti che potranno essere affrontati, multiformi gli stimoli fotografici che potranno scaturire dalla loro analisi.

Marcello Mastroianni

 

LAB Di Cult 213 FIAF, alcune riflessioni sul nostro concept

Nella elaborazione del concept ci siamo anche soffermati a considerare una definizione data dal filosofo Umberto Galimberti ossia che la memoria è la capacità di un essere vivente di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per relazionarsi al mondo e agli eventi futuri.

Tracce della propria esperienza che inevitabilmente e intimamente sono interconnesse all’ambiente familiare, al proprio stato sociale, agli studi compiuti, ai luoghi vissuti, alle attività professionali e lavorative, ai viaggi, alle persone con le quali ci si relaziona e alle molteplici esperienze quotidiane.

Questa memoria è sicuramente personale e individuale ma, stante la socialità dell’essere umano, questa memoria diventa condivisa e collettiva perché vissuta anche all’interno di una famiglia, di un gruppo sociale, di un paese, di un territorio, di un’intera nazione.

E queste immagini che proponiamo a corredo e che sono solo dei frammenti della nostra memoria collettiva e del nostro vissuto o ereditato, sono solo dei simboli che rappresentano in estrema sintesi quello che vive nella nostra memoria, individuale o collettiva che possa essere.

Insieme abbiamo intrapreso questo viaggio laboratoriale sulla memoria e sulle sensazioni che essa riesce a generare e dovremo essere capaci di interpretarla, di produrre nuove visioni e di saperle comunicare.

 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button